-lo sai che sei uno stronzo? -si ma questo stronzo ti ama.

capitolo 1

mi chiamo giada, ho 17 anni, vivo a milano e sono una ragazza qualunque. studio, faccio sport..ma mi piace un sacco la musica. canto e scrivo da quando ero piccola, faccio parte del mondo della musica da un po' grazie a molte conoscenze di mio padre. oggi dovrò andare per la prima volta in studio per fare un feat, non si sa ancora con chi, ma incontrerò nayt e dani faiv. vado in bagno e faccio una lunga doccia calda, dopodiché torno in camera mia e mi vesto: metto un jeans semplice con una felpa viola dell'adidas. mi trucco e lascio i miei capelli biondi perfettamente lisci, mi avvio verso lo studio da sola. appena entro c'è caterina ad accogliermi, una collega di papà, la saluto e salgo di sopra incontrando un mio diciamo "amico" nayt. "hei" lo saluto e mi fa un cenno con la mano, "siediti" mi dice indicandomi una sedia, mi siedo. "hai già pensato con chi duettare, o un po' alla canzone?", "per la prima domanda no, per la seconda beh si abbastanza" rispondo, mi guarda e fa un sorrisetto compiaciuto. "entra" dice, dalla porta entra un ragazzo che all'inizio non mi rendo conto di chi sia, poi mi rendo conto che è tha supreme, cazzo proprio lui. "e quindi io dovrei lavorare con lui?" chiedo guardando nayt sgranando gli occhi, "lo conosci già?" annuisco. "beh comunque sembrava ovvio mi conoscesse" fa lui guardandomi accennando una risata, "in tal caso lui è davide" afferma nayt. Davide si avvicina a me e mi porge la mano, deglutisco e la afferro stringendola leggermente. certo che lo conoscevo, sapevo tutte le sue canzoni a memoria, avevo perfino una cover su di lui, ed ora era qui in carne ed ossa vicino a me. lo conoscevo da mesi e mesi, un giorno un mio amico mi fece sentire una sua canzone e da lì iniziai ad ascoltarlo "beh niente male" mi dissi. e più guardavo le sue foto e ascoltavo le sue canzoni più mi innamoravo di lui.
non ero capace di essere stronza ma dovevo provarci, anche essendo fottutamente innamorata di questo ragazzo, lui non doveva affatto saperlo. ci sediamo tutti e tre, "perché non ci fai sentire la tua voce?" chiede davide squadrandomi dalla testa ai piedi. non dico una parola e per un attimo esito ma poi mi alzo e vado al microfono, canto un pezzo che avevo scritto qualche anno fa. arrossisco con gli occhi di davide addosso, quando finisco di cantare nayt sorride e anche lui accenna un sorriso mentre si accende una sigaretta. "niente male" esclama lui. sospiro e torno a sedermi, "allora?" faccio mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. "per oggi va bene così, domani inizierete a lavorare alla canzone, andate" dice nayt mentre davide gli passa la sigaretta, ci alziamo tutti e tre e abbraccio per qualche secondo nayt che ricambia la stretta. davide lo degno per poco di uno sguardo, mi sta riuscendo bene la parte da stronza direi. scendo al piano di sotto, caterina mi saluta sorridendo e faccio lo stesso.  esco dallo studio e cammino per le vie di milano, fa un po' freddo e ho solo una felpa ma non ci faccio tanto caso e continuo a camminare fino a casa mia. è un po' lontana però, sospiro e continuo a camminare quando mi arriva un messaggio di un numero che non conosco..