Capitolo 9

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Nuove Amicizie O Forse No...!?

Ronald e Joanne avevano deciso di iniziare un'amicizia nuova e tranquilla. Il ragazzo con lei si trovava davvero bene, era dolce e sincera, rideva spesso alle sue battute e era appassionata di Quidditch esattamente come lui.
«Ron sei davvero un ragazzo fantastico, ci conosciamo da due giorni ma mi sembra di averti sempre avuto nella mia vita.»
«È lo stesso per me Jo, anche tu sei una ragazza meravigliosa.»
A quelle parole la ragazza arrossì vistosamente e il rosso rise.
«Andiamo a fare colazione? Sto morendo di fame!» esclamò lui dopo qualche secondo e lei annuì.
La Sala Grande era piena zeppa di studenti che chiacchieravano tra di loro, Joanne si andò a sedere al suo tavolo e Ron fece lo stesso prendendo posto accanto a Hermione, difronte aveva Harry e Ginny.
«Buongiorno Ronald.» disse Hermione guardandolo.
«Buongiorno Herm.» rispose sorridendole.
«Sei felice o sbaglio?» gli chiese poggiando il libro di Artimanzia sul tavolo.
«Oh si, ho conosciuto una ragazza ed è fantastica, è di Tassorosso.»
«Oltre ad essere fantastica è anche cieca per stare con uno come te fratellino.»
«Ginny!» la rimproverò il suo ragazzo.
«Ops, eh va bene scusa, stavo scherzando» rispose lei alzando gli occhi al cielo.
La Caposcuola nel frattempo aveva smesso di ascoltare, Draco insieme a Tiger e Nott era appena entrato in Sala Grande, ovviamente con il suo solito portamento elegante e l'espressione di chi si credeva superiore.
Hermione rimase ad osservarlo per un po', come lei, sembrava non avesse dormito molto.
Per qualche secondo sperò che fosse per lo stesso motivo ma quando vide Astoria Greengrass sedersi accanto a lui e avvinghiarsi al suo braccio quella speranza svanì.
Senza degnare nessuno di parola si alzò di scatto e andò in classe per iniziare quella giornata tranquilla.

Arrivata nella classe di Artimanzia si sedette e rimase in attesa che la lezione cominciasse.
Dopo tre lunghe ore di intenso studio finalmente aveva un'ora libera che voleva passare in biblioteca per continuare a stare in pace. Si mise in un tavolo infondo alla stanza dove nessuno avrebbe potuto vederla, ma la fortuna non era dalla sua parte, Draco in quel momento si avvicinò a lei.
«Granger possible che tu viva qua dentro?» sussurrò sedendosi difronte a lei.
«Bhe è un luogo tranquillo e silenzioso anzi lo era fino a poco fa.» continuò lei sempre sussurrando ma continuando a temere la testa china sul suo libro.
«Granger sei noiosa.»
«Mi spiace Mr. interesse ma mi piace stare in silenzio qui.» Il biondo sbuffò in risposta.
«Malfoy, posso farti una domanda?» chiese lei senza frenare la sua curiosità
«Se proprio devi Granger.» rispose lui guardandosi intorno senza però vedere nessuno.
«Cosa provi davvero quando parli di tuo padre?» disse alzando finalmente lo sguardo su di lui per incontrare i suoi occhi che la guardavano confusi.
«Come?» chiese credendo di aver capito male.
«Tu hai sempre la stessa espressione, fredda e impassibile ma quando si parla di tuo padre i tuoi occhi, non so diventano più scuri, come se fossi arrabbiato ma non vuoi farlo vedere.»
«Hai indovinato, parlare di Lucius mi provoca rabbia, quindi cambiamo discorso.» disse lui con stizza.
«Vuoi davvero fare un discorso con me Malfoy?»
«Sei tu che volevi parlare Granger o sbaglio?»
«touché Malfoy.»
La bionda serpe ghignò e si alzò in piedi.
«Ho cose più importanti da fare ora, ci si vede in giro Mezzosangue.» e senza aspettare risposta uscì dalla biblioteca

Harry Potter stava sul campo con la sua squadra al completo, li osservava con l'espressione un po' cupa e quando Ginny Weasley si avvicinò si sforzò per fare un sorriso.
«Harry non devi dargli una risposta domani, quelli del Ministero ti hanno dato tre settimane di tempo.» gli disse accarezzandogli la guancia. Lui sospirò e montò a cavallo della sua scopa.
«Bene iniziamo l'allenamento.» urlò e tutti si misero in posizione.
Dopo due ore la squadra era esausta e una forte pioggia aveva iniziato a tormentarli così decisero di porre fine all'allenamento almeno per quel pomeriggio.
Tornò in Sala Comune dopo una doccia e si buttò sul divano davanti al camino sospirando pesantemente.
«Amore...» disse la ragazza dai capelli rossi sdraiandosi accanto a lui.
«Gin è un'occasione d'oro, diventare Auror senza i M.A.G.O sarebbe magnifico...ma non so se sia la scelta migliore. È l'ultimo anno qui a casa...» le confessò lui accarezzandole i capelli.
«Fa ciò che senti, se vuoi davvero andare al Ministero fallo, non privartene, ma se resterai qui con noi dovrai farlo con tutta la tua voglia. La scelta è tua.» si baciarono e insieme salirono nella camera della ragazza per passare un po' di tempo insieme.

Daphne Greengrass insieme alla banda di Serpeverde stava ridendo nella camera del Caposcuola che stava beatamente seduto sul divano.
«Dra te la troverai una ragazza stabile prima o poi?» chiese Blaise ridendo e abbracciando la sua fidanzata.
«Poi...» rispose alzando le spalle e sorridendo
«Come immaginavo.» intervenne Theo sogghignando per poi continuare«Draco non è fatto per la monogamia, né tantomeno per innamorarsi.»
«Theo!» lo riprese Pansy guardando il suo amico farsi estremamente attento ai commenti del moro.
«Come Nott?» chiese poi poggiando i gomiti sulle ginocchia e assottigliando lo sguardo.
«Dra non prendertela è solo la verità.»
«Un po' ha ragione.» questa volta a parlare fu Astoria che lo stava guardando dall'altra parte della stanza.
«Tu non ti sei mai innamorato di nessuna.»
«Semplicemente perchè nessuna ragazza è riuscita a farmi innamorare Astoria. Ora mi è passata la voglia, vado a farmi un giro.»

Hermione Granger stava facendo come ogni mercoledì il suo giro di ronda con Hanna Abbott che stava pattugliando il quinto-sesto-settimo piano, mentre a lei erano capitati il sotterraneo-primo-secondo-terzo. Aveva quasi finito, le mancava solo la zona delle Serpi e senza farsi intimorire scese le scale.
«Non ci credo! - esclamò guardando una figura nel corridoio e avvicinandosi a passo svelto.- Malfoy! Non puoi fumare in questa scuola! Ti toglierò dei punti per questo.» disse poggiando le mani sui fianchi e guardando in cagnesco il ragazzo che aveva di fronte.
«Sai, Capiscuola Granger, sei davvero fastidiosa, è solo una sigaretta non ho mica ucciso qualcuno.» rispose tranquillo lui continuando ad inspirare fumo.
«È vietato fumare qui! Quindici punti in meno a Serpeverde!» sorrise fiera incrociando le braccia sotto al petto e guardandolo negli occhi.
Draco ghignò e avvicinò il volto a quello di lei e senza troppi complimenti le espirò sul viso tutto il fumo che aveva, la ragazza tossì forte e spinse lontano da lei il ragazzo.
«Sei veramente un verme Malfoy! Che cos'è questa robaccia!?» chiese continuando a tossire.
«Tabacco e Lime, non è delizioso?» chiese ironicamente lui mentre la riccia scuoteva energicamente la testa.
«No è disgustoso!»
«Dici? Forse dovresti provare meglio.»
E senza riflettere le prese i fianchi e l'attirò a se' in un bacio unico e passionale, uno di quelli che riescono a farti toccare il cielo con un dito.
Hermione non oppose resistenza e accettò volentieri il sapore leggermente amaro della sigaretta.
Draco dal canto suo adorava in quell'istante la morbidezza delle labbra della Grifona e il loro dolce sapore alla vaniglia.
Si staccarono dopo poco e lei con le mani sul suo petto la guardava confusa, non riusciva a capire il perché di quella mossa e proprio quando stava per parlare il biondo si staccò e uscì dall'aula

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora