lui mi sorride dolcemente, non capisco..
"dimmi che non fai sul serio" scuote la testa accennando una risatina. "e perché scusa?", "perché è stato il giorno più bello della mia vita, è il regalo di compleanno più bello che potessi mai ricevere" nelle sue iridi color castagna, posso intravedere la parte dolce che c'è in lui. "e anche se fosse, non è colpa tua" continua e sorride nuovamente. gli stampo un delicato bacio sulle labbra, "okay ora devono mangiare sul serio" ridacchio abbassandomi leggermente il colletto della maglia. il mio ragazzo fissa il mio seno, alzo gli occhi al cielo divertita "smettila" esclamo mentre i bambini cominciano a mangiare. lui osserva la scena, sono un po' a disagio, è strano visto che sono così giovane..
"vorrei tanto essere in loro adesso" si lecca le labbra come gesto malizioso, una risata fragorosa esce come suono dalle mie labbra. "cretino" sussurro, poco dopo samuel e michelle si allontanano volontariamente e capisco che hanno finito, quindi metto entrambi nella culla. davide mi si avvicina lentamente, le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie e posso già sentire il suo respiro caldo. socchiudo gli occhi qualche attimo per godermi a pieno quella sensazione, mi poggia una mano sul basso ventre, so già cosa vuole fare. poggia un dito sulla mia intimità, sono abbastanza indolenzita quindi appena lo fa mi sottraggo.. alzo lo sguardo "scusa, è che fa un po' male" mi mordo un labbro. "davvero?" accenna una risata pensando io stia scherzando, "ti sembra io stia scherzando? oh certo" rispondo ironicamente scorrendo sul letto per allontanarmi da lui. pochi attimi dopo mi ritrovo sopra di lui, i nostri respiri combaciano perfettamente, vorrei spostarmi perché pensava stessi scherzando..
ma non ci riesco, è più forte di me, potrei rimanere per tutta la mia vita così. la mia visuale giace ancora per una volta sulle sue iridi color cioccolato, tiene le labbra socchiuse, aspettando un mio bacio molto probabilmente. lo accontento schiudendo le mie labbra secche, muove lentamente la bocca come per gustarsi quel momento. chiudo gli occhi accarezzandogli delicatamente i capelli, la sua mano scende di nuovo in basso ma non mi importa. alza rapidamente il camice d'ospedale che indosso, mi accarezza i glutei, lo lascio fare, non voglio essere pervertita..ma adoro quando lo fa. appena gli poggio una mano sul collo per attirarlo più a me, facendo unire le nostre lingue, con entrambe le mani mi palpa i glutei più volte. tutto ciò mi provoca dei gemiti involontari, divento immediatamente di color rosso porpora staccandomi dalle sue labbra purtroppo.. "davide, ci sentono!" sussurro guardando anche i bambini, che però fortunatamente si sono addormentati. "sei tu che ti fai subito prendere la mano" ride mentre si alza prendendomi per i fianchi; sistemo il camice che ho addosso, ma improvvisamente bussano alla porta. faccio qualche passo avanti ed apro, sono i miei genitori, sorridono spensieratamente immagino entusiasti di vedere i loro nipoti. gli sorrido anche io, "dove sono michelle e samuel, e voi come state?" comincia subito mia madre con una velocità pazzesca, "sono lì, comunque noi stiamo bene". "cara sta calma, non metterle ansia" dice mio padre tranquillo come al solito, davide saluta con un cenno di mano alzandosi dal letto. "oh gesù!" esclama mia madre vedendo i piccoli, prende entrambi in braccio, "mamma non urlare, si svegliano sennò" ridacchio affiancandomi al mio ragazzo. "vi assomigliano un sacco" continua mio padre a bassa voce fortunatamente, osservo la scena; i miei genitori troppo felici di essere nonni, ed io e davide che ridacchiamo ad ogni loro commento.
"comunque, ho appena saputo che potete tornare a casa, vi aiutiamo noi con i bambini" fa mio padre, annuisco e mia madre ripone i piccoli nel passeggino che fortunatamente ci avevano portato. i miei escono dalla stanza, "vestiti piccola" dice davide passandosi una mano nel ciuffo strapieno di ricci, "non ci credo ancora che sono mamma..e tu padre" sospiro leggermente. afferro i vestiti dalla sedia, e li indosso senza indugiare, mentre il mio ragazzo mi osserva come sempre. "sei bellissima, ed eri fottutamente sexy anche con quel camice?", "anche con queste smagliature lo sono?" sospiro abbassando lo sguardo sui miei piedi. "sei perfetta, sempre piccola" mi sussurra all'orecchio quando si avvicina, mordendomi il lobo, un brivido mi percorre la schiena di scatto. un sorriso mi spunta sulle
labbra, "andiamo" lo prendo per mano, usciamo dal vasto edificio..mi farà strano non andarci più. troviamo subito l'auto dei miei genitori che ci aspettano, saliamo, i piccoli stanno dormendo ancora, fortunatamente è molto meglio così. per tutto il tragitto i miei genitori continuano a discutere sui bambini, su tutto quello che dovremmo fare, mentre io e davide annuiamo facendo finta di ascoltare.
finalmente dopo un po' arriviamo davanti casa nostra, i miei ci aiutano fino al piano di sopra a trasportare tutte le cose. "volete restare? ci fate compagnia", "vi passeremo a trovare in questi giorni, ora non possiamo proprio" sospira mia madre abbracciando sia me che davide, anche mio padre ci saluta in fretta, ed escono dalla porta. "stanno ancora dormendo?" chiede lui appena ci stendiamo sul divano, annuisco con la testa "sono proprio come te" ridacchio riferendomi a michelle e a samuel nell'altra stanza, che dormono da ore.
"oddio..aspetta!" sobbalzo per poco non urlando, avevo dimenticato del suo regalo di compleanno. lo prendo dalla borsa e glielo porgo..
UN ANNO DOPO
eh beh si, è già passato un bellissimo anno da quando sono nati michelle e samuel. stanno crescendo molto in fretta, abbiamo passato giorni infernali con loro. a volte non abbiamo nemmeno dormito tutta la notte per tutti i pianti. io e davide abbiamo finalmente deciso di sposarci, abbiamo aspettato tantissimo tempo, ma almeno ne è valsa la pena. i nostri fan continuano a seguirci, e da come ho capito sono contentissimi per noi, creano ogni giorno sempre più fanpage e mi ritrovo a sorridere davanti ad uno schermo. oggi dovrò andare a comprare l'abito, i bambini rimarranno con davide e i suoi genitori. ne ho approfittato per far trascorrere un po' di tempo a davide con i suoi, di solito non vede molto suo padre, solo per questioni di lavoro. né tantomeno sua madre..

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-lo sai che sei uno stronzo? -si ma questo stronzo ti ama.
Storie d'amorecosa succederebbe se una ragazza qualunque, dovesse fare un feat con il proprio idolo? vi dico solo questo, resta a voi leggere🙃