capitolo 11

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mi butto sul letto con la testa sul cuscino, come ho mai potuto pensare che si fosse innamorato di me? qualche lacrima cade sul cuscino, il telefono squilla e lo prendo, è davide, tolgo la suoneria e sospiro alzandomi per sciacquare la faccia arrossata. ho bisogno davvero di parlare con qualcuno, il primo a cui penso è william (per chi non lo sapesse è nayt). torno in camera e stacco tutte le chiamate di davide, per poi chiamare william. mi risponde quasi subito.
"hei, dimmi", "ho bisogno di parlarti, ci vediamo al bar vicino casa mia?" gli chiedo, "20 minuti e sono lì" conclude staccando. mi sento un po' più sollevata e vado a darmi una sistemata per essere presentabile, dopo 10 minuti sono pronta, indosso un giubbotto dato che ho abbastanza freddo ed esco di casa dirigendomi verso il bar. arrivo e lui è già lì, mi siedo e lo saluto con un abbraccio, raccontandogli nei minimi dettagli quello che è successo, appena finisco di raccontare non sembra tanto stupito. "questa ragazza si chiama marylin, è la sua ex che lo perseguita da circa un anno, di solito ci scopava sempre, e beh poi non so cosa prova, in ogni caso davide è un tipo complicato" conclude lui dicendo questo, rimango un po' delusa ma gli sorrido "ah si ho capito" annuisco leggermente e bevo quel pò di caffè rimasto nella tazzina. quando abbiamo finito ci salutiamo e torno a casa, lo trovo un ottimo amico william e gli voglio bene, ma speravo di avere più informazioni. se la scopava sempre.. wow.. e se volesse farlo anche con me? mi assalgono domande anche peggiori, cerco di calmarmi. ma.. prima di entrare a casa trovo davide fuori alla porta, "oddio, non gli voglio parlare neanche morta" sussurro tra me e me. sbuffo e corro vicino a lui spingendolo lontano dalla porta, "ma che cazzo.." dice lui disorientato, velocemente apro ed entro in casa. sospiro e mi appoggio alla porta, lo sento imprecare e improvvisamente inizia a bussare, "apri cazzo, ti devo parlare non è come hai visto" fa battendo più forte le mani. sto zitta, si sente per poco il mio respiro, lo amo ma ho bisogno di un po' di tempo per realizzare e per riflettere. "ti prego apri, sfondo la porta", "cazzo cazzo cazzo" impreca dando un calcio. sobbalzo e vado in camera mia, vorrei tanto fosse qui con me adesso a dirmi magari che mi ama.. ma che sto dicendo? devo essere più realista. i colpi alla porta sono sempre più forti ma decido di non farci caso, metto qualcosa di più comodo e prendo il telefono, 40 chiamate perse da davide. wow, non me lo aspettavo, per un momento mi torna in mente la scena mentre si baciano e mi sale un coniato di vomito che trattengo. non sento più nulla giù e scendo per vedere se se n'è andato, guardo dallo spioncino della porta ma nulla è ancora lì. quindi decido di andare a dormire.
il giorno dopo.
mi sveglio con le mani un po' intorpidite, sbuffo e mi alzo, penso subito a davide e mi sale una morsa al cuore, ieri sera è stato fuori casa mia per ore solo per darmi spiegazioni? magari dovrei sentire cos'ha da dire, non mi interessa se è un tipo complicato o meno. mi alzo e corro in bagno per lavarmi e vestirmi, dopo indosso le scarpe e velocemente esco di casa. non ho nemmeno visto che ore sono, prendo il telefono e sono le dieci, sospiro pensando di dover andare in studio ma se ci voglio andare prima devo chiarire con lui. comincio a camminare verso il centro di milano che è a qualche minuto da me, abita lì se ricordo bene, canticchio una canzoncina a caso mentre continuo a camminare. dopo poco arrivo al centro e vado verso un palazzo.. quando.. mi ferma un ragazzo. "hei" mi fa lui. ha gli occhi azzurri e i capelli castani, è abbastanza alto, snello e mi sorride, cerco di non essere maleducata ma non voglio parlare proprio con nessuno. "ciao, dimmi" gli rispondo un po' seccata, "mi chiamo ryan, suono la chitarra e ti ho sentita canticchiare molto bene, ti va di provare qualcosa?" chiede cortese. rimango perplessa, cosa? beh è carino ma cazzo, amo davide. gli sorrido distrattamente "ehmm..grazie ma no" dico facendo per andarmene, "dai per piacere" continua lui, sospiro e scuoto la testa non sapendo che fare. voglio andare da davide e magari rimanere tra le sue braccia, ma questo ragazzo è stato così gentile. mi giro verso ryan ma qualcuno mi mette un braccio attorno alle spalle..

-lo sai che sei uno stronzo? -si ma questo stronzo ti ama.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora