<Capitolo 26>

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Non lo convinceva per niente, quel vestito fastidioso. Era mostruosamente scomodo, per non parlare di quanto fosse stretto.
Voleva assiduamente ritornare a leggere, nei suoi maglioni o nel suo comodo e caldo pigiama, a mangiare cioccolata o a bere thè, eppure era Halloween.
Lui aveva quasi sempre festeggiato a casa sua, nonostante non gli facesse impazzire l'idea di una festa dove le persone si travestivano da personaggi mostruosi e andassero in giro a distruggere cose se non davi loro le caramelle.
Al ricordo sorrise, perché gli ricordava quando una volta era uscito con due ragazzi a vagabondare per le strade. D'accordo, era stato abbastanza traumatico. Alla fine era tornato a casa tutto ricoperto di schiuma e con qualche caramella inzuppata, ma in quella stanza, lontano chilometri dalla sua vita quotidiana, quel ricordo accendeva in lui solo pensieri divertenti e non tristi, affatto.
Per cui si guardò nuovamente allo specchio. Beh, certo. Il vestito era decisamente strano e non assomigliava al lenzuolo che aveva indossato anni prima, però era una cosa che non faceva spesso, e avrebbe dovuto cogliere la palla al balzo. Magari non lo avrebbe più fatto.
Indossò il mantello del costume che gli faceva il solletico sul collo. Doveva ammetterlo: era la parte più bella, svolazzante e davvero lungo.
Rise per la comicità: lui era davvero assurdo, vestito così. Fece un giro nella stanza, con l'ombra nera dell'accessorio che lo seguiva, avvolgente e nero.
Da giù si iniziavano a sentire delle voci, ed assolutamente troppo presto.
Ma era meglio così. Sennò non sarebbe sceso proprio, probabilmente.
Aprendo la porta, si schiantò contro una figura che imprecò a mezza voce.
James recuperò le cose che lo scontro gli aveva fatto cadere, poi si alzò ancora un po' intontito.
Contrariamente alle aspettative, James si rifiutava di mettere le lentine e continuava imperterrito ad usare gli occhiali e francamente era meglio così.
Fu strano vederlo fissare la persona davanti a sé con aria davvero stupita.

《Remus? Sei davvero tu?》 Esclamò, strizzando gli occhi come se non ci stesse credendo.
Lui annuì, decisamente divertito dalla sua espressione assurda. Come se non lo avesse mai visto, poi.

James sembrò fissarlo più attentamente.
《Hai... hai messo la matita? Sirius sarebbe fiero di te, lo sai?》 Continuò lo stesso a battere le palpebre, come se ancora non connettesse.

《Sì, pensavo che a sto punto una brutta figura facevo, e l'ho fatta fino in fondo. È davvero assurdo, lo so》 disse tranquillamente Remus, quando James aveva notato le righe sottili che si era tracciato sul viso. In realtà cercava piuttosto di non far vedere un graffietto che si era fatto con una penna. Sarebbe stato troppo folle spiegare come si era tagliato sotto l'occhio, già.
Per cui aveva preso in prestito da qualcuno quello strumento di tortura.
Strano a dirsi, non era stato così tanto a metterlo, e non aveva fatto così tanto schifo. Era più o meno applicato bene, non storto al limite dell'impossibile ed era più che perfetto per lui.

《O...okay》 disse ancora stranito James. Però immediatamente si riscosse. 《Almeno hai deciso di travestirti. Pensavo non avresti mai accettato. Cazzo》 si diede una manata in fronte. 《Devo dare i soldi a Peter, il bastardo》

《Avete fatto una scommessa su di me》 Remus alzò un sopracciglio, anche se era una cosa assolutamente adatta a loro.
Non si sarebbe dovuto neanche stupire, in fin dei conti.

《Sì, esatto. E credo che a questo punto io abbia vinto》 arrivò un gongolante Peter da piano di sotto, con un sorriso enorme sotto i baffi.

《Come diavolo ti sei vestito?》 Esclamò James, sgranando gli occhi al massimo.

Sì, Peter era travestito da una sottospecie di ratto gigante, compresi la coda e i baffi ed era da sbellicarsi dalle risate. Cosa che Remus non fece perché era gentile.

... ma cosa, dopo pochissimo cercò davvero di frenarsi, ma Peter era troppo troppo buffo. Non poteva evitarlo.
La sua risata coinvolse anche gli altri due, perché Peter sapeva che era buffo.
《Comunque stai più che bene, Rem. Sirius lo aveva detto》 commentò Peter dopo che smisero di sembrare foche asmatiche.
Remus arrossì lievemente al complimento di Peter, e ringraziò.
Più che altro comprese dopo il vero significato di ciò che aveva detto l'amico.

-a la Luz de la Luna- Marauders AU  [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora