capitolo 33

729 28 1
                                    

"quindi, che ci dovete dire?" domando cercando di non pensare a ciò che stavamo facendo io e il mio ragazzo appena cinque minuti fa, "è una cosa importante, siete i primi a cui lo diciamo..perché ci siete già passati sopra" risponde la mia migliore amica. percepisco un po' di imbarazzo e di tensione nei loro sguardi, "allora fate presto, che è successo?" cerca di arrivare al punto davide. "sono..incinta..e ora non sappiamo come dirlo a tutti, soprattutto perché william non lo vuole..", "sei serio, non lo vuoi?" mi precede davide prima che io parli. "non è che non lo voglio.." sospira "è che penso sia troppo presto, non sono pronto" continua guardando la sua ragazza che ha lo sguardo triste. "e allora perché te la sei scopata senza preservativo?" fa davide accarezzandomi involontariamente la coscia, "ma proprio non capisci cazzone eh? il preservativo non è servito a niente" sbotta lui innervosendosi. "l'hai sfondata proprio bene per far rompere il preservativo" ridacchia davide seguito da william, guardo federica e mi metto una mano sulla fronte, "davide penso non sia il momento" gli faccio eco. "era per sdrammatizzare piccola" fa spallucce diventando di nuovo serio, "quindi ora che avete intenzione di fare?" continuo spostando lo sguardo sulla coppia difronte a noi che sembra stia passando un momento difficile. "io non voglio abortire, voglio avere un figlio tutto nostro..ma william no" i suoi occhi si velano di lacrime, "ti ho detto che non penso di essere pronto, non ho detto che non lo voglio" sbuffa diventando freddo. william è  sempre stato stronzo, si anche con la sua ragazza, anche molto più di davide.
"non sai se non provi, se potresti essere un buon padre" interviene il mio ragazzo improvvisamente, "wow non me l'aspettavo da te un commento del genere" sussurro sperando di non farmi sentire dagli altri, noto che rotea gli occhi. "boh, non lo so, può darsi" william fa spallucce e si gira verso federica che ha gli occhi lucidi mentre si tortura le dita, "dai non fare così" dice lui a bassa voce cercando di consolarla. "ha ragione davide, è una cosa bella essere genitori fidati, e scommetto che voi sarete degli ottimi genitori" sorrido cordialmente per trasmettere loro sicurezza, la bruna ricambia il sorriso guardando le iridi del suo ragazzo. "beh allora io penso..ci potrei provare, è complicato, però andrà tutto bene" ammette finalmente, lei gli salta addosso come un koala, io e davide accenniamo una risata e appena si staccano si risiedono. "ma perché avete scelto proprio noi? non siamo mica degli psicologi" ride davide guardando i due, "se dovessi essere io la psicologa, penso che voi abbiate problemi di sesso" continua federica con un sorrisetto sulle labbra. "come scusa?" aggrotto un sopracciglio guardandola, "avete problemi di sesso, non riuscite a contenervi mai, vorreste sempre farlo" risponde lei cercando di trattenere una risata. "ma non è vero, sappiamo contenerci benissimo" sbotta davide guardandola male, io roteo gli occhi "ma perché dobbiamo parlare proprio con loro delle nostre esperienze sessuali?" penso tra me e me. "no che non sapete contenervi, ogni volta che vi veniamo a trovare state scopando,  io penso che lo facciate soprattutto perché vi amate così tanto che sapete dimostrarlo solo con il sesso!" afferma entusiasta lei di aver trovato una "soluzione". "sei seria? non ci serve una psicologa psicopatica che ci dica quando dobbiamo scopare o quando no, lo facciamo quando cazzo ci pare!" sbotto finalmente irritata dal suo comportamento. "va bene, ma calmati, a questo punto ce ne andiamo" fa alzandosi la ragazza sbalordita dalla mia reazione, di solito sono sempre calma perché quello che reagisce così è sempre davide, ma stavolta davvero non ho retto la rabbia.
sospiro lentamente mentre si sente il rumore della porta che si chiude, "wow piccola di solito quello che reagisce così sono io" accenna una risata per allentare la tensione, mi giro verso di lui "lo so" riesco a dire solamente. "ora mi è venuta ancora più voglia di sbatterti al muro però" sussurra ad un millimetro dal mio orecchio, alzo il viso e gli rivolgo un sorriso malizioso prima che lui mi passi la lingua sulle labbra dando vita ad un bacio passionale..
UN MESE DOPO
è da 10 minuti che aspetto davide sotto casa, abbiamo prenotato la visita ginecologica da un'altra dottoressa dopo quello che ci è successo, oggi dobbiamo andarci ma lui era in studio e ha detto che per le 14 sarebbe venuto a prendermi. tremo per qualche secondo dal freddo che si aggira per le strade di questa milano spenta, decido di aspettare ancora qualche minuto per chiamarlo, magari ci sarà solo un po' di traffico. infatti dopo circa cinque minuti noto la sua macchina difronte a me, entro sospirando per il calore nell'abitacolo, "piccola ti ho fatto aspettare?" chiede prendendomi una mano, "no tranquillo" gli sorrido per rassicurarlo, "ma stai congelando" si accorge e accende nuovamente i riscaldamenti. "non fa nulla" accenno una risatina "diventi sempre più dolce sai? sembri uno zuccherino" gli faccio notare ridendo un po' più forte, lui sgrana gli occhi "sono sempre il solito stronzo che però ti ama, e sa come renderti felice" conclude il discorso mettendo in moto l'auto. cerco di baciarlo sporgendomi verso di lui, lui poggia le labbra sulle mie stampandomi un bacio delicato, uno di quelli che mi piacciono, senza neanche un segno di malizia. ci dirigiamo verso l'ospedale, durante il tragitto inserisco il suo cd nello stereo e mi metto a cantare a squarciagola tutte le sue canzoni, mentre lui sorride ogni secondo guardandomi. quando arriviamo parcheggia difronte al grande edificio completamente bianco, entriamo e saliamo con l'ascensore al terzo piano, questa volta però entriamo in un altro ufficio. è ampio ma non molto lungo, le pareti sono tappezzate con colori accesi, e c'è anche qualche quadro, la scrivania è sommersa di libri però tutti ordinati per fila e colore, ma si sente sempre il fatidico odore di detersivo, stavolta mescolato ad un profumo intenso di gelsomino..

-lo sai che sei uno stronzo? -si ma questo stronzo ti ama.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora