Capitolo 37

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We All Know The Truth Now...

Hermione guardava il ragazzo con le lacrime che le bagnavano le gote, non avrebbe mai potuto immaginare tutto quel dolore e quell'odio su un giovane ragazzo che l'unica colpa che aveva era essere nato nella famiglia sbagliata.
«D-Draco...» sussurrò tra i singhiozzi che ormai non riusciva più a controllare, il biondo poggiò le mani sulle sue guance e cancellò le lacrime che le bagnavano, possibile che la trovasse bella anche così? I capelli scompigliati, le guance rosse e le lacrime che continuavano imperterrite ad uscire dai suoi splendidi occhi.
«Ti avevo detto che non volevo raccontartelo...» disse leggermente rammaricato stringendosi al petto la ragazza.
«I-Io non posso crederci. Hai d-dovuto affrontare t-tutto da s-solo.» continuava a singhiozzare mentre il ragazzo le accarezzava la schiena lentamente.
«È passato...» disse Draco cercando di essere convincente mentre la ragazza scuoteva con forza la testa.
«No! È una cosa orribile! Non permetterò che tu finisca ad Azkaban di nuovo Draco. Dovessi entrarci io al tuo posto.» disse adirata più che mai.
«Non dire stupidaggini Hermione tu non andrai ad Azkaban al mio posto, non ti metterai neanche in mezzo. Sono stato chiaro?» disse severo guardandola negli occhi.
«Verrò al processo, non puoi impedirmelo Draco! Comunque devo dirti una cosa sull'incantesimo che mi ha fatto quel mangiamorte...»esclamò lei guardandolo torva prima di infilarsi la camicia del ragazzo e alzarsi dal letto avvicinandosi alla sua borsa tirando fuori la collana che si era sfilata poco prima di entrare nella Stanza. Ci pensò su per qualche secondo e capì che non era pronta a dargli un altro problema a cui pensare così gli disse solo una mezza verità.
«Quando mi hai detto "Sei il mio peccato Hermione" hai sbloccato i miei ricordi Draco.»
«Ti ho solo detto la verità.» rispose semplicemente sollevando le spalle e allungando le braccia verso di lei per farla tornare a letto dove volentieri la riccia si rifugiò.
«Cosa succederà dopo Hogwarts?» chiese di getto tendo la testa poggiata alla sua spalla e le braccia strette intorno al suo busto.
«Tu sarai un' ottima...cos'è che vuoi fare?» chiese confuso abbassando lo sguardo per vederla ridere leggermente.
«Vorrei far crescere il C.R.E.P.A. in qualche modo, rendermi utile. Ma non intendevo questo...parlavo di noi» sussurrò le ultime parole timorosa della risposta del ragazzo.
«Di sicuro non verrai al Manor, non metterai piede lì fino a quando mio padre non se ne andrà, ma ho un altro Maniero a Londra, è più piccolo ma niente male. Possiamo passare l'estate lì se ti va e magari...puoi starci anche per sempre.» quelle parole sconvolsero entrambi. Hermione si alzò e lo guardò negli occhi sorridendo dolcemente.
«Convivere? Io e te?» chiese piano e quando il ragazzo annuì lei gli gettò le braccia al collo contenta.
«Si!» esclamò baciandolo e stringendolo di più a se'.
«Vuoi che te la rimetta?» chiese lui indicandole la collana e facendola sorridere e annuire.
Le scostò i capelli di lato e baciò la pelle scoperta del collo prima di agganciare la collana e accarezzarle le spalle.

Era l'ora di cena ormai e i ragazzi si trovavano tutti in Sala Grande, Ronald come sempre si stava abbuffando mentre Ginny lo riprendeva con un cipiglio simile a quello di Molly, Harry avvicinò la bocca all'orecchio di Hermione e sorridendo leggermente sussurrò.
«Qualcuno qui ha fatto qualche passo avanti vero?» il suo tono di voce era divertito ed Hermione sapendo dove voleva andare a parare arrossì furiosamente.
«Se non ricordo male mi hai chiesto di non parlarti di certe cose.» rispose ironica alzando le spalle e lasciando il Bambino-Che-È-Sopravvissuto a bocca aperta.
«Non ci credo! Io stavo scherzando! Avete davvero fatto sesso!» esclamò così forte che tutti i ragazzi presenti in Sala si voltarono verso di loro.
Hermione si mise una mano in fronte arrossendo furiosamente, Ron lasciò cadere il pollo che aveva in bocca sul piatto, Ginny osservava l'amica con gli occhi sgranati, mentre dall'altra parte della Sala  Blaise sghignazzava, Daphne guardava Harry con la bocca dischiusa e l'aria contrariata, Pansy osservava Draco divertita dato che il biondo si era bloccato con il bicchiere a mezz'aria.
«Non guardatemi così! Tanto qui la maggior parte di voi fa sesso!» esclamò Harry cercando di migliorare la situazione senza molto successo.
«Signor Potter non sono parole che voglio sentir dire nella mia scuola soprattutto durante la cena. Venti punti in meno a Grifondoro, tornate a mangiare adesso.» disse la MacGrannit alzandosi in piedi e allargando le braccia verso gli alunni.
Hermione guardò Draco che ancora fermo con il bicchiere mezz'aria osservava torvo Harry.
«Così qualcuno è riuscito ad infilarsi in mezzo a quelle gambe...beato lui» disse pensieroso Tiger mentre Blaise continuava a ridere e Draco abbassava finalmente il bicchiere.
«Io me lo farei volentieri un giro in mezzo a quelle gambe, scommetto che è parecchio aggressiva durante il sesso!» esclamò divertito Theo facendo ridere un gruppo di ragazzi che osservava Hermione con sguardi che al biondo non piacevano per niente.
«Nessuno di voi si avvicinerà alla Granger. Sono stato chiaro!?» sibilò arrabbiato verso i suoi compagni di casa che protestarono rumorosamente. 
«Sono stato chiaro!?» dopo una seconda occhiata di Draco annuirono spaventati.
«Non puoi comandarci!» esclamò Theo prima di alzarsi in piedi e dirigersi al tavolo Grifondoro.
«Granger, senti so che non parliamo molto ma mi chiedevo se ti andasse un uscita con me, sabato ci vediamo davanti al portone e poi andiamo ad Hogsmade che ne dici?» disse avvicinandosi ad Hermione ignorando gli sguardi adirati che gli altri gli stavano lanciando.
«Sono fidanzata Nott, e anche tu mi sembra. Sparisci.» disse lei prima di alzarsi e uscire dalla Sala Grande seguita subito dopo da Draco.
«Giuro che uccido Potter. Per colpa sua ora i ragazzi ti metteranno gli occhi addosso!» disse adirato mentre lei lo guardava confusa.
«Tutti ora sanno che ti sei donata a qualcuno e adesso ti ritengono "aperta alle conoscenze altrui"»
«aperta alle conoscenze altrui?» ripetè divertita prima di lasciarsi abbracciare dal ragazzo.
«Non voglio nessun altro a parte te Draco, lo sai no?» si baciarono lì nel mezzo del corridoio come se fosse la cosa più naturale del mondo, erano felici in quel momento e speravano entrambi che quella felicità durasse per sempre.
«Hermione?»
«Ronald!»
Il rosso la guardò stretta tra le braccia del suo peggior nemico mentre una dolorosa fitta lo colpiva al cuore.
«Non posso crederci...» sussurrò semplicemente prima di voltarsi e andarsene in Sala Comune.
Hermione guardò Draco leggermente intimorita ma quando il biondo le accarezzò la guancia si sentì meglio.
«Vado a parlargli, ci vediamo domani.» disse prima di baciarlo un'ultima volta e seguendo il suo migliore amico che l'aspettava nella sua camera con Harry e Ginny.

Entrò nella sua stanza sentendo su di se' lo sguardo accusatorio di Ginny e Ronald che erano evidentemente i più arrabbiati.
«Tra tutte le persone della scuola Hermione, ti sei buttata nel letto di un Mangiamorte, dell'assassino di mio fratello!» esclamò Ginny con gli occhi pieni di lacrime e il volto paonazzo di rabbia.
«Lui non è un assassino e neanche un mangiamorte» sibilò arrabbiata Hermione mentre Ginny scuoteva la testa ridendo nervosamente.
«Ah no? Quando ti sei fatta scopare da lui non hai prestato attenzione al suo braccio sinistro?» sputò quelle parole con così tanta rabbia che Harry non riuscì a credere alle sue orecchie.
«Ginny...» sussurrò osservandola mentre iniziava a camminare lungo la stanza.
«Voi non sapete niente. Non lo conoscete!» ora anche Hermione aveva gli occhi pieni di lacrime.
«Perché tu lo conosci Hermione!?» esclamò Ron dopo minuti interminabili di silenzio.
«Si, lo conosco e...io lo amo.» lo disse con tale sincerità che Harry si trovò a sorridere come un ebete prima di avvicinarsi all'amica e abbracciarla.
«Lo ami...un mangiamorte Hermione! Lui è cattivo, magari sta solo giocando con i tuoi sentimenti. I Malfoy non sanno cosa sia l'amore. Come puoi amarlo, come puoi amare una persona che per anni ci ha fatto del male» Ginny era sempre più arrabbiata, delusa e ferita dalle parole dell'amica.
«Non lo so. Tutto quello che posso dirvi è che non voglio sentirmi in colpa per essermi innamorata di qualcuno. Lo amo così tanto che fa quasi male, non riuscirete a farmi cambiare idea.» ora la riccia parlava a bassa voce, esausta di tutti i commenti negativi su quel ragazzo biondo che ormai le aveva rubato anima e cuore.
«Cosa farai quando finirà ad Azkaban?» il commento cattivo di Ron arrivò dritto al petto di Hermione che lo guardava delusa.
«Non puoi...è un ragazzo di diciotto anni, come puoi mandarlo in carcere per qualcosa di cui ha già scontato la colpa!» esclamò cercando aiuto nello sguardo di Harry che guardava i due migliori amici confuso.
«Scontato? Quel mese ad Azkaban per lui non era niente.»
«Tu lo sapevi...-sussurrò ferita - Voi avete mentito su di lui. Avete detto al Ministro che lui era l'assassino di Fred!» Harry spalancò gli occhi in direzione dei due fratelli, e finalmente prese parola.
«Capisco che proviate dell'odio nei confronti di Malfoy, ma mentire per farlo chiudere in carcere è da vigliacchi Ron, non me lo sarei mai aspettato da voi due. Il Mangiamorte che ha ucciso vostro fratello è morto, la vostra giustizia l'avete già avuta. Non permetterò che mentiate ancora per far rinchiudere Malfoy ad Azkaban.» Hermione strinse Harry in un forte abbraccio sapendo di aver trovato qualcuno che finalmente poteva capirla e poteva starle accanto.
«Harry stiamo parlando di Draco Malfoy! Per tutte le brutte cose che ci ha fatto dovrebbe marcirci in carcere.» disse Ronald incrociando le braccia al petto.
«Avevi detto che se fossi stata davvero innamorata e felice ti sarebbe andato bene!» esclamò furiosa Hermione.
«Se avessi saputo che si trattava di Malfoy non avrei mai detto quelle parole.» sputò arrabbiato uscendo dalla stanza seguito da Ginny.
«Harry...»
«Lo ami»
«Da morire»
Il ragazzo sorrise sincero e l'abbracciò di nuovo.
«Finalmente la mia sorellina si è innamorata, avrei preferito qualcun altro ma va bene comunque»
«Ti voglio bene Harry.»
«Anche io Hermione»

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora