Capitolo 13) Isaac

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Non ero a casa mia, questo era sicuro, perché di certo non ho comprato così tanti mobili senza essere andato in qualche negozio di mia spontanea volontà.

Noto un corpo alla mia destra e l'ora segnata sull'orologio, sono ancora le sei, ma sarà meglio per me sparire, in modo da evitare segnate isteriche di prima mattina.

Raccolgo i miei vestiti e me ne vado senza lasciare alcun biglietto.

Ieri notte dopo aver chiuso il locale da solo, ho trovato compagnia in un pub e venti minuti dopo ci rotolavamo nelle coperte di un hotel a ore.

Alla fine ho seguito il consiglio della rossa, ma sono finito tra le gambe di quella donna per colpa sua.

Quell'esile corpo ormai sta diventando un ossessione, tanto che mentre mi scopavo quella sconosciuta da dietro, mi immaginavo di avere una chioma rossa tra le mani, e non dei finti capelli.

Inoltre, da quando l'ho conosciuta mi sta tornando la voglia di fumare, brutto vizio che ero riuscito a togliermi, ma quella donna riesce a rendermi nervoso solo guardandomi.

Ogni volta arrossisce quando la sfioro, e vederla diventare dello stesso colore dei capelli sta diventando un vizio.

Per quanto cerchi di fare ladura, a volte si comporta in maniera diversa dal solito. Alla fine avevo ragione su qualcosa, è un'abile bugiarda.

Cerco di distrarmi e dato che di dormire ormai non se ne parla, entro in un bar per ordinare delle uova strapazzate e del caffè, il primo di tanti che dovrò prendermi oggi .

Sbadiglio assonnato e dopo aver mangiato in tranquillità, quasi mi strozzo, quando la mia ossessione appare sul lato opposto della strada, mentre porta a passeggio il suo cane immagino.

Peccato che questa zona è molto distante rispetto alla strada che prende a fine lavoro e la tentazione di seguirla è tanta.

Diviso tra ragione e istinto alla fine, lascia venti dollari sul tavolo ed esco per seguirla.

Porta le cuffie, meglio per me,ma devo stare attento che non si volti e prendo una distanza di sicurezza.

Camminiamo fino a quando raggiunge una villa. Bussa ed entra sorridendo.

Possibile che la rossa conosca qualcuno che abiti in questa zona? Il suo ragazzo forse?

Rifiuta sempre i ragazzi che ciprovano con lei al Rose's, questo spiegherebbe molte cose, ma il solo pensiero mi irrita terribilmente.

Abbiamo stabilito di essere amici , ma io e lei non potremo mai esserlo, ma ancora non capisco. Sequi abita il suo ragazzo, perché lavora in un locale notturno?

Aspetto fuori per diverso tempo,e sono davvero tentato di lasciare perdere, quando esce da sola,senza i vestiti fuori posto o il viso di chi ha appena fatto sesso,tanto da farmi pensare che in realtà il suo ragazzo sia un finocchio.

Se l'avessi io dentro casa, non credo che ci metterei così poco, anzi, non credo che la farei più uscire .

Viene nella mia direzione e mi nascondo dietro ad un albero quando la sento parlare.

"Seirimasto traumatizzato Thor? Perché io credo che debba iniziare a fumare qualcosa di pesante per quello che ho visto."

Che diamine è accaduto in quella casa?

Comunque, riprendo a seguirla,fino alla fermata dell'autobus, dove sale con il suo cane, per sparire dalla mia visuale. Chi è in realtà quella ragazza?

***

Dopo una rapida doccia e un riposo troppo breve, sono costretto ad alzarmi per andare a lavoro. Salgo sulla mia Harley e quando arrivo, non vedo il solito mostrogiapponese parcheggiato nello spazio riservato ai dipendenti.

Che per una volta sia in ritardo?

Prendo a fare le solite mansioni e solo dopo un quarto d'ora, sento la porta del retro aprirsi.

Entra in sala abbottonandosi gli ultimi bottoni della camicia, con i capelli davanti agli occhi.

"Rossa,dovrei fare rapporto a Luke del tuo ritardo?"

Mi fulmina con lo sguardo e cerco di sorriderle, mentre resto rapito dal movimento delle sue dita, e vorrei tanto prendere il loro posto, ma per sbottonarla.

"Evita il sarcasmo, far ridere le persone non è il tuo forte soldato. Ho avuto un contrattempo e già ho nominato tutti i santi che conoscevo per strada. Vorrei risparmiarmi sul lavoro se non ti dispiace"

"Che tipo di contrattempo?"

"Credo che non ti riguardi"

Sparisce in cucina, ma facendo così la voglia di farla parlare, come se si trattasse di un nemico prigioniero sotto interrogatorio, aumenta sempre di più. Purtroppo legarla ad una sedia per usare i diversi metodi di tortura appresi,non sarebbe molto legale, e dovrò comportarmi bene e guadagnarmi la sua fiducia.

La parte più complicata nel mio piano , perché come me, anche lei è diffidente delle persone.

***
Il lavoro procede bene come ogni sera e a chiusura, stavolta sono il primo ad uscire, tanto che la rossa è impegnata a parlare con Roberta, ma quando sto per andarmene, noto che la sua moto non c'è.

Che il suo imprevisto riguardi proprio questo?

Esce anche lei, chiudendo a chiave e quando si volta è sorpresa di vedermi ancora qui, e lo sono anch'io, sarei dovuto andarmene. Qualcosa, però, mi ha bloccata e vederla arrossire leggermente, mentre non distoglie lo sguardo dal mio, è più che sufficiente per mandare i primi segnali verso il basso .

"Sai,io ti avevo avvertito che la tua moto..."

"Sei rimasto per prendermi in giro? Guarda che non cambierò la mia Kawasaki e poi ha solo avuto un leggero guasto all'acceleratore,perdeva di potenza."

"Certo,ti credo davvero."

"Sei davvero uno stronzo, soldato."

"Uno stronzo però non ti offrirebbe un passaggio"

Apre leggermente le sue carnose labbra, e la voglia di infilarci dentro la mia lingua non mi aiuta a restare impassibile.

"Prenderò un taxi, inoltre è prevista pioggia"

"Avanti,ti do il permesso di salire sulla mia Harley e non lo permetto a tutti"

"Ma..."

"La mia moto potrebbe offendersi rossa"

Assottiglia lo sguardo, prima di sospirare e venire nella mia direzione.

"Accetto solo per la moto, sia chiaro soldato"

"Ovvio,però non ho un casco per te"

"Basta che continui ad accelerare, se mai dovessimo incontrare gli sbirri. La tua Harley né è capace vero?"

Sale con un balzo, ma mantiene le mani salde sulla moto, piuttosto che toccarmi.

"Lo scoprirai presto, sarai costretta a stringerti a me rossa"

"Certo che come soldato sei davvero una gran testa di..."

Non le lascio concludere la frase che parto come fa lei di solito, con una delle sue sommate, guadagnandomi uno sguardo truce da parte sua, ma quello non mi preoccupa. Piuttosto i lampi che si vedono da lontano potrebbero essere un problema al ritorno.

Ehehehehe e secondo voi lo farò tornare a casa? Assolutamente no😂😂😂
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Manu

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora