Capitolo 23

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«Vi ho già detto che non ho intenzione di ubriacarmi» dissi ai miei amici, sparsi un po' ovunque nel mio salotto.

«Sei una guastafeste» disse Cameron alzando il bicchiere contente della tequila presa dalle riserve mie e di Katie.

«Ho solo detto che io non ho intenzione di ubriacarmi, voi fate quello che vi pare» dissi per poi prendere un sorso della mia birra, unico alcolico che mi ero concessa quella sera.

Per quanto io fossi abituata a passare i venerdì sera a bere a più non posso, mi ero resa conto che in quel periodo avessi leggermente esagerato e avevo deciso di concedere al mio corpo una tregua, cosa che non si poteva dire dei miei amici che, da quando erano arrivati, avevano aperto il frigorifero ed il mobiletto contenente gli alcolici ed avevano cominciato a bere.

Avevamo deciso di rimanere a casa quella sera perché, nonostante avessimo tutti voglia di fare qualcosa, eravamo troppo stanchi per andare in un locale o a qualche festa, dato che avevamo passato i giorni precedenti sui libri.
Io non potevo essere più contenta di essere rimasta a casa visto che il mio umore non era dei migliori e sapevo che, anche se fossi uscita, non mi sarei divertita.

«Holden, cazzo!» sentii la voce di a Charles urlare. Si alzò di scatto dal divano e solo allora notai una grande chiazza bagnata sulla sua maglietta.

«Scusa, quando bevo non riesco a coordinare bene i movimenti» biascicò Holden non provando nemmeno a rimettere dritto il bicchiere, ormai vuoto, che teneva in mano.

«Ho notato» sbuffò Charles avviandosi verso il bagno.

Stavo per prendere un altro sorso della birra che avevo momentaneamente poggiato sul bancone davanti a me quando sentii di nuovo a Charles urlare.

«Isabelle, dove cazzo sono gli asciugamani?»

Io sbuffai e, non avendo alcuna voglia di alzarmi per cercarli, guardai la mia coinquilina, seduta poco distante da me sul pavimento. Avrei potuto semplicemente dirgli dove si trovavano, ma dato che l'ordine non era proprio il mio forte, ero sicura che non sarebbe riuscito a trovarli.

«Non ci pensare proprio» mi disse ancor prima che le potessi porre la domanda.

Si girò allora verso Holden «tu hai fatto il danno, tu ti alzi.»

Lui provò ad aprire la bocca per ribattere ma io lo interruppi «alza il culo e vai, tanto sai dove sono gli asciugamani.»

Holden sbuffò rumorosamente ma, senza cercare di dire altro si alzò ed andò verso il bagno borbottando quelli che ero sicura essere insulti rivolti a me e Katie.

Rivolsi il mio sguardo a Nancy e Cameron, seduti uno accanto all'altra sul divano. La prima stava accarezzando Destiny stesa sulle sue gambe mentre Cameron le tirava dei pizzicotti per attirare la sua attenzione. Sorrisi mentre guardavo quella scena. Nessuno di noi -e probabilmente nemmeno loro- aveva capito che tipo di rapporto avevano quei due. O meglio, era evidente a tutti quanto si piacessero, e i baci, gli abbracci e l'andare a letto insieme non facevano che confermarlo, ma nessuno dei due voleva fare il primo passo verso una reale relazione che avrebbe ufficialmente segnato il passaggio da amici a coppia, dal quale sarebbe stato impossibile tornare indietro se mai si fossero lasciati.

Fui interrotta per la seconda volta dal bere la mia birra quando vidi lo schermo del mio cellulare illuminarsi. Aggrottai le sopracciglia confusa. Era mezzanotte passata e tutti i miei amici erano lì. Mi mancò il respiro quando pensai all'unica persona che poteva avermi mandato un messaggio.

Presi il telefono e, quando mi resi conto che era davvero lui, il cuore prese a battere più forte come al solito. Non ci vedevamo o sentivamo da quando ci eravamo visti qualche giorno prima, ed era incredibile come già mi mancasse.

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