Sembrava tutto un sogno, io tra le braccia di Isaac, su un'isola lontano da tutto e da tutti.
Ero ancora mezza addormentata, ma ricordavo tutto della sera precedente.Gli avevo detto che lo amavo e non mi ero pentita di averlo fatto.
Sentivo ancora le sue mani accarezzare ogni centimetro della mia pelle, ma solo dopo diversi minuti avevo capito che non stavo ricordando la sera precedente.
Apro gli occhi e le sue mani sono effettivamente sui miei seni.
Gemo,quando pizzica i capezzoli e d'istinto stringo le gambe, mentre sento la sua erezione mattutina spingere contro la mia schiena.
Le sue labbra baciano la mia nuca e scivolano lungo la spina dorsale.
Sono completamente sveglia quando afferra il mio bacino sollevandolo in alto. Vorrei dirgli qualcosa, ma le parole mi muoiono in bocca non appena inizia a leccare il mio sesso.
Sospiro e stringo le lenzuola tra le mani, mentre Isaac continua la sua tortura inserendo due dita.
Gemo più forte e muovo il bacino seguendo il suo ritmo e guardandolo da sopra la spalla, noto che nel frattempo si sta masturbando e osservandolo mi eccito di più.
Si alza e mi osserva con uno sguardo perverso, prima di allontanarsi per prendere un preservativo e tornare da me.
Passa il suo pene in mezzo alle natiche, massaggiandole con le mani, prima di scivolare verso l'altra apertura ed entrare lentamente,guadagnando diversi centimetri tanto da farmi sentire il suo bacino premere contro le mie natiche.
Esce e rientra con calma, fino a quando le sue spinte diventano più decise e veloci.
Tento di reggermi sulle braccia, ma le sento diventare sempre più deboli,mentre la mente viene annebbiata dal piacere.
Afferrai miei capelli, costringendomi a inclinare la testa e ad alzarmi poggiando la schiena contro il suo petto e ripeto più volte il suo nome.
Morde il lobo dell'orecchio e lascia scivolare la mano libera verso il punto in cui siamo uniti, premendo il mio clitoride e costringendomi a guardarlo, mi morde il labbro inferiore, infila la sua lingua nelle mie labbra, baciandomi con passione, tanto da far scontrare anche i denti diverse volte.
Vengo, ma Isaac continua a toccarmi e a baciarmi e ricomincia a muoversi,facendomi scappare un urlo. Mi spinge di nuovo con la testa contro il materasso e affonda dentro di me fino a quando vengo di nuovo, stavolta seguita da lui.
Si accascia su di me e prende la mia mano stringendola, mentre sento il suo cazzo vibrare ancora, non mi abituerò mai a tutto questo."Questo si che è un buongiorno."
"Nascondi un lato da maniaco soldato, mi stavi toccando mentre dormivo."
"Colpa tua che facevi strani versi e te ne stavi senza niente su di me, è la peggior tortura che abbia provato sulla mia pelle."
Esce, lasciandomi un senso di vuoto e mi scappa di sospirare, mentre lo osservo gettare il preservativo, posso solo immaginare cosa potranno pensare le donne delle pulizie quando svuoteranno il cestino della spazzatura.
"Se mi osservi con quegli occhi, non posso garantirti che usciremo da questa palafitta Eve."
"E come ti starei guardando?"
"Come una donna che ci ha preso gusto a farsi scopare dall'uomo che ama."
"Questi tuoi pensieri profondi mi commuovono ogni volta."
"Mi stai prendendo in giro?"
"Io?Non oserei mai soldato."
Assottiglia lo sguardo e mi tira verso di lui, dopo aver preso la mia gamba.
Scoppio a ridere, e sempre con quel suo cipiglio contrariato mi prende tra le braccia per dirigersi verso il bagno."Isaac,abbiamo un programma da rispettare."
"Certo,il programma, il mio prevede di restare così tutto il giorno."
"Pervertito."
"Per quanto mi hai fatto aspettare è il minimo, ma farò il bravo e andremo a queste escursioni contenta?"
"Molto,ma la doccia so farla anche da sola."
"Insisto per lavarti la schiena."
Non finirà bene, me lo sento,l'aria di Samoa gli sta facendo uno strano effetto afrodisiaco.
***
Dopo averlo fatto, di nuovo, la maggior parte delle mie energie erano state sprecate, mentre Isaac sembrava impassibile come sempre.
Beato lui che sembrava poter sopportare certi ritmi.
