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Una cosa, o forse dovrei dire qualcuno, che mi ha dato sempre fastidio è mia madre. Amo le donne, ma Dio, permettimi di respirare! Venivo sempre definito come un normale ventunenne che veniva trattato come un bambino di cinque anni! Ormai ero un adulto, eppure ancora non riusciva a capacitarsene. Doveva continuamente prendersi cura di me.

Ero perfettamente in grado di raccogliere da terra i vestiti sporchi o di fare un nodo alla cravatta ed era quello il motivo per cui mi stavo allontanando da lei e la sua protezione, sicuro che a migliaia di miglia di distanza non mi avrebbe più aiutato. Non è che non l'avrei mai più rivista, sarei di sicuro tornato per Natale, il giorno del Ringraziamente o per tutte le altre feste. E lei non era molto felice quando le dissi della casa che avevo scelto. Diceva che non avevo fatto un affare, soltanto perchè la casa era stata sul mercato anni e anni a causa della storia che si portava sulle spalle: dicevano che lì ci vivesse un fantasma che perseguitava le persone, ma onestamente non ho mai creduto nei fantasmi, ne nei demoni.

Perchè preoccuparsi tanto?

Anche se ero più o meno ossessionato da quella casa, almeno sarei stato solo, per una volta. Mia madre disse che non sarebbe entrata in una casa infestata dai fantasmi e forse questo fatto l'avrebbe fatta rimanere a casa sua per un po'. Giusto il tempo per sistemarmi e per rimanere da solo.

Accesi la stazione radio di quel paese, era l'unica che riuscivo a sentire nel Kentucky, nonostante cercassi in tutti i modi di non perdermi. Dovevo arrivare esattamente alla via chiamata... Maple Grove, o così mi pareva si chiamasse.

Sentii un bip continuo, dovevo assolutamente fare benzina. Così mi fermai nella stazione di Russellville tirando fuori una pompa e riempiendo il serbatoio. Mentre aspettavo mi guardai attorno. Mi trovavo a Russellville, in Kentucky, vedevo piccoli negozi pieni di ogni tipo di cose e pensavo che fosse una città carina, se si poteva definire così. Le persone parlavano con l'accento del paese, cavalcavano la città con i cavalli, una cosa che non ti saresti mai aspettato di vedere a New York. Mi trasferii a NYC alla fine del 2011, era un bella città dopotutto e io e mia madre avevamo bisogno di allontanarci dal passato e dai brutti ricordi, facendo nuove esperienze. New York non era mai abbastanza, ma li era tutto troppo veloce e complicato. Avrei preferito vivere nella tranquillità e nel silenzio.

Dopo aver riempito il serbatoio saltai nel vecchio camioncino blu dirigendomi verso la fine della città e circa tre minuti dopo ero sul ciglio Russellville. I miei occhi si posarono su un cartello stradale con su scritto Maple Grove. Imboccai subito la strada e davanti a me comparve un' enorme casa bianca. C'era una specie di mattone con su scritto Casa Sexton.

Presi il vialetto che portava alla casa e vi parcheggiai, dirigendomi verso la porta d'ingresso e tirando fuori le chiavi, aprendo la porta con facilità.

"Wow." Espirai una volta dentro. Molto probabilmente mi trovavo nel soggiorno.

Il tappeto era rosso, il soffitto così alto che dovevo sforzarmi per riuscire a trovare la fine. Mobili antichi sparsi qua e la, una camino sulla parete a lato e c'era anche la griglia per i Marshamallow!

Sopra il camino si componeva un ritratto di una giovane ragazza con lunghi capelli neri e penetranti occhi azzurri. La sua pelle sembrava di porcellana, stava seduta su una sedia a guardare profondamente dentro di me. Sotto il dipinto, c'era una frase. Riposa in pace, nostra bellissima Anna.

Era una bella ragazza, ammisi, veramente splendida.

Rimasi a guardare a lungo il quadro e più la guardavo, più il suo viso mi sembrava bello. Doveva aver avuto non più di diciassette o diciotto anni.

"Lei deve essere il signor Styles." Quasi saltai quando sentii quella voce dietro di me.

Mi voltai di scatto per trovarmi davanti ad un vecchio con i capelli bianchi e barba. Era vestito completamente di nero e aveva due grandi borse sotto gli occhi.

"Gesù, mi ha spaventato a morte!" Dissi nel tentativo di riattivare una certa frequenza cardiaca. Non pensavo di dover condividere la casa con qualcuno, o meglio, che qualcuno già ci abitasse.

"Oh, mi dispiace. Avrei dovuto fare un po' più di attenzione." Rise leggermente di se stesso.

"Non sto scherzando." Fissai l'uomo e mi avvicinai a lui.

"Oh, certo. Io sono Charlie, il custode di questa casa. Sono venuto per farle fare un giro completo del posto." Mi disse.

"Bene. Allora cominciamo." Risposi felice.

Charlie mi portò in cucina; aveva delle pareti bianchi e il pavimento dello stesso colore. Gli armadi dovevano essere in legno di ciliegio, così come il tavolo e le sedie. Una cucina grande e bella.

Poi mi portò in biblioteca, riempita da quattro pareti piene di libri e con alcuni tavoli. C'erano due camere da letto al primo piano, tutte e due matrimoniali e con il bagno incluso.

"C'è un seminterrato?" Gli chiesi. Charlie mi guardò.

"No, c'è un rifugio per le tempeste sul retro, ma è piuttosto vecchio. Non vi consiglio di andarci." Annuii, non avevo la minima intenzione di farlo.

"Ho visto che c'è un'altra rampa di scale in salotto . Immagino che ci siano altre camere da letto di sopra." Mi chiesi. Charlie si fermò di botto e si voltò.

"C'è solo la camera della torre al piano di sopra, una piccola stanza da letto e con la finestra sbarrata." Parlò con voce sommessa, come se qualcosa ci potesse sentire.

"Bene, andiamo a controllare." Mormorai dirigendomi verso la scala e subito sentii qualcuno afferrarmi l'avambraccio.

"Non sono mai stato in quella stanza ed è meglio che anche voi non ci andiate!" Feci un passo indietro, aspettando che mi lasciasse il braccio perchè stava iniziando a farmi male.

"E perchè?" Chiesi al vecchio.

"Signor Styles-

"Chiamatemi Harry, per favore."

"Va bene, Harry. Non so se sa che cosa si vocifera su questa casa. Dicono che sia stata infestata dai fantasmi per anni." Sussurrò con la paura scritta in volto.

"E da chi?" Risposi.

"Da Anna Sexton, la figlia di Rose e Joe, il sagrestano. Dicono che sia stata colpita da un fulmine in quella stanza. Dicono anche che il suo viso sia rimasto impresso nel vetro ed è per questo che è stata sprangata."

Riflettei per un secondo. Una giovane ragazza sarebbe morta dove dovrei vivere... stavo impazzendo.

"Aspetti... quindi la ragazza del quadro è...

"Anna Sexton."

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Editor: SaraSMTPH

Ciao a tutti! Questa è la mia nuova traduzione! Per chi non lo sapesse, è della stessa autrice che ha scritto Psycho Sitter!
Ci vediamo nel prossimo capitolo!

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