Capitolo 9

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Il venerdì sera era arrivato più lentamente del solito, molto probabilmente perché lo stavo aspettando con impazienza.

Katie e Nancy -che era venuta a prepararsi a casa nostra- erano già pronte e mi aspettavano sedute sul mio letto.

Io mi guardai allo specchio e notai con piacere che il tubino nero a maniche lunghe e con la scollatura a barca comprato qualche giorno prima insieme a a Chantal mi stava molto bene e metteva in risalto le mie forme. Avevo poi messo delle décolleté nere che facevano sembrate le mie gambe più lunghe di quello che erano in realtà. Il rossetto rosso era in contrasto con l'abito scuro e le ciglia allungate dal mascara facevano risaltare i miei occhi.

«Mi stai facendo mettere in dubbio il mio orientamento sessuale» commentò Nancy guardandomi.

Io mi voltai verso le mie amiche sorridendo.

«Sono una bomba sexy, eh?» mossi i fianchi a destra e sinistra per dimostrare quello che avevo detto.

«Li stendi tutti stasera» disse Katie mettendosi in piedi seguita da Nancy. Anche loro erano bellissime quella sera, Katie con i suoi pantaloni di pelle rossi ed il top nero mentre Nancy con un vestito bianco lungo fino a metà coscia e le treccine legate in una coda alta.

«Ti ti sei fatta bella per Cameron?»

Lei alla mia domanda sbuffò.

«Praticamente non ci parliamo da quando ci siamo baciati, non ho idea di come comportarmi stasera.»

«Fai finta di niente e vedi lui che fa» le consigliò Katie.

«Da quando sei uscita con quel tipo sei diventata un'esperta in amore?» le chiesi con un sopracciglio alzato mentre andavo a recuperare la borsa e il cappotto.

«Figurati, dopo quella notte passata qui non ci siamo più sentiti.»

«Quindi mi hai cacciata di casa senza motivo, stronza.»

«Certo, perché ti dispiace passare del tempo con Harry» si lasciò sfuggire.

Non mi piaceva quando parlava in quel modo di Harry già quando eravamo solo e lei, figuriamoci quando c'era anche Nancy.

«Harry? Il ragazzo di tua sorella? Che mi sono persa?» chiese, appunto, molto confusa la mia amica. Alternava lo sguardo tra me e Katie che mi guardava dispiaciuta ed io avrei solo voluto lanciarle un qualsiasi oggetto per essersi lasciata scappare quella frase.

«Non ti sei persa assolutamente niente, Katie ha una fervida immaginazione.»

«Non ci credo che mi stai mentendo così spudoratamente. Ci vai a letto?» per poco non svenni appena sentii quella frase.

«No! -urlai con voce decisamente troppo acuta -Cristo santo è il ragazzo di mia sorella, non farei mai una cosa del genere.»

Quell'insinuazione mi ferii perché io, di natura, ero onesta e leale. E solo pensare di ferire mia sorella per un mio puro fine egoistico mi fece venire la nausea.

«Non ti scaldare, era solo una domanda. Però è evidente che vorresti andarci a letto.»

«No! Assolutamente no. Smettetela tutte e due di dire questa cosa» dissi ricordando ciò che Katie mi aveva detto un po' di tempo prima.

Di quella mia ultima affermazione non ero così sicura come lo ero della precedente, ma non lo dissi ad alta voce.

«Okay, okay, basta così. Andiamo che i ragazzi stanno aspettando da dieci minuti giù» fu Katie ad interrompere quella discussione e non potevo che esserle grata. Mai come allora l'argomento Harry era tabù per me. Mi ripetei che era colpa degli anni in cui non lo avevo visto di frequente e non ero più quindi abituata ad avere un rapporto così stretto con lui, considerandolo come una sorta di fratello acquisito. Non trovavo spiegazione se non quella alle emozioni estremamente amplificate che provavo, rispetto ad anni prima, quando ero con lui.

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