Una parola di troppo
Pansy Parkinson era seduta su uno degli spalti del campo di Quidditch a guardare la sua casa allenarsi.
Draco sfrecciava su e giù per il campo cercando di afferrare il boccino.
Tiger e Theo stavano lanciando bolidi in maniera superba colpendo la maggior parte dei giocatori mirati.
Blaise invece aveva già segnato dodici volte.
Se avessero giocato così di sicuro la coppa sarebbe stata loro.
In un momento di distrazione non si accorse che la squadra aveva finito gli allenamenti e che il suo fidanzato era lì davanti a lei che aspettava un bacio.
«Sei stato bravo.» disse semplicemente lei sogghignando come una perfetta Serpe.
«Lo so, non mi merito un premio?»
«Mmh no.»
Il bruno mise su il broncio e le si avvicinò sempre di più.
La ragazza non riuscì a resistere cosí senza esitazione lo baciò.Astoria era appena entrata in Sala Comune dove il suo fidanzato e sua sorella stavano chiacchierando tranquillamente, incurante di interrompere la loro conversazione andò a sedersi sulle gambe di Draco scoccandogli un bacio sul collo per poi sorridergli avidamente.
«Astoria smettila.» disse piccata Daphne alzando gli occhi al cielo quando la vide arrivare.
«Daph non hai un fidanzato da viziare anche tu?»
La bionda sbuffo e proprio quando Draco stava per intervenire Blaise entrò nella stanza.
«Dra Il tuo gufo reale ha una lettera per te.»
Con poca grazia Draco si tolse di dosso la ragazza e andò nella sua camera per capire da chi provenisse la lettera.
L'aprì e la lesse tranquillo.
«Bla»
«Allora? Di chi è?»
«Mia madre...ha parlato con i Greengrass, sono ancora indecisi sulla questione del matrimonio, perciò sono ancora vincolato da quello stupido contratto.»
Il moro alzò gli occhi al cielo e diede una pacca sulla spalla all'amico.Daphne era nella stanza della sorella, la stava aspettando da quasi venti minuti, voleva parlarle.
Dopo altri quindici minuti la porta si aprì e la figura bionda della ragazza fece capolino in camera.
«Daph che fai qui?» chiese sorpresa nel vedere la sorella nella stanza.
«Voglio parlarti di Draco.» disse guardandola attentamente, sul viso della sorella si aprì un ghigno malevolo.
«Ah. Non credo ci sia qualcosa da dire, sarà mio marito tra tre anni.» disse in tono ovvio sedendosi sul letto di fronte a quello dove era poggiata la sorella.
«Astoria non credo che questo matrimonio sia una cosa giusta. Draco per me è come un fratello e non merita una come te.»
«So che vuoi proteggermi ma...» s'interruppe quando Daphne scoppiò a ridere.
«Non sto cercando di proteggere te, voglio proteggere Draco da una vipera.»
«Come osi!? Sono la tua sorellina, la mamma sarebbe molto arrabