Gryffindor's trouble
Erano passate le prime due settimane di Novembre e tra Hermione e Draco le cose stavano andando in modo divino. S'incontravano tutte le volte che non avevano le ronde alle 18 nella Stanza Delle Necessità, lei gli medicava il braccio e gli chiedeva se avesse bruciato il quei giorni e lui rispondeva senza toglierle gli occhi di dosso. Si baciavano spesso e questa per lei era decisamente la parte migliore. Draco si comportava tremendamente bene quando stavano insieme, si era il solito arrogante ma Hermione lo trovava perfetto così.
Quel mercoledì mattina avrebbe avuto due ore di pozioni con le Serpi e quando arrivò nei sotterranei vide il solito gruppo di Serpeverde che guardavano lei,Harry e Ron con un ghigno stampato in faccia.
«Il Trio Dei Miracoli ma che piacere!» era stato Theodore Nott a parlare mentre alcuni ridevano e gli davano delle pacche poderose sulle spalle.
«Nott non dovresti essere a sbatterti la tua puttana?» il silenzio calò improvvisamente nel corridoio alle parole di Ronald, Theo smise di ridere mentre Blaise e Daphne lo guardavano in cagnesco. Pansy spalancò la bocca oltraggiata dalle parole del ragazzo che si trovava difronte, ma quello che stupì di più la ragazza fu Draco che minaccioso si avvicinò a Ronald e senza dire una parola sferzò un pugno dritto sulla sua mandibola facendolo barcollare all'indietro, il rosso provò a contrattaccare ma la porta dei sotterranei si aprì rivelando la figura di Lumacorno che li guardava scioccato.
«Ragazzi tutto bene?» chiese con la sua solita voce da marshmallow caramellato.
«Si» risposero in coro prendendo posto in aula senza più proferire parola.
La lezione andò avanti senza nessuna parola o frecciatine e Lumacorno ne fu ampiamente sorpreso, Hermione aveva guardato male il biondo per quasi tutto il tempo, Ronald aveva sbagliato ma lui non era stato da meno.Astoria non aveva ancora accettato la sua rottura con Draco così aveva chiesto alla madre di trovarle un nuovo promesso e la scelta avvenne rapidamente. Theodore Nott. L'idea non la faceva impazzire ma era decisamente meglio di niente, avrebbe fatto ingelosire Draco e si sarebbe vendicata su Pansy dato che l'aveva vista andare nella camera del biondo più di una volta credendo che i due avessero ricominciato a fare sesso, era un'idea perfetta.
Aveva da poco ricevuto la lettera della madre quando Theo si avvicinò a lei con l'anello dei Nott porgendoglielo con un sorriso sul volto, Astoria era una delle ragazze più belle della scuola, perciò era la migliore e i Nott ottengono sempre il meglio.
«Theodore, sono contenta che mia madre abbia scelto te.» disse sorridendo maliziosamente.
«E io sono contento di aver accettato.» si baciarono in modo così passionale che dall'esterno sembrava che si stessero mangiando la faccia a vicenda.Quel pomeriggio Hermione non si presentò al solito appuntamento nella Stanza Delle Necessità e rimase a studiare in biblioteca fino all'ora di cena. Appena uscì da lì per andare in Sala Grande una mano le afferrò il braccio e la tirò dietro una colonna schiacciandola contro il muro.
«Non sei venuta» disse Draco guardandola negli occhi cercando di decifrare le emozioni che le passavano sul volto.
«No infatti, sono molto arrabbiata con te, hai tirato un pugno a Ronald senza motivo!» esclamò incrociando le braccia al petto e guardandolo torva mentre lui scoppiava a ridere in modo tetro ed amaro.
«Senza motivo!? Ha dato a Pansy della puttana Granger!» la ragazza sollevò le spalle e sospirò.
«Non avrebbe dovuto farlo, ma lei non può mica offendersi.» il biondo la lasciò andare staccandosi da lei e dal muro guardandola deluso.
«Pansy è mia...amica. Siamo stati a letto insieme più volte ma non per questo è una donna facile, la conosco da quando ho messo piede in questa scuola e non è come la fate apparire tutti voi, come non lo sono io o come non lo sono Daphne e Blaise. Sai Granger ci abbiamo provato ed è durata ben due settimane, ma a quanto pare non siamo fatti per...andare d'accordo.» le voltò le spalle cominciando a camminare verso la Sala Grande per la cena anche se non aveva fame.
Gli occhi di Hermione si erano riempiti di lacrime, quando aveva sentito quel discorso aveva provato una forte stretta al petto, si sentiva incolpa, così senza poter fermare le sue gambe cominciò a correre furiosamente verso il ragazzo afferrandogli il braccio e facendolo voltare.
«Mi dispiace. Hai ragione, ho avuto dei pregiudizi sbagliati su di lei ma ti prego perdonami. Non voglio che quello che c'è fra noi finisca, ti prego non andare via.» voleva allontanarsi da lei o almeno la sua ragione lo voleva più di ogni altra cosa, ma c'era un qualcosa in lui che non aveva mai sentito prima per una donna che gli chiedeva di asciugarle le lacrime e stringerla a se' ma non poteva farlo, non questa volta.
«Draco resta con me» fu il sussurro che alla fine uscì dalle labbra della Grifondoro e allora il ragazzo non riuscì più a resistere e la baciò.
Non era un bacio come gli altri, questo era dato con rabbia e passione tale da scombussolarli entrambi.
«Resto» disse stingendola a lui mentre la ragazza affondava con il viso nel suo petto e sorrideva.
