Capitolo 46) Isaac

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E adesso noooooooo io non l'accettooooooooo sto maledetto Sanremo! 😂😂😂
Serate passate a perdere ore di sonno e poi chi vince? Testa di fiammifero 😭
Parlo per gusti personali, Diodato non mi piaceva, e tra i miei preferiti c'era Gabbani, Pelù, Le Vibrazioni, i Pinguì ma non Diodato che balle😂😂😂
Comunque, sono riuscita ad aggiornare in tutto questo 🤣
Buona lettura

Guardavo le onde del mare increspate, e riuscito a rivedere in esse il mio umore turbato. Dentro di me sentivo emozioni contrastanti dopo aver appreso che sarei diventato padre, una sorta di felicità, e confusione. Il ricordo dei miei compagni, morti davanti ai miei occhi, ancora non mi aveva abbandonato e sapere di averli sulla coscienza, mi rendeva un mostro.
Non sapevo nulla su come fare il padre, non doveva accadere adesso, e più me lo ripetevo e più ricordavo il viso in lacrime di Eve.
Era tutto vero, e non il frutto della mia immaginazione. Avrei avuto un figlio con la donna, che in diversi mesi è riuscita a penetrare sotto la mia pelle, stringendo il mio cuore in una presa ferrea.
Vederla supplicarmi, non era stato abbastanza per fermare le mie gambe e ora da solo, a guardare il molo gremito di barche, mi assillavo con questi pensieri senza darmi pace.
Il telefono continuava a vibrare e dopo aver lasciato fare per diverse ore, l'avevo preso, trovandomi innumerevoli chiamate perse da parte della rossa e due messaggi su whatsapp. Guardavo la sua foto, e ricordo che gliela avevo scattata io diverse settimane prima, mentre era concentrata a guardare l'orizzonte di Samoa.
Apro la chat e premo sul tasto play, e appena sento la sua voce, un brivido scende lungo la mia schiena, ma non fermo la registrazione.

"Isaac, spero che sentirai questo messaggio, non cancellarlo fino a quando non avrò finito di parlare. Senti, nella mia vita, ho temuto di non potermi più fidare delle persone, che prima o poi mi avrebbero tradita , e ferita. Tu però, sei entrato nella mia realtà, hai rotto i muri che mi ero costruita, facendomi sentire desiderata per la prima volta. Forse arrivato a questo punto del messaggio starai pensando che menta, ma non è così. T-ti prego, torna da me, sono persa, e confusa, h-ho bisogno di te, da sola, io, io..."

Quasi potevo riuscire a vederla,e immaginarla, mi faceva sentire male, ora a mente fredda penso che avrei fatto meglio a non andarmene, non quando sta passando un periodo complicato.

"Sai dove trovarmi, ti aspetteremo, sia io che il bambino. Ti amo Isaac,non dimenticarlo."

Quest'ultimo messaggio era stato la botta finale, e avevo ascoltato più volte la parte finale. A differenza sua, le avevo detto poche volte che l'amavo. Non era facile per me dire quello che pensavo, ma vederla sorridermi sempre,e guardarmi con quello sguardo che mi comunicava, quanto fossi importante per lei...
Invece io da codardo ero scappato per pensare, e credo che per il momento avessi pensato abbastanza.
Dovevo dirle che avremo trovato una soluzione, che le sarei stato accanto. Dovevo prendermi le mie responsabilità di uomo.
Prendo le chiavi della moto e parto di nuovo verso il Rose's, se riesco ad arrivare in tempo dovrei trovarla ancora lì, e spero che possa perdonarmi e nel caso prendermi a schiaffi per impedirmi di fare altre stronzate del genere.

***
Quando arrivo però la situazione è diversa da come me l'ero immaginata.
Ci sono diverse volanti della polizia e un'ambulanza. Le persone sono proprio davanti al Rose's e non capendo, scendo dalla moto per correre oltre il nastro, spingendo diversi poliziotti prima di vedere Luke portato in barella con Maria in lacrime, mentre tenta di parlare con i poliziotti.

"Signore lei non può stare qui."

"Ci lavoro, lasciatemi passare."

"Le devo chiedere di allontanarsi."

"ISAAC!"

Maria mi corre incontro e vedo i suoi occhi colmi di lacrime guardarmi terrorizzati.

"Maria,si può sapere cos'è successo? Dov'è Eve."

"L'ha presa ."

"Chi l'ha presa?"

"Lui è arrivato a chiusura, e le ha puntato la pistola alla tempia, ha sparato a Luke e l'ha presa...."

Piange a dirotto, mentre il sangue nelle mie vene bolle di rabbia. La afferro per le spalle e la costringo a riprendere a parlare.

"CHI?!"

"Ha detto di essere il suo ragazzo."

Guardo un punto, ma in realtà mi sembra di rivedere quel tizio che diversi mesi prima si era scontrato con noi. Lascio Maria che continua a parlarmi, ma sento solo il battito del mio cuore andare a mille.

"Devi salvarla prima che sia tardi Isaac, Eve è in pericolo."

Riportato alla realtà, spingo un poliziotto per terra e afferro il cellulare per contattare il mio amico hacker il più in fretta possibile.

"Ehy guarda tu chi si..."

"NON ORA NICK! Devi rintracciarmi il numero che sto per inviarti il più in fretta possibile!"

"Certo amico , facci in un lampo."

Arriva la notifica, e ringrazio il cielo che quel deficiente non le abbia spento il cellulare. Corro vicino all'agente di prima e lo strattono verso di me.

"La ragazza si trova al vecchio cantiere fuori da Hell's Kitchen,raggiungetemi il prima possibile"

"Signore si deve dare una calmata e lasciarci fare il nostro lavoro."

"LA VITA DELLA DONNA CHE AMO è IN PERICOLO!!!"

"Sign...."

Lo colpisco diretto con un gancio e prendo la sua pistola prima di saltare sulla mia moto e correre più veloce che posso per raggiungere il cantiere. Spero che il mio gesta abbia attirato la loro attenzione su di me e che mi seguano, invece di perdere tempo a fare indagini senza senso, mentre quel bastardo ha preso la mia ragazza per farle del male.
Eve...se le accadesse qualcosa,se accadesse qualcosa ad entrambi non potrei perdonarmelo per il resto della vita.  Sento le sirene in lontananza e ringrazio il cielo che quei poliziotti non sono così inutili come pensavo. 
Resisti piccola, sto arrivando e giuro che appena metterò le mani su quel bastardo non ci sarà sbirro in grado di staccarmi da lui, mentre lo massacro di botte per spedirlo all'altro mondo. 

Zanzà, vi lascio sempre sul più bello eh? Che bastarda che sono 😂😂😂
Vi lovvo🤣❤️❤️❤️
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Manu

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora