Capitolo 11

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Nuove Scoperte...

Alle cinque del mattino Draco Malfoy aprì gli occhi per trovarsi davanti uno spettacolo inverosimile.
Era sdraiato sul divano con la Granger che gli dormiva addosso, rimase ad osservarla. Lei era a pancia in giù su di lui, il viso era girato verso destra e le mani erano poggiate sul suo petto. Sembrava una bambina, aveva il naso e le guance leggermente rosse, i capelli erano sparsi ovunque. Era bella la Mezzosangue, ma questo pensiero lo fece tornare alla realtà e senza troppe cerimonie si alzò di scatto facendola cadere a terra.
«Malfoy! Non ti hanno insegnato le buone maniere.!?»
«Questo è inverosimile Mezzosangue!»
«Cosa? Sei per caso bipolare?»
«No Granger, ho semplicemente ricominciato a ragionare.»
«Cosa!? Fino a ieri sera sembravi molto felice dei tuoi ragionamenti o sbaglio?»
«Granger il fatto che ti abbia baciato non significa niente, ho baciato tante altre ragazza nella mia vita non sei di certo la prima. Fammi indovinare, dopo il bacio hai fantasticato su una nostra vita insieme in una bella casetta di campagna con tre o quattro marmocchi? Smettila di farti queste visioni fasulle, ho sbagliato e non voglio più avere niente a che fare con te.»
Senza aspettare risposta se ne andò nella Sala Serpeverde dove incontrò i suoi amici svegli.
«Che fate svegli a quest'ora?» chiese guardandoli.
«Astoria ci ha avvisato che non eri in camera e ci siamo preoccupati...» rispose Daphne avvicinandosi assieme alla sorella. Il biondo riflettè attentamente guardando la ragazzina che lo scrutava curiosa. Era stupida, vanitosa, viziata, ma sarebbe diventata sua moglie...
«Astoria, ti va di uscire con me ad Hogsmade oggi?» chiese guardandola negli occhi.
«Si! Assolutamente si!» e dopo avergli schioccato un bacio sulla guancia corse in camera a cambiarsi
«Draco non devi farlo adesso, lo sai vero?» chiese Daphne guardando  il suo migliore amico.
«Devo abituarmi alla presenza di tua sorella nella mia vita e lo sai.»
«Dra non per qualcosa ma non credo che Astoria sia la donna per te, quella ragazzina è stupida come poche, senza offesa Daph.» disse Zabini guardando l'amico.
«Lo sapete tutti che alla fine della scuola lei diventerà mia moglie per contratto, per quanto sia stupida non posso rifiutarmi e a meno che mia madre non strappi quello stupido accordo, sono fregato» finito di parlare si diresse in camera e si fece una lunga doccia per togliersi di dosso quell'orribile odore di vaniglia.

Hermione dopo essere stata lasciata nella  Stanza Delle Necessità da quel borioso, stupido, narcisista tornò nella sua stanza da Capiscuola e si cambiò la divisa cercandone  una che non profumasse di Lime e Tabacco.
Che non profumasse di lui.
Dopo quasi trentacinque minuti uscì dalla stanza e si trovò nella Sala Comune con Ronald e Joanne la ragazza che lei e Malfoy avevano "salvato".
«Joanne?» chiese guardandola mentre Ron diventava sempre più rosso
«Ciao Hermione...ehm...come stai!?»
«Bene, Ron è lei la ragazza che hai conosciuto?»
«Si» sussurrò tutto rosso in viso comprese le orecchie.
«Sono contenta per voi! Davvero!»
Ronald le sorrise e senza esitazione l'abbracciò.
«Grazie per aver capito Herm»
«Figurati Ronald»
«Però ora uscite, lei è una Tassorosso e non dovrebbe essere qui.»
«Caposcuola Granger sei davvero una brava persona.» disse la ragazza prima di uscire dalla stanza.
Hogsmade era pieno di ragazzi che correvano felici per le varie vie, Draco e Astoria erano l'argomento principale di tutti quelli che conversavano in quel momento e lei ne era contenta.
«Dra ti rendi conto, siamo fidanzati! Meraviglioso!» esclamò accoccolandosi al suo braccio prima di trascinarlo ai Tre Manici Di Scopa accompagnati dalle altre serpi, dove il trio dei miracoli più uno stava tranquillamente discutendo seduti ad un tavolo.
«Bene, Bene che ci fanno qui i salvatori del mondo magico? Non dovreste essere in giro a salvare vite o giocare a scacchi?» Theodore Nott era in vena di litigare da qualche giorno ormai e quando li vide non riuscí a trattenersi.
«Sta zitto Nott, neanche gli insulti ti vengono bene» rispose Ron guardandolo annoiato
«Weasley hai imparato come si risponde a qualcuno? Wow complimenti.» Harry scattò in piedi e fronteggiò Tiger avvicinandosi minaccioso al suo volto.
«Vi conviene fare silenzio, già è una fortuna per voi non essere rinchiusi ad Azkaban.» disse adirato mentre il ragazzo faceva scroccare le nocche.
Hermione aveva deciso di ignorarli ma a quanto pare loro volevano a tutti i costi rovinarle la giornata.
«Granger come ci si sente ad essere l'unica sola tra i tuoi amici? Questa è la fine che farai, sola come una zitella.» Astoria sputò fuori queste parole con cattiveria senza mai staccarsi da Draco che sogghignò a quelle parole.
«Io almeno non finirò sposata con un uomo che non mi ama e che mi tradisce ogni domenica inventando stupide scuse per non farmelo capire.»
Astoria stringe la mano in quella del suo ragazzo che sogghignando decide di rispondere a tono.
«Non troverai mai nessuno Granger, ti conviene mettere l'anima in pace fin da subito.» e senza aspettare risposta insieme alle altre serpi va a sedersi nella parte opposta del locale. Hermione ribolliva di rabbia, la sera prima dormono mentre la mattina dopo è come se non fosse accaduto.
Draco Malfoy era un punto di domanda continuo, ogni volte che credeva di aver scoperto qualcosa su di lui, si tirava indietro chiudendosi in se stesso.

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora