Capitolo 29 ) Eve

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Allooooraaaaa, in questo capitolo c'è un' altra piccola scena spinta, nulla di scandaloso ancora 😂😂😂
Buona lettura

Nel sonno, sembrava sempre che i miei sensi di amplificavano. Sentivo meglio ogni minimo rumore, tanto che da bambina non dormivo per paura di essere presa da qualche mostro.

Quando in realtà i mostri, di solito, litigavano al piano di sotto,rompendo piatti che avrebbero potuto pagare un mese d'affitto e urlando il loro amore ai quattro venti.

Adesso però, l'unico rumore che sento è il respiro di Isaac, lento,regolare, è nel meglio del sonno.

Osservo la stanza e solo ora, con la luce che entra dalle persiane, riesco a notare qualche mobile in più.

Sposto la mia attenzione sul soldato e con la punta delle dita, traccio il contorno dei suoi addominali, fino a quando intacco in una cicatrice.

Mi sollevo leggermente con il busto, facendo alzare la maglia che mi ero rubata dal suo armadio, e vicino a quel pezzo di pelle più chiara rispetto alle altre, ne noto diverse.

Ogni ferita che ha riportato l'ha segnato letteralmente.

Continuo ad accarezzarle, forse nella speranza di diminuire il suo dolore,fino a quando afferra la mia mano in una morsa ferrea.

Sposto il mio sguardo sul suo viso, e lo trovo a fissarmi con quegli occhi grigi di tempesta.

Non mi faccio intimorire e continuo a toccarlo, e se in un primo momento diventa rigido, dopo qualche minuto allenta la presa e si lascia andare alle mie carezze.

"Hai fame?"

Scuoto la testa e salgo verso il suo petto, poggiando la testa sul suo cuore, e quando sento che batte leggermente veloce, mi sento soddisfatta dell'effetto che riesco ad avere su di lui, questo lo rende più umano.

Apprezzo anche quando mi circonda con un braccio, facendomi sentire protetta, e per quanto tento di non darlo a vedere, con lui sto bene.

"Mi sarei aspettata un buongiorno..."

"Buongiorno, hai fame?"

Rido e mi sdraio completamente su di lui poggiando il mento sulle mani, per poterlo guardare.

"Per caso vuoi migliorare il tuo umorismo?"

"Così non mi chiamerai più, com'è che dicevi? Yogi brontolone?"

Annuisco, mentre mi sporgo verso di lui, alzandogli gli angoli della bocca, in vano, dato che restano immobili dove sono, possibile che abbia anche allenato i muscoli facciali?

Coglie il mio momento di distrazione per allungare le mani verso i miei glutei, per sollevarmi e mettermi seduta su di lui e avverto subito qualcosa preme contro il mio ventre.

Sussulto e schiudo le labbra,mentre Isaac studia le mie reazioni come ad un predatore.

Sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e poggia la testa contro il mio petto, facendomi leggermente arrossire.

"Per quanto sia allettante l'idea di ricambiare il favore di ieri sera,dobbiamo parlare rossa."

Ed ecco che i brividi percorrono la mia schiena, mentre mi sposto da sopra di lui.

Una volta in piedi lego i capelli in una coda disordinata, e cerco un punto da cui iniziare. La storia è lunga, ma lui non deve per forza sapere tutti i dettagli.

"Una settimana fa, mia nonna mi ha avvertito che una mia vecchia conoscenza si trovi qui, a New York."

"C'ero anche io, dimmi perché sembravi tanto scossa."

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora