Capitolo 20

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A Slytherin is still a Slytherin.

Daphne, Pansy e Blaise avevano passato l'intero pomeriggio in camera di quest'ultimo per far tranquillizzare la mora dalla rottura con Theo. Le due ragazze avevano deciso di farsi qualche maschera di bellezza per ostacolare le ore sonno perse per studiare o per qualche festa finita nella camera di Draco a ridere e bere, avevano avvisato Blaise che sarebbe stato noioso per lui ma decise comunque di restare per far loro compagnia, voleva andare da Draco ma quando aveva visto la Granger seguirlo aveva deciso che sarebbe stato in ottime mani e che il biondo si sarebbe divertito decisamente di più senza di lui, però non aveva calcolato che le due ragazze l'avrebbero costretto a mettersi sul viso una maschera viola che puzzava di more e gelsomino e che gli impediva qualsiasi movimento facciale da quasi dieci minuti.
«Per quanto ancora dovrò restare così?» disse a denti stretti per non muovere le labbra.
«Almeno dieci minuti» fu la risposta che gli diede nel medesimo modo la sua ragazza mentre lui sbuffava sonoramente.
«Che ne dici di raccontarvi qualche scoop!?» disse Pansy guardandolo divertita.
«Volete uno scoop!? Draco e la Granger si sono baciati.» le due ragazze sgranarono gli occhi rovinando così la loro maschera ma poco interessava in quel momento.
«Stai scherzando!» disse Daphne alzandosi di scatto e guardando il moro dall'alto.
«Oh no, li ho visti con i miei occhi in un corridoio.» la Parkinson iniziò a camminare per tutta la stanza con un'espressione che doveva sembrare crucciata ma che per via dell intruglio viola che portava sul viso la faceva assomigliare a una prugna secca. Blaise non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere indicandola e distruggendo la maschera che aveva sul viso. Con un colpo di bacchetta Daphne pulì i loro visi e fece un ampio sorriso.
«Quindi è la Granger la ragazza che riscalderà il cuore al nostro Draco!» Pansy sbuffò e scosse la testa, non le andava per niente a genio quella situazione, Draco era cresciuto con dei sani principi e non poteva credere che mandasse tutto all'aria solo per una ragazzina saccente. Aveva sempre desiderato poter rendere Lucius fiero e ora ci provava con una Mezzosangue!? Impossibile, c'era per forza qualcosa sotto.
«Blaise quanto avete scommesso tu e Draco?» chiese la mora incrociando le braccia sotto al petto.
«Come!?»
«Lo sappiamo tutti e tre, Draco non si sarebbe mai avvicinato alla Granger se non per una scommessa. Ci tiene troppo a soddisfare Lucius.»
«Non abbiamo scommesso niente Pans, lui e lei si sono avvicinati da soli.»
«Non credo che adesso voglia rendere fiero Lucius visto che è ad Azkaban e che ci è finito anche lui per colpa sua.» aggiunse la bionda avvicinandosi al suo fidanzato.
«Non ci credo! E a voi sta bene?»
«Che Draco stia con la Granger? Si mi sta bene, non che lei mi vada a genio eh, ma lei avrà la capacità di aiutarlo, di amarlo e lo renderà felice. Se lui è felice anche io lo sono.» disse ancora Daphne guardando torva l'amica che continuava a scuotere violente ti la testa, proprio in quel momento la porta si aprì rivelando la figura del ragazzo di cui stavano parlando che si bloccò alla vista delle due amiche che non pensava di trovare lì.
«Dove sei stato?» gli chiese Pansy incrociando le braccia al petto guardandolo con gli occhi ridotti a due fessure.
«Nella Stanza Delle Necessità» rispose lui tranquillo facendo segno a tutti e tre di andare in camera sua per essere sicuri di non essere disturbati, appena arrivarono il moro insonorizzò la stanza sapendo che da lì a poco ci sarebbe stata una violenta lite.
«Con chi?» chiese ancora la mora mentre Draco faceva scorrere velocemente gli occhi sull'amico che prontamente si nascose dietro la sua fidanzata.
«Che cosa sapete voi due?»
«Sappiamo che hai baciato la Granger» disse Daphne sorridendo e facendogli l'occhiolino per poi scoppiare a ridere. Draco alzò gli occhi al cielo e alzò una mano stringendola tanto da far diventare le nocche bianche, Blaise capì.
«Mi dai almeno cinque secondi di vantaggio?» chiese speranzoso avvicinandosi alla porta.
«Te ne concedo tre, uno...due...» appena sentì il primo numero il moro cominciò a correre il più velocemente possibile fuori dalla Sala Comune trovandosi ben presto a correre nel corridoio davanti all'aula pozioni dove i ragazzi del primo anno stavano facendo la loro ultima lezione del giorno. Mentre correva vide il Trio Dei Miracoli che stava per salire le scale così Blaise senza pensarci due volte afferrò Hermione e se la mise davanti come scudo umano.
«Ma cosa Godric!?» esclamò scioccata quando lo vide.
«Quello mi ammazza, difendimi!» le disse terrorizzato il moro mentre indicava con un cenno del capo Draco che proprio in quel momento si stava avvicinando a loro con passo spedito.
«Blaise Artemis Zabini!» esclamò adirato il biondo sempre più arrabbiato.
«Oh no! Ha usato il secondo nome, sono morto! Granger è stato un piacere conoscerti di a mia madre che avrei potuto volerle bene se fosse stata davvero una madre!» esclamò provando ad accucciarsi dietro la ragazza mentre Harry e Ron guardavano la scena confusi e con Malfoy ormai davanti che fissava il moro con uno sguardo omicida e le braccia incrociate al petto. Fu un attimo e lo sguardo di Hermione era nel suo e quello che poco prima era successo tornò alla mente di entrambi.

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora