Capitolo 35) Eve 🔞

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Avevamo finito di lavorare e adesso aspettavo Isaac nel parcheggio appoggiata alla sua moto. Dovevo ammettere che la Harley non era niente male, ma per quanto orgogliosa sono non glielo avrei mai detto.
Getto la seconda sigaretta per terra e caccio fuori il fumo, mi sentivo ancora nervosa per colpa di quella viscida che si era appiccicata ad Isaac nel vicolo.
Lo avevo raggiunto per dargli un altro sacco da gettare, per poi sorprenderlo a parlare con la sua ex. In un primo momento avrei voluto andarmene, ma quando avevo sentito che lo amava ancora, il mio corpo si era piantato per terra.
Il sacco stava per rompersi tra le mie mani per la rabbia che mi aveva assalita e quando li ho visti baciarsi non ci avevo visto più.
Ricordo che quando scoprì Jonathan ero delusa, perché credevo in qualcosa di inutile, invece con il soldato, ero diventata una iena e volevo solo farle male.
A causa sua Isaac se n'era uscito con quel patto sui sentimenti, e poi vengo a scoprire che mi considera in qualche modo speciale, è normale per me volerlo difendere da un'arpia come la sua ex.
Sento il rumore della porta che si apre e la sua figura raggiungermi, ci scambiamo solo uno sguardo prima che salga sulla moto accendendola.
Allaccio le braccia intorno al suo busto e parte, prende la strada opposta a casa mia, e prima che me ne renda conto, arriviamo sotto al suo palazzo.

***

Poggio la giacca sul divano, mentre lo vedo intento prendere qualcosa da bere, do uno sguardo al cellulare e trovo diversi messaggi da parte di mia nonna, probabilmente si chiede che fine abbia fatto, dovrei andarla a trovare domani.

"Tutto okay ?"

"Si, è la vecchia, dice che ha trovato un nuovo giocattolo erotico."

Rischia di strozzarsi, e afferro il mio bicchiere prima che me lo faccia cadere per terra.

"Respira,non è la fine del mondo, nonno è venuto a mancare quando io ero piccola, e dopo la prima volta che mi sono ritrovato con un oggetto sospetto in mano, non mi scandalizzo più di ciò che compra."

"Che dire , una donna che farebbe contento diversi vecchietti all'ospizio."

Rido e bevo un sorso di whiskey,prima che si segga accanto a me.

"Come puoi vedere io parlo di me, senza che assumi un investigatore per indagare sul mio passato."

"Menti,quando me ne parli eviti di toccare l'argomento dei tuoi genitori.Credi che non abbia notato il tuo sguardo quando eri a casa mia?"

"Quello terrorizzato nel trovarsi in una situazione imbarazzante?"

"Quello a cui è sempre mancato una famiglia."

Colpita e affondata, da quando è diventato così bravo a capirmi? Forse sono io che sono peggiorata a nascondere le mie emozioni.

"Se per questo, avevi detto che la tua ex non ti interessava più e poi ti ho trovato intento a baciarla ."

"Lei ha baciato me"

"Non credo che ti abbia potuto costringere con la forza, le mancano alcuni muscoli non trovi?"

"Mi ha colto di sorpresa."

Poso il bicchiere, ormai vuoto,sul tavolino e mi giro per poterlo guardare, sembra che mi stia dicendo la verità, ma sapere quelle labbra sulle sue.
Velocemente gli salgo sopra e prendo il suo viso tra le mani.

"Non mi è piaciuto."

"Nemmeno a me."

Posa anche il suo bicchiere e cinge i miei fianchi senza rompere il contatto visivo.
Accarezzo le sue guance, ruvide per l'accenno di barba, fino a sfiorare le labbra con il pollice. Lo morde facendomi sussultare, ma mi tranquillizzo e scendo fino a sfiorarlo con i capelli.
Appoggio le labbra contro le sue e continuo a farlo diverse volte, fino a quando la sua lingua cercala mia.
Il bacio diventa più passionale e le sue mani mi spingono contro il suo sesso eccitato.
Afferro l'orlo della sua maglietta e velocemente gliela sfilo, per poi prendermi un attimo per vederlo.
Sfioro il suo petto, passando sopra ad ogni cicatrice. Scendo con le labbra lungo il collo,baciando ogni centimetro di pelle fino al suo cuore. Batte forte, e mi sfugge un sorriso, che dura poco, dato che mi afferra per i capelli per costringermi a sollevare la testa per baciarmi.
Alzo le braccia verso l'alto, e anche la mia maglietta viene gettata per terra.
Le sue mani risalgono lungo la spina dorsale, fermandosi al gancetto del reggiseno.
Cerca i miei occhi per chiedermi il permesso, e lo ottiene quando mi avvento sulle sue labbra.
Cade tra di noi e si prende un'attimo per osservarmi, mentre sento di andare a fuoco.
Li prende tra le mani e gemo,per la forza che ci mette. Scende con le bocca e succhia un capezzolo, facendomi inclinare la testa indietro.
Sento il mio corpo vibrare e chiudendo gli occhi, inizio a dondolare contro la patta dei suoi pantaloni.
Lo sento sospirare e dopo un verso animalesco morde il mio capezzolo, facendomi sfuggire un altro gemito.
Si alza, sollevandomi come se non pesassi nulla, e riprende a baciarmi dirigendosi in camera sua.
Tocco il materasso con la schiena e per un attimo si stacca per potersi slacciare i pantaloni.Li cala insieme alle mutande e il mio sguardo cade sulla sua erezione.
Non è la prima volta che la vedo, ma arrossisco come sempre.
Fa per slacciare anche i miei ultimi vestiti, quando si ferma e mi guarda.

"Eve,sei sicura di..."

Tappo la sua bocca con la mia, e trovo un senso di piacere nel zittirlo in questo modo. Lo tiro verso di me e le sue mani riprendo ad armeggiare con la zip. Sollevo i fianchi per aiutarlo a sfilarli e una volta nuda, mi guarda dall'alto .
Lascia una scia di baci sull'addome e scende sempre più giù.
Solleva le mie gambe portandosele sulle spalle e quando capisco cosa voglia fare, tento di fermarlo inutilmente.
La sua lingua lecca la mia femminilità , lasciandomi sfuggire l'ennesimo gemito.

"Isaac..."

"Sai da quanto tempo volevo assaggiarti?"

Continua a ripetere lo stesso movimento e credo di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo. La testa mi gira e stringo le lenzuola nei palmi delle mie mani, quando una scossa di piacere prende il sopravvento.
Mi giro di lato e tento di recupero l'ossigeno perduto, quando sento che scende dal letto per mettersi un preservativo.
Ingoio a vuoto, mentre vedendo come lo fa scorrere lungo tutta la lunghezza,sento di nuovo caldo.
Afferrala mia gamba e si posiziona davanti alla mia intimità.
Mi tocca con la punta del suo cazzo e mi prende la mano.

"Avrei voluto darti più tempo, ma sono davvero al limite rossa."

Non ho il tempo di rispondergli che preme con la punta fino ad entrare.
Apro la bocca per urlare, ma le sue labbra premono con forza.
Sento le lacrime uscire al lato dei miei occhi per il dolore, che aumenta quando spinge più affondo.
Stringo la sua mano, talmente forte che credo di averlo ferito con le unghie.
Geme e resta fermo per diversi minuti, toccando il mio addome.

"Dio,come sei stretta Eve."

"Fa male."

"Devi solo abituarti, appena ti senti pronta inizio a muovermi."

Annuisco e mi bacia per tranquillizzarmi, le sue mani sono estremamente gentili, come se temessero che possa rompermi da un momento all'altro.
Alzo il bacino e chiudo un occhio, fa ancora male, ma è più sopportabile rispetto a prima.
Si ritira indietro e noto che anche lui ha il respiro accelerato.
Scende di nuovo e gemo, cercando di assecondare i suoi movimenti.
Sento che la testa sta per scoppiarmi, per le emozioni che affollano i miei pensieri.
Cerca di andare piano, ma non riesce a trattenersi per molto.
I suoi movimenti diventano più veloci e decisi e probabilmente ripete il mio nome un paio di volte, ma non ci faccio molto caso.
La sensazione di prima ritorna, più forte rispetto a prima e per non urlare , mordo la sua spalla. Vengo stringendo le gambe e il gesto fa venire anche Isaac che esausto si lascia andare su di me.

"Sai da quando aspettavo questo momento? Da quella fottuta volta in cui mi sono presentato al Rose's. Ti fa ancora male?"

"N-no,a te è piaciuto?"

"Ho avuto difficoltà a non venire quando sono entrato dentro e tu mi chiedi se mi è piaciuto?"

Ride, e io non posso far altro che stringerlo a me, respirando il suo profumo.
Restiamo in questa posizione per diversi minuti prima che esca da me,lasciandomi con una sensazione di vuoto.
Vedo il preservativo sporco di sangue, il mio, e pieno del suo seme.
Vorrei alzarmi per farmi una doccia, ma Isaac torna con un panno umido e mi pulisce con cura, facendomi sentire più in imbarazzo rispetto a quando abbiamo fatto...sesso.
Scosta le coperte e mi adagia sotto di esse, prima di stringermi sul suo petto.
Ha il battito ancora accelerato, ma sembra calmo.
Accarezzala mia schiena e bacia la mia testa come se fossi una bambina che è caduta dalla bicicletta.

"Soldato io ..."

"Hai bisogno di riposo."

"No,ascoltami io..."

Lo guardo e le parole mi muoiono in bocca.
Solleva il mio mento e mi bacia,a stampo, spostando ciocche ribelli dei miei capelli, dietro l'orecchio.

"Anche io ."

Sorrido come ad un ebete prima di abbracciarlo.
Mi sento così bene in questo momento, che vorrei che il tempo si fermasse per sempre.

Pervy torna in cella!
(No ora comando io da questo capitolo in poi muahahah)
Abbattetela 😂😂😂
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Manu

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora