P.O.V. Elizabeth
Nella mensa non vedo Katherine, sento il telefono vibrare. Mi ha mandato un messaggio dicendomi che doveva finire il lavoro di storia con Xavier perciò ha mangiato solo un panino ed è andata via. Mi sto annoiando, senza di lei è come se mi mancasse qualcosa di importante. Per fortuna arrivano Evan e subito dopo William. Appena lo vedo arrossisco, tutta colpa del suo dannato sorriso. Sono un paio di giorni che Katherine non fa altro che lasciarci da soli e ogni volta è una tortura non potergli dire che cosa provo per lui. Di solito parliamo dei nostri passatempi e dei ragazzi, già... molto interessante. Però ho notato che non mi parla delle ragazze, penso che non gli interessi nessuna e speriamo che sia cosi.
"Come mai sei sola?" Chiede William, è strano anche per me.
"Kat aveva da fare, voi invece? Perchè vi siete dimezzati?" Non penso sia il caso di dirglielo che la mia amica è con Xavier.
"Stanno arrivando" risponde Evan. Vedo solo Brian, ha l'aria di essere stanco. Mi dispiace per essergli caduta addosso, è stata colpa di William. Si è inciampato nel laccio della scarpa trascinando me e poveretto l'abbiamo schiacciato. Che fine ha fatto Christian?
"Dov'è Katherine?" Chiede Brian
"È andata via perchè aveva un impegno" rispondo per la seconda volta. Mangiamo in silenzio, cosa che è molto strana. Finisco il pranzo e aspetto che gli altri si alzino per andare via. Arriva Christian con un borsone in mano, proprio te stavo cercando. Dice qualcosa a William e se ne va. È la mia occasione, mi alzo velocemente e lascio il vassoio vuoto a Brian
"Lo metti apposto con il tuo per favore? Ci vediamo ragazzi" li saluto rapidamente e seguo Christian.
"Hey aspetta" dico con l'affanno, ma quanto cammina veloce? Lui mi sente e si ferma "hai un minuto?" Dico, annuisce e andiamo fuori davanti all'autorimessa della scuola dove c'è la sua bella macchina parcheggiata.
"Allora?" Dice appoggiandosi sulla ferrari, questa posa lo rende ancora più intimidatorio.
"Volevo chiederti il perchè di quella scenata a ginnastica" me lo stavo domandando da prima.
"Solo questo? Beh... non devo darti spiegazioni" lo detesto quando fa cosi, lui è stronzo... molto. Ma io non mi faccio trattare cosi, mi sono sempre fatta rispettare quindi meglio fargli abbassare la guardia.
"Invece si dato che volevi separare la mia amica da Xavier"
"E se anche fosse?"
"Perchè? Non ti stavano facendo nulla" dico
"Dove vuoi arrivare? Basta giri di parole"
"É palese che ti da fastidio vederla con lui" sgancio la bomba, voglio confermare i miei dubbi. E quale modo migliore di risolverli con il diretto interessato? Solo che a lui ovviamente non piace collaborare ma non ci sono problemi, piano piano mi dirà quello che voglio sapere.
"Invece no, può stare con chi vuole" risponde, mmhh... che bugiardo. Mi viene da ridere solo che la sua espressione è troppo seria. Pensa di avermi convinto e invece questo non fa altro che farmi pensare di avere ragione.
"Ah si? Quindi... se ti dicessi che un ragazzo le ha chiesto di uscire, a te non darebbe fastidio?" Dico, è una bugia ma questo lui non lo sa. Noto che serra la mascella, bingo!
"Ti conviene smetterla, con me non funzionano questi giochetti" dice mettendosi gli occhiali da sole.
"Ah okay, allora posso dirle che può uscire con chi vuole. Forse dovrebbe accettare il suo invito" rispondo
"L'invito di chi?" Chiede, dal suo tono di voce capisco che è infastidito. Bene bene, sono sulla buona strada.
"Non so se lo conosci... ma... perchè vuoi saperlo?" So che gli sto rompendo le scatole ma solo cosi avrò delle risposte.
"Non molli mai eh??"
"No, quando voglio qualcosa la ottengo sempre. Perciò ti prego di rispondermi a quest'ultima domanda... cosa pensi di Katherine?" Dico andando al punto,
"Te l'ha chiesto lei?"
"No"
"Allora perchè dovrei dirlo a te? Ora vado" dice aprendo la portiera della macchina per andarsene. Ma questo ragazzo é cocciuto come un mulo, non ho mai visto qualcuno cosi testardo. La mia amica non poteva scegliersi qualcuno di più facile da manipolare? Questo non cede nemmeno sottotortura...
"Se non ti muovi con lei lo farà qualcun'altro, e li voglio vedere cosa farai. Non credi pure te che sia giunto il momento di riflettere? Kat potrebbe non averlo notato ma io si. Basta vedere come la guardi" dico, se vuole che gli dica le cose come stanno allora cosi sia. Lui si ferma, abbassa gli occhiali da sole e mi guarda sorridendo
"Mmmh... a quanto pare pure tu sei cieca. Pensi di sapere tutto, di essere sempre attenta, e invece ti sbagli. Ciao Eliazabeth" risponde salendo in macchina. Mette in moto e se ne va. Ma che diavolo intendeva? Che cos'è che mi è sfuggito? Al diavolo Christian, sei proprio un tipo tosto. Ma alla fine ha ceduto; lui è una persona molto diretta che non si fa problemi a dire quello che pensa... perciò perchè non ha risposto alle mie domande? Evitava l'argomento, faceva l'indifferente ma appena mi sono inventata che un ragazzo ha chiesto a Kat di uscire ha serrato la mascella. Era chiaramente infastidido, basta fare due più due per capire... prova qualcosa per lei. Solo che secondo me lui non s'è ancora reso conto e nemmeno lei. Per adesso lasciamo la situazione cosi com'è, devono capire che cosa provano l'uno per l'altra e spero che vada tutto bene.
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At Least You
General FictionKatherine Wood è una ragazza che ha perso i suoi genitori quando era piccola. Vive con sua zia Elena, o meglio viveva. Sua zia parte all'improvviso lasciando Katherine da sola al campus della scuola. E come se non bastasse è tormentata da un gruppo...