Capitolo 45) Eve

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Sembrava che il mio cervello si fosse spento, guardavo un punto indefinito del vicolo, ma mi sembrava di vedere, ancora e ancora, Isaac andarsene in sella alla sua moto.
Sentivo freddo, ma non era per il gelo della notte, no, il gelo si era impossessato del mio cuore. Lo avevo guardato dritto negli occhi, gli avevo detto che lo amavo, che ero incinta, ma le mie paure di erano avverate nonostante tutto.
Volevo che mi dicesse che avremo affrontato anche questo insieme, ormai averlo al mio fianco era diventata un'abitudine, troppo dolce per potermene separare, ma il terrore che ho letto nei suoi occhi, ha insediato il dubbio in me.

"Eve!"

Qualcuno mi chiama, ma non ho più le forze per indossare le mie maschere, sono stanca di fingere che tutto vada bene.

"Mio amor sei gelata, entriamo dentro su."

Vengo stampata con forza e mi volto verso Maria, prima di scoppiare a piangere e abbracciarla.
Mi trascina dentro, ma non riesco a fermarmi, sono peggio di un fiume in piena.
Apre una porta, e mi fa sedere.

"Eve,mi pequena, parlami ti prego."

"L-lui,non l'ha presa bene."

"Oh..."

"I-io lo voglio que-questo bambino, ma voglio anche l-lui."

"Maledetti hombres, mai una volta che capiscono cosa proviamo noi donne. Eve,ora sarà meglio che ti riposi, parlo io con Luke. Vedrai che andrà tutto bene, Isaac non è così stupido da rischiare di perderti, e se accadesse, consideralo un hombre muerto."

Bacia la mia testa ed esce dallo spogliatoio, lasciandomi sola.

Ripenso di nuovo al suo volto quando ha scoperto della gravidanza e istintivamente, porto le mani al mio grembo, cercando di ottenere la forza di andare avanti dal mio bambino.
Quasi sembra surreale che stia per diventare madre, io che sono scappata di casa per vivere libera.
Scuoto la testa e mi sfugge un sorriso.

"La tua mamma non è proprio normale lo sai vero? Però, ti prometto che avrò cura di te, con o senza il tuo papà."

Decido di cambiarmi e dopo averlo fatto, tento di chiamare Isaac, ma non risponde a nessuna delle mie chiamate. Gli lascio un infinità di messaggi e alla fine decido di mandargli un vocale.

"Isaac, spero che sentirai questo messaggio, non cancellarlo fino a quando non avrò finito di parlare. Senti, nella mia vita, ho temuto di non potermi più fidare delle persone, che prima o poi mi avrebbero tradita , e ferita. Tu però, sei entrato nella mia realtà, hai rotto i muri che mi ero costruita, facendomi sentire desiderata per la prima volta. Forse arrivato a questo punto del messaggio starai pensando che menta, ma non è così. T-ti prego, torna da me, sono persa, e confusa, h-ho bisogno di te, da sola, io, io..."

Mi prendo un attimo, cercando dismettere di singhiozzare, prima di mandarne un altro, più breve.

"Sai dove trovarmi, ti aspetteremo, sia io che il bambino. Ti amo Isaac,non dimenticarlo."

Poso il telefono sulla panca e guardo il soffitto, prendendo un bel respiro. Devo avere fiducia in Isaac , è un uomo forte e testardo, scoprire di star per diventare padre deve essere stato uno shock per lui, lo è stato anche per me.
Ho pensato che fosse un errore,ma ora non più, forse saranno gli ormoni a parlare al posto mio.
Bussano alla porta e dopo essermi data una sistemata, per il trucco sbavato cerco di non sembrare una ragazza emotivamente instabile, postuma di un brutto colpo da parte dell'uomo che ama, che in realtà è quello che sono.

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora