《So che hai qualcosa, Sirius》 disse per la centesima volta James, mentre passeggiavano fra le vie di una Londra molto viva.
Il ragazzo aveva notato come l'amico fosse silenzioso, immerso in qualche ragionamento di cui ovviamente James non poteva essere a conoscenza.《Se me lo dicessi, magari potrei aiutarti》cercò di convincerlo a parlare; James non riusciva a guardare Sirius senza che non parlasse, non scherzasse o non facesse commenti sulle persone lì attorno, sgnignazzando finemente come lui sapeva fare e attirando l'attenzione di tutti solo così. Ma seguì solo silenzio.
《Sirius?》 Domandò nuovamente James, lievemente esasperato.
《Sì, James?》 Disse a quel punto il diretto interessato.
Il corvino sgranó gli occhi. 《Cosa ti succede, accidenti? Non sembri tu, oggi. In realtà da qualche giorno. Davvero, vorrei aiutarti ma non so nulla. Me lo spieghi?》 Gli disse James, piazzandosi davanti a lui. Sapeva di essere d'intralcio alle persone sul marciapiede, di cui la maggior parte lo guardava male ma a lui non interessava minimamente.《James!》 Sorrise Sirius, togliendosi un ciuffo dalla faccia. 《Non mi succede nulla》
A quelle parole, l'amico rise sarcastico.
《E io sono Lady Gaga. Sputa il rospo, belloccio. È mio dovere aiutarti》
A quel punto James aveva attirato l'attenzione di Sirius, precedentemente immerso in alcuni pensieri particolari.
《Senti, non...》 cominciò ma venne interrotto da James.
《Non. Dire. Una. Sola. Fottuta. Parola. Che. Non. Sia. Una. Spiegazione. Non so se ci siamo capiti》 gli disse, incrociando le braccia al petto.A quel punto Sirius sbuffó, ma aveva capito che non avrebbe potuto staccarsi da James prima di aver confessato tutto.
《Andiamo da qualche parte, non mi piace stare al centro della strada. E poi, per quanto tu sia piacevole -mai quanto me,ovviamente- ne dubito che la gente ti voglia lì》
James rise spontaneamente, avvertendo uno spiritoso -e neanche troppo- sarcasmo da parte dell'amico, i cui comportamenti soliti erano proprio quelli. Annuì e insieme si incamminarono verso il parco, che non era lontano.Ma quando arrivarono ad attenderli non c'era nulla di piacevole.
***《Peter, mi passi quel pezzo là in fondo?》 Chiese Remus, cercando di capire se fosse il tassello giusto.
Peter annuì, tentando goffamente di prenderlo senza rovesciare i bicchieri che erano posti là accanto.Da quando se ne erano usciti i due amici, Remus non sapeva cosa fare e la casa era molto silenziosa, come poco tempo prima.
James si era alzato velocemente e altrettanto rapido si era vestito e portato via un Sirius che non sembrava del tutto entusiasta di ciò. Ma non ci volle pensare più di tanto.Alla fine si erano accontentati di fare un puzzle da mille pezzi, accuratamente minuscoli e da far impazzire chiunque non fosse stato paziente e volenteroso.
Peter, dopo qualche minuto, aveva sbuffato e con una smorfia strana -che aveva fatto ridere Remus- era andato in cucina a svaligiare il frigo mentre ogni tanto tornava a controllare i progressi del ragazzo impegnato in quell'attività.L'orologio già segnava le cinque e quarantasette del pomeriggio e lui se ne accorse solo quando la sveglia che aveva impostato per un qualche motivo strano suonó, strappandolo dal suo mondo attutito.
Neanche a farlo apposta il cellulare squillò di nuovo, facendo rammentare a se stesso che in effetti doveva richiamare quello stesso contatto che stava giusto in attesa.Titubó un momento prima di agguantare il telefono, memore degli scherzi di cui era stato vittima e schiacciò il pulsante verde.
《Pronto?》 Disse a tono basso e fermo.
《Ciao, Remus》 la voce di Lily era molto più dura, o triste forse, del solito.
Remus aveva avuto ragione, era Lily che lo chiamava, solo che a quel punto si domandò il perché di così tanta insistenza.《Lily, ciao. Hai cambiato numero?》 Domandò Remus, mentre si alzava in piedi.
《Remus》 ripeté Lily 《hanno rubato in libreria》 concluse in tono secco.
《Cosa?》 L'assurdità di quella risposta lo lasciò con la bocca aperta. 《Non è possibile!》
Si sentì la ragazza sospirare, un rumore elettronico che mal si poteva associare a tutto quello.