«La cena è finita, dobbiamo fare la ronda tra mezz'ora e siamo insieme, ci vediamo tra un po'» disse infine lasciandole un bacio in fronte.
«Ci vediamo tra mezz'ora» e si separarono senza mai smettere di guardarsi negli occhi.Ronald Weasley era più deciso che mai a riprendersi Hermione, era convito che dovevano stare insieme perché era giusto così, tutti lo pensavano.
La vide come al solito camminare con la borsa stracolma di libri e sorrise, non sarebbe mai cambiata.
«Hermione, senti ti va di farci una passeggiata qui fuori oggi? Per parlare un po' sai» la ragazza sorrise e lo guardò leggermente torva.
«Ron dobbiamo andare in Sala Comune è finita la cena e iniziano le ronde adesso, devo lasciare la borsa e scendere non posso fare tardi.»
«Anche io ho la ronda per il quinto e sesto piano, che ne dici se parliamo mentre andiamo in Sala Comune?» continuò speranzoso mentre la ragazza annuiva e lo invogliava a continuare.
«Ho lasciato Joanne per te. Perché Ti amo ancora e perché ho bisogno di te nella mia vita, riproviamoci Herm ti prego.» e senza lasciarle possibilità di risposta la baciò in modo desideroso cercando l'accesso che non trovò, Hermione l'allontanò e gli tirò istintivamente uno schiaffo in pieno volto.
«No! Non puoi fare così Ron! Io non voglio stare con te e te l'ho già detto!» era furiosa e dopo aver esclamato queste parole corse a lasciare i libri per andare il più velocemente possibile da Draco.
Appena lo vide i sensi di colpa l'assalirono, avrebbero dovuto fare la ronda insieme e non sapeva se sarebbe riuscita a resistere per due ore intere senza rivelargli tutto. Loro due avrebbero fatto il primo piano e i sotterranei, così s'incamminarono verso il primo piano senza dire una parola.
«Dimmi Granger» disse ad un certo punto il ragazzo facendo sussultare la riccia che lo guardò dubbiosa.
«Sei troppo silenziosa ed è evidente che qualcosa ti stia turbando, dimmi» si bloccarono nel mezzo corridoio mentre lei aveva abbassato la testa e lui cercava di capire il perché di quell'atteggiamento.
Si avvicinò a lei e con due dita le alzò il viso scovandolo rigato di lacrime e una strana sensazione si fece largo nel suo petto.
«Granger che succede?» le chiese mentre lei provava a parlare senza far uscire neanche un suono fino a quando non cominciò a farfugliare cose che per il ragazzo erano incomprensibili.
«Mi dispiace, io non volevo...mi ha colta alla sprovvista...non l'avrei mai fatto. Draco ti prego perdonami.»
«Perdonarti cosa?» chiese tenendole il viso tra le mani e accarezzandole le guance umide.
«R-Ronald prima mi ha baciata...io l'ho respinto e schiaffeggiato me mi sento così male perché io non voglio che questo tra noi finisca.» il biondo le diede un semplice bacio a fior di labbra per poi voltarsi e camminare spedito verso il quinto piano dove trovò Ronald e Daphne intenti a perlustrare.
«Non dovresti essere qui Malferret.» Draco non rispose si avvicinò sempre più minaccioso tirandogli due pungi in pieno viso. Questo tra i due fece iniziare una vera e propria rissa che si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi se non fosse arrivato Blaise a separarli.
«Che diavolo ti prende!» esclamò Daphne guardando il viso dell'amico che si ritrovava con una ferita al sopracciglio mentre di scatto portava lo sguardo alla ragazza appena arrivata nel corridoio.
«Daph portiamocelo in camera.» Blaise e Daphne portarono via Draco prima che lui potesse fare qualcos'altro.
«Malfoy è un idiota Herm, mi aiuti credo di avere il labbro spaccato.»
«Devo fare rapporto Ron. E non chiamarmi Herm.» si voltò e lasciò solo con la bocca spalancata il ragazzo.Blaise e Daphne stavano seguendo Draco lungo il corridoio dei sotterranei, era evidentemente adirato e i due ragazzi lo guardavano confuso.
«Draco?» chiese timorosa Daphne guardando l'amico camminare avanti e indietro senza fermarsi.
«L'ha baciata! Weasley ha baciato la Granger» disse allargando le braccia verso Blaise che ora lo guardava con la bocca spalancata.
«E lei cosa ha fatto!?» chiese evidentemente arrabbiata Daphne.
«L'ho respinto e l'ho schiaffeggiato.» disse una voce dietro di loro, la riccia era appena arrivata nei sotterranei per poter vedere come stesse Draco dopo la scazzottata di poco prima.
«Draco...mi dispiace tanto...non avrei mai immaginato...» ma la ragazza non potè finire la frase dato che le labbra di Draco si erano incollate alle sue in un bacio dolce e passionale tanto da far arrossire la ragazza.
«Non è colpa tua Granger» sussurrò a pochi centimetri dal suo viso mentre la ragazza si lasciava accarezzare da lui.
«Devi curarti quel sopracciglio...» continuò lei scrutandogli il viso mentre lui annuiva e sotto gli sguardi perplessi dei due Serpeverde se la portava in camera per farsi curare da lei.
STAI LEGGENDO
Dramione||la leggenda di Icaro
FanfictionSettimo anno a Hogwarts. Voldemort è morto e la guerra finalmente si è conclusa. Tutti i ragazzi sono pronti a tornare a Hogwarts dove non tutto è come prima. Hogwarts è pronta ad aprire le porte ad un nuovo amore? Ai litigi? Alle rotture? * * * Dr...