Avevamo passato il resto della giornata insieme a delle guide locali e ad altri turisti, in una serie di escursioni nella natura selvaggia dell'isola.
A fine di questa, dopo esserci cambiati , ci avevano portato alla spiaggia, una distesa di sabbia bianca e il mare, era di una limpidezza mai vista prima, tanto da poter vedere sott'acqua anche a occhi nudi.
Isaac non mi lasciava solo un minuto e gliene ero grata, dato lo sguardo che alcune donne gli hanno lanciato una volta in costume, peccato per loro che sopra ai suoi bei addominali ci fosse scritto, proprietà privata.
Si era divertito come ad un bambino, gettandomi diverse volte contro la mia volontà in acqua, ma ogni volta che riemergevo riusciva a non farmi arrabbiare,baciandomi.
Avevo perfino provato di andare oltre ad un semplice bacio, ma ero riuscita a fermarlo, prima che qualcuno si accorgesse delle sue intenzioni.
La notte ci aveva raggiunti di nuovo e per la cena al ristorante, avevo deciso di mettermi il vestito comprato dalla nonna, abbinato con dei semplici sandali gioiello. I capelli erano rigorosamente sciolti e con l'abbronzatura presa, avevo optato per un trucco leggero, avevo i tatuaggi ad ornare il tutto."Rossa sei pronta?"
"Si,ho fatto."
Metto un po' di profumo e una volta fuori dal bagno, gli occhi di Isaac si erano spalancati per la sorpresa e avevano percorso ogni centimetro del mio corpo, non tralasciando nessun dettaglio.
"Sei bellissima."
"Grazie soldato , anche tu non sei niente male."
Allaccio le braccia al suo collo, prima che si pieghi per baciarmi.
"Sarà meglio andare, prima che cambi idea su questa cena."
***
Tutto era delizioso i piatti tipici erano quasi tutti a base di frutta e pesce, leggeri ma che lasciavano il palato fresco e poi i cocktail, davvero buoni, tanto da perdere il conto di quanti me ne fossi bevuta.
C'erano altre coppie al ristorante e quando i musicisti iniziano a suonare una musica lenta,molte si alzano."Balliamo?"
"Non sono proprio il tipo da ballo."
"Ti prego soldato, un ballo."
Sospira, prima di farmi contenta , mi bastava restare accanto a lui, anche se fosse stato un pessimo ballerino.
La sua mano si era poggiata sulla mia schiena nuda e constatando che non portassi il reggiseno da sotto gli scappa un fremito e mi stringe di più tra le sue braccia.
Sarà per colpa dell'alcol, ma avevo molta voglia di baciarlo e il nostro era tutt'altro che un bacio timido.
Un ballo era diventato qualcosa di più, tanto da spingerlo a pagare di fretta il conto per portarmi sulla spiaggia. Era sbagliato e qualcuno avrebbe potuto vederci, ma quando le sue mani erano scivolate sotto all'abito, costatando che non portavo nemmeno l'intimo di sotto, era diventato un animale affamato, che non si sarebbe saziato fino a quando non avrebbe divorato la mia carne.
In pochi secondi eravamo entrambi senza vestiti. Mi aveva trascinata nell'acqua ed era entrato senza alcun tipo di preliminari.
Volevo urlare, ma ricordando il luogo in cui eravamo, per trattenermi mi ero avventata sulle sue labbra.
Ero fuori controllo e lo volevo sempre di più, tanto da assecondare i suoi movimenti, nonostante la scomoda posizione.
L'acqua mi aiutava molto e prima che me ne rendessi conto avevo raggiunto il mio limite, seguita da lui , ed ero affogata nel piacere.
Tutto era molto confuso, ma avevamo avuto la forza di riprenderci e, dopo esserci rivestiti, di continuare nella nostra capanna, dove ero libera di urlare quanto mi pareva e poi solo due parole per farmi sciogliere totalmente tra le sue braccia."Ti amo Eve, cazzo sei peggio dell'eroina."
E mi stava bene essere paragonata ad una droga se questo effetto l'ho ottenevo solo con lui.
Cof cof cof
Muahahahahahahha potere alle pervertite 🤣🤣🤣🤣
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Baci baci
Manu
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Black Soul "Peccato d'amore"
RomanceEve Turner, così si faceva chiamare adesso. Dopo una vita passata ad ascoltare il volere di altri e a soffrire per questo. Scappa da quella realtà per rifugiarsi a New York dall'unico persona che non l'abbia mai trattata come ad un oggetto, la su...