Sarebbe potuto sembrare alquanto monotona la sua vita, paragonata a quella di qualcun altro. Ma comunque aveva preso una piega decisamente migliore negli ultimi mesi.
Essendo ricominciata la scuola, ora aveva iniziato a studiare e, per fortuna, avendo letto in anticipo i libri di testo, si trovava lievemente avvantaggiato.
Ovviamente era tutto molto diverso da ciò a cui era abituato, ma lui facilmente riusciva a trovare un punto di forza e ricominciare a lavorare da lì.
Il problema era se sarebbe riuscito a cavarsela bene e senza questioni irrisolte. Non gli piacevano affatto.
Ma per quella realtà così particolarmente nuova avrebbe fatto di tutto.***
Si risvegliò che erano le sette di sera. Non appena riprese conoscenza e si accorse di aver dormito ore e ore, impallidì. Un lieve giramento di testa lo colse e lentamente si alzò dalla scrivania e dai libri sui quali aveva dormito.
Si maledisse a denti stretti. Ciò era il risultato dello svegliarsi sempre alle quattro e mezza/cinque per ripetere oppure a causa dell'ansia.
Purtroppo per lui, era passata solamente una settimana -impegnativa, certo- ma solo sei giorni di stress che poteva decisamente evitare.
Si passò le mani fra i capelli, trovandoli spettinati e nodosi. Sbuffò, guardando male i libri di testo e spinse via la sedia.
Quella situazione faceva schifo, decise.
Per rilassarsi di solito faceva due attività diventate quasi abitudinarie, e di queste scelse la prima: facendosi un bel bagno caldo. Servì a riportarlo vigile sulla terra e più lucido.La sera a Londra faceva molto freddo e c'era una tale quantità di umidità nell'aria che ogni capello mosso e riccio dello Stato protestava.
Si disse che neanche i suoi erano normali, se ci rifletteva attentamente. Poi accantonò l'argomento, stringendosi nella coperta di un tenue azzurro. La finestra era chiusa e lui stava osservando il panorama che la posizione della villa presentava. Era veramente bella Londra e quell'esperienza era davvero entusiasmante. Ad un tratto l'ennesimo messaggio della madre ruppe la tranquillità, ma lui non lo guardò. Lo avrebbe fatto dopo, ora era in pace.
Quell'amica fidata che durò poco. Da giù Remus udì un tonfo e si girò verso l'origine. Se da dietro la porta e di un piano in su aveva sentito il botto, chissà cosa era successo. Per un momento fu indeciso se aprire e andare a controllare oppure restare nella stanza. Poi la parte buona e responsabile prese il sopravvento.Perché c'era sempre qualcuno che doveva rompere le scatole? Gli venne in mente l'ennesima sensazione di un déjà vu di alcune settimane prima, sperando che non fosse altrettanto grave.
Si affacciò sulle scale, sempre con la coperta addosso e guardò giù.
Non c'era nessuno. Guardò anche nel suo piano, ma la situazione era la stessa e non capiva cosa avesse causato quel rumore.
Si udì solo il vento da fuori, che mugulava calmo, come il mare quando non piove.
Decise di non scendere, nonostante la curiosità lo avesse catturato ma, per quanto fosse comune quella causa, non era una cosa che personalmente lo riguardava. Gli metteva un po' di ansia, a dirla tutta.
Aveva anche perso interesse a studiare, un'altra volta. Non doveva distrarsi, eppure era quello che gli capitava sempre.
Con la coperta svolazzante alle spalle, si diresse verso le camere degli amici.
Bussò a quella di Peter ma doveva dormire, perché non aprì.
Quella di Sirius era socchiusa, però non si sentiva nulla, né si vedevano persone in movimento e passò oltre, non volendo disturbare.
Alla fine con le nocche battè sulla porta di James. Aspettò qualche secondo, che sembrava più lungo ogni attimo che passava, i momenti più sottovalutati della nostra vita umana.Stava per gettare la spugna: evidentemente avevano da fare.
Poi James aprì.
《Ehi》 aveva gli occhiali sulla testa e un'espressione assonnata sul volto.《Hai dormito anche tu?》 Chiese Remus, ridendo. Si era stupito della situazione.
《Sì, probabilmente siamo caduti tutti sotto incantesimo. È l'unica spiegazione》
Annuì, passandosi una mano sulla faccia.
《Sono più stanco di quanto fossi prima, non so se sia normale》
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-a la Luz de la Luna- Marauders AU [Completa]
FanfictionC'era una volta una me che immaginava vagamente cosa sarebbe successo se la banda di amici che adoro di più fra tutte, i malandrini, fosse stata della nostra età e della nostra generazione. Allora mi è venuto in mente di scrivere cosa poteva essere...