Capitolo 33

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Scrittrice: Chiara

Pov di Hope

È passato un mese da quando io ed Harry ci abbiamo riprovato.

Mi ricordo ancora la confusione che rimbombava nella mia testa quando ho visto che stavo nella stanza di Harry tra le sue morbide coperte.

Quella stanza che ci ha accompagnato nella nostra relazione tra pianti, grida di gioia e gemiti.

Harry mi ha raccomandato di stare attenta ai paparazzi perché alcune volte sono violenti. Mi accompagna sempre ovunque e tra le prime pagine dei giornali, girano le nostre mani intrecciate e i nostri baci rubati.

Le directioner mi hanno presa di mira moltissime volte. Se scrivo qualcosa sul social, mi insultano e mi augurano di morire. Il commento più "carino" è stato:"Buttati dalla finestra stronza."

Molte volte mi sono chiesta perché a me? Io non sto facendo niente di grave. Non sto interferendo nella vita delle fan dei ragazzi per rispetto.

Harry mi dice sempre che loro sono protettive nei loro confronti per paura di perderli. Ma allo stesso tempo, mi vuole difendere dalle loro grinfie.

-

"When you open his arms
And holds you close tonight
It just won’t feel right
Cause I can’t love you more than this, yeah
When he lays you down, I’m not just dying inside
It just don’t feel right
Cause I can’t love you more than this
Can’t love you more than this"

Le note di "More Than This" riempivano la casa con una melodia triste e ballabile.

Sono stesa sul divano che guardo il bianco del soffitto, il vuoto.

"Muori",

"Non meriti la vita brutta troia.",

"Attenta che se ti trovo, non vedrai più il sole."... ecco cosa mi scrivevano.

Harry entra nella stanza e si siede accanto a me.

"Hey bellissima..." mi accarezza i capelli. Mi passa il telefono.

"Ti è arrivato un messaggio." sblocco lo schermo e vedo nelle notifiche un messaggio di mia madre.

'Vieni a casa di Mika con Harry.'

Strano... mi siedo e guardo Harry. Anche lui ha una faccia interrogativa.

"Mia madre vuole che andiamo a casa di Mika ed Andy."

Dopo che abbiamo saputo la novità sulla nascita di Harry, lui ha deciso di chiamare " Signora Penniman" mia madre perché non vuole vedere la realtà. Per lui sua madre è Anne, non la mamma. Io ho accettato la sua scelta.

"Be andiamo." mi aiuta ad alzarmi in piedi e mi accompagna in camera.

-

Siamo in macchina in direzione al mistero.

Mi sono messa una maglietta nera, aderente e corta,una giacca di pelle, jeans skinny strappati e tacchi alti neri. Dell' eyeliner, un lucida labbra e via.

Sono semplicemente agitata e un po' stanca.

Arrivati alla casa, Harry mi aiuta a scendere.

"Grazie." e gli do un bacio.

Mi prende la mano e ci dirigiamo all'ingresso.

Ci aprono Mika ad Andy. Abbraccio tutti e due nello stesso momento.

Andy per me, è come un fratellone. È molto bravo a cucinare e quindi mi da qualche lezione.

Entriamo nel lussuoso salone dove troviamo mia madre e la madre di Harry.

Quest'ultima ha un colorito rosso in faccia e appena di vede, sorride e mi abbraccia. Mia madre invece se ne sta seduta a fissarmi con uno sguardo cupo e arrabbiato.

Che altro ho fatto ora?

Ci sediamo tutti sui divani di pelle, ma Harry mi fa sedere sulle sue gambe.

Accetto l'invito, ma quando mi sono seduta, mia madre dice:

"Scendi da lì." e mentre stavo per aprire la bocca, Anne dice:

"Ma lasciala stare. Stai seduta pure." e mi sorride.

Hanno bevuto qualcosa di strano?

Perché si comportano così?

Mika ed Andy si guardano interrogativi.

"Okay... arriva al dunque mamma." dico severa.

Mi sta nascondendo qualcosa.

"State di nuovo insieme voi due?" annuisco.

"Be allora questo cambia tutto..." si alza e arriva davanti a me con fare violento.

"MA CHE CAZZO VI VIENE IN MENTE? SIETE FRATELLI!" grida come un isterica.

Quindi è per questo che ci ha chiamati.

Vuole la guerra? Che guerra sia.

"Tu non decidi la nostra vita."

"Joannie, stai esagerando. Sono grandi, decido loro la loro vita." dice Anne con dolcezza.

Mia madre si gira di colpo:

"A si... e lasciare che si rovinano la vita perché sono fratelli? Preferisco far soffrire mia figlia che farla stare con questo coso."

D' istinto mi alzo e punto un dito in faccia a mia madre e le grido in faccia:

"MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI APPENA DETTO? PREFERISCI FAR MORIRE LENTAMENTE TUA FIGLIA CHE VEDERLA FELICE CON 'TUO FIGLIO'!" rido istericamente.

"MA QUALE MADRE DIREBBE QUESTO AI SUOI FIGLI?"

"Io cara..." e mi sorride con un grigno malefico.

"Ma fottiti." Harry si alza e mi prende la vita.

"Hey... si dice così a tua madre?" mi dice ridendomi in faccia.

"Non vorrei essere tua figlia. Mi hai distrutto cazzo. CI HAI DISTRUTTO!" grido.

"Joannie, basta! Le fai del male così!" dice gridando Anne.

"Ma sta zitta stronza!"

Harry mi lascia la vita e cammina a passo veloce contro 'mia madre'.

Mika si alza e lo afferra con l'intento di fermarlo.

"STRONZA TE LO DEVI DIRE A TE STESSA. NON A MIA MADRE O A HOPE!" grida.

"Ma non sono io la stronza." dice e poi mi rivolge lo sguardo.

"Sei tu." mi indica con un dito.

Andy si alza e si mette d'istinto davanti a me.

"Sei solo una stronza puttana che adora che i ragazzi le inseriscono le dita nella tua entrata per farti gemere il loro nome più forte dell'anima. Come quei due ragazzi che ti hanno fatto diventare così troia. E poi si è aggiunto il tuo Harry che ti ha insegnato a lavorare in questo mondo."

Tutti sono silenziosi e l'orrenda persona davanti a me, ride di gusto.

Supero Andy e la spingo a terra.

"Che stronza! Ti sei fatta un biografia sulla storia della tua vita. E poi ecco qui il risultato."

Mia madre si alza immediatamente e vedo un pugno arrivarmi in faccia.

Sento sbattere la testa sulla superficie del salone e poi il nulla.

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