《Ne possiamo parlare personalmente? Sei libero?》 Chiese, ancora con un tono basso. Sicuramente aveva bisogno di qualcuno che l'aiutasse, anche lui sarebbe stato distrutto se avesse subìto un furto.《D'accordo》 rispose. 《Vengo io. Dammi dieci minuti》
***
《Che cazzo stanno facendo?》 Sirius sembrava davvero arrabbiato, mentre con James guardavano quei ragazzini che venivano presi di mira da una banda di cretini, tutti molto più grossi e grandi di loro.
James aveva la stesss identica espressione sul volto, e di solito non portava a buone cose.
Si guardarono un momento, non stupendosi di scorgere la stessa espressione, e decisero di andare ad aiutare quei ragazzini.Se da parte sua James era estremamente impulsivo, aveva anche la facoltà di ragionare. Le persone lo giudicavano molto facilmente, perché sembrava essere sempre lui il ragazzo che se la prendeva con i suoi cosiddetti 'nemici' e che non meritava nessun tipo di amore, eppure Sirius non scherzava. A volte, nonostante tutto il dolore che negli anni precedenti aveva subito, andava un po' oltre e nessuno però aveva da ridire su di lui.
I due erano migliori amici, ma esistevano tante differenze non visibili che mettevano in cattiva luce l'uno e non l'altro.
Nessuno, tranne i suoi amici, aveva capito quanto James tenesse alle cose che amava e a quanto combattesse per loro affinché avessero la possibilità di un qualcosa di migliore. Gli anni precedenti gli avevano purtroppo dato un'aria da scalmanato e nulla valeva il fatto che cercasse di cambiare.
Addirittura, alcune volte sapeva benissimo che stava esagerando e cercava di impedire all'amico di bere troppo, nonostante non ci mettesse tanto impegno neanche lui.
Il fatto era che la gente giudicava sempre subito e mai, mai con un briciolo di comprensione. Solo troppo veloci.
E non era giusto.
In quell'esatto momento, mentre erano diretti a passo svelto verso quella banda, James poté percepire benissimo che non avrebbero dovuto mettersi contro quei bulli, eppure non poté evitarlo perché oltre all'ingiustizia, amava il fatto di mettersi nei guai. Questo non si poteva negare, in fondo.《James》 Sirius si fermò poco lontano dal parco. 《Era ovvio》 si girò verso di lui e indicò alcune figure vestite di nero, dall'aria contenta mentre i bambini piangevano e uno di loro cercava di staccarsi dallo steccato dove era stato legato.
Era solo per la posizione strategica del parco, che impediva una visuale nitida, a permettere di poter fare tutto senza che si notasse.
《Sir...》 James guardò l'amico, mentre la sua espressione spavalda si trasformava in qualcosa che non andava oltre la sua comprensione, eppure cambiava tutto.《Mio fratello continua a far parte di quella stupida compagnia, già》 disse tra i denti, con un tono deluso e amaro. Scosse la testa. 《Sono sempre loro. Sempre loro, accidenti》
James sapeva quanto fosse sensibile il tasto della famiglia per Sirius. E sapere che suo fratello faceva parte di quello dal quale Sirius si era ribellato da tutta la vita era veramente doloroso.
Forse pensava di non poterlo capire, ma in realtà lo faceva. Erano diventati come fratelli in tutti quegli anni e nulla avrebbe cambiato il fatto.Sirius sospirò.
《Fermiamoli》 disse. Non ci fu bisogno di altro.Angolo autrice.
Beh, ammettiamolo.
A molti non sta simpatico oppure provano odio per James.
Io invece credo che sia un bella persona, non perfetta, assolutamente.
Sbaglia, come tutti noi, ma è umano.
Okay, certo. Non ha avuto un bel comportamento con Piton ma neppure lui faceva del bene, eh.
Il bello è che non conosciamo neppure tutta la storia di James, completa al 100%, ma so che Sirius tutti lo amano mentre James, nonostante sia il migliore amico, davvero in tanti lo ritengono immaturo e un bullo.
Vabbè, non capirò mai il perché di ciò.
This is an unpopolar opinion.Anyway, spero che vi stia piacendo la storia -nonostante il trash che vi abbonda- e magari, se volete, lasciate una stellina. Potrebbe essermi di sostegno.
Alla prossima♡
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-a la Luz de la Luna- Marauders AU [Completa]
Fiksi PenggemarC'era una volta una me che immaginava vagamente cosa sarebbe successo se la banda di amici che adoro di più fra tutte, i malandrini, fosse stata della nostra età e della nostra generazione. Allora mi è venuto in mente di scrivere cosa poteva essere...