<Capitolo 7>

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La vetrina era spettacolare con quei volumi colorati e dalle copertine delicate e meravigliose, forse non preziose come i gioielli ma con un valore molto simile, per i romantici e gli amanti della lettura.
Remus era uno di questi. In più quella libreria lo attirava in maniera particolare, come una calamita e fu ciò ad esortarlo a spingere il portone ed entrare.

Tutti penserebbero che magari la prima cosa che aveva visto fosse stata l'immensa vastità dei libri su tutte gli scaffali; invece no.
Furono dei lunghi capelli rossi, lisci e appariscenti nella lieve oscurità del negozio ad attirarlo, come un insetto vicino alla luce.
Remus vide che la proprietaria di quella chioma lunga -era sicuramente una lei, nonostante il buio- era in difficoltà, con una pila di volumi rossicci e pesanti nelle braccia che sicuramente non sarebbe riuscita a reggere ancora molto.
Il ragazzo si precipitò dalla rossa, come se la conoscesse da tanto e non fosse uno sconosciuto. Le prese i tomi dalle mani, che lui riuscì a tenere meglio, grazie alla notevole forza che possedeva, nonostante la struttura fisica non fosse così possente.
Immediatamente li appoggiò alla prima scrivania libera che trovò, la quale scriccioló in  maniera piuttosto preoccupante, ma in qualche modo resse.
Poi il suo sguardo si posò sulla ragazza, che si stava portando i capelli lievemente sudati dietro l'orecchio.
《Ti ringrazio》gli disse dopo aver ripreso fiato. 《Non credo che ce l'avrei fatta se non fossi entrato in tempo. Hai un ottimo tempismo, sai?》 La ragazza lo guardò dritto negli occhi, di un bellissimo verde smeraldo come pochi altri.

《Figurati. Non è stato niente di così importante》 rispose Remus, sinceramente. 《Sono entrato solo per caso, e se non lo avessi fatto, magari qualcun altro ti avrebbe aiutata al posto mio》 concluse in tono gentile.

La rossa scosse la testa, mentre i capelli ramati rimbalzarono lievemente sulle spalle.
《Oggi è il mio turno, e lavoro da sola. Fidati, non mi avrebbe aiutata nessuno》 commentò pacatamente, esponendo una realtà dei fatti fin troppo reale.

《Allora sono contento di essere entrato》 decise il ragazzo. La rossa sorrise.

《Lily Evans》 si presentò. A primo impatto sembrava simpatica e anche il lavoro che svolgeva a Remus piaceva molto.
《Remus Lupin》 disse altrettanto.

Lily aveva il viso meno rosso di qualche momento prima, sul quale si riuscivano a notare alcune lentiggini chiare.
《Allora, Remus. Non sei da queste parti, vero?》domandò, e Remus notó che aveva compreso il fatto che lui non fosse inglese.
E allora il ragazzo si rilassó, perché Lily sapeva davvero il fatto suo e per tale, era finalmente qualcuno che non gli avrebbe lanciato una torta in faccia.

《Posso chiedere come hai fatto a capirlo?》 Remus pose ad alta voce il suo quesito.
Lily non sembrò sorpresa dalla domanda e non tentennó alla risposta.
《Ad essere sinceri, nonostante il fatto che Londra è decisamente grande e non conosco ovviamente tutti, non ti avevo mai visto, tranne un paio di settimane fa. Sono sicura che eri tu》 rispose sorridendo, con un nonsoché di forzato, ma che al contempo rendeva quella scenetta divertente.

Remus però comprese che non era la risposta completa e non spiegava come effettivamente lei facesse a saperlo.
Lui non disse niente, ma alzò lievemente il sopracciglio.
Lily sospirò. 《D'accordo. Ti ho visto in compagnia di Potter e gli altri due》

《Ah》Remus era leggermente stupito. 《Quindi li conosci anche tu?》

Lily fece una smorfia, alzando gli occhi al cielo.  《Purtroppo sì》 disse, in un tono che metteva in chiaro il rapporto che esisteva fra di loro. 《Eravamo compagni di classe. Cinque, o forse sette anni terribili. Ho passato tutto quel tempo a respingere le avance indesiderate di Potter. Ad un certo punto ho desiderato di essere una strega per poterlo pietrificare》 la ragazza concluse quella spiegazione come se fosse stata una fatica terribile, naturalmente avvenuta davvero.

《Beh》 si espresse Remus, qualche secondo dopo. 《Potrei capire》Poi sbattè le ciglia. 《Senza le avance, ovvio》 sottolineò. In effetti, se avessero continuato in quel modo, sarebbe potuto accadere ciò anche a lui e non era sicuro al 100% di poterlo sopportare un anno.

Lily fece un gesto con la testa, per emulare l'esasperazione. Poi ritornò composta.
《Quindi Remus... vuoi fare un giro nella libreria?》 Propose, indicando con un braccio il suo tesoro.
Il ragazzo a quel punto era sicuro che sarebbe restato un po' là, di più di quanto avesse ritenuto necessario.

《Ma certo, Lily. Mi mostri qualcuno dei libri che ti ha attirato di più?》
E da quello, nacque una bella intesa che avrebbero conservato per tanto, nonostante il limite di tempo concesso dal destino.
Ma nessuno dei due sembrava preoccuparsene. Al momento.

***
La mattina era sfociata nel primo pomeriggio, passata ad aiutare la nuova amica nel dividere e catalogare i libri, ma anche divorando pasticcini e thè fresco al limone, che entrambi adoravano.
La ragazza indossava una fresca maglietta bianca e un pantaloncino decisamente comodo, e Remus la invidiava particolarmente.
Il caldo era una fra le cose che odiava di più e il dover stare in una libreria che tratteneva i raggi solari lo prosciugava a poco a poco.

《Hei, Remus. È tutto okay?》 Gli chiese preoccupata la rossa.  《È il caldo che dà alla testa, lo so》e dicendo ciò, si lasciò cadere sulla sedia vicino al ragazzo.
《Perlomeno, è ora di chiudere. L'una è passata da un pezzo. Ti va un passaggio? Hai anche i libri, per cui sarebbe faticoso fare una passeggiata sotto questo sole》 propose lei, togliendo lo sguardo vispo dell'orologio al polso.
Remus fu tentato per un momento di accettare, ma credeva che non sarebbe stato giusto privare la sua amica di qualche minuto di pausa.

Per cui,scosse la testa.
《No, ti ringrazio, ma vado a piedi. Così smaltisco tutti i pasticcini divorati》 fece l'occhiolino, alzandosi in tutta la sua statura (che non era da poco, dopotutto)

Lily annuì, d'altronde se alle persone andava bene così, non sarebbe toccato a lei insistere per il contrario.
Lo accompagnò fino all'angolo della strada, quando poi lui la salutò e affrettando il passo scomparve velocemente da dove era arrivato.

Non sembrava affatto male, a dirla sua.
Un tipo apposto, gentile ed educato.
Ma ci avrebbe scommesso: aveva anche lui una parte diversa dalle apparenze, che ingannano. Era solo questione di tempo, e poi sarebbe uscita allo scoperto.
Ma intanto speró di poter essere amica solo del dolce ragazzo. Con questi pensieri, chiuse la serranda della libreria e  si incamminó verso casa sua.

Angolo autrice.
Rieccomi! Continuiamo con 'il trash'. Dai, che avevo cominciato bene.
Ho introdotto anche il personaggio di Lily, è ovvio che ci sia, e tra poco ne aggiungerò altri.
Buona lettura☆

-a la Luz de la Luna- Marauders AU  [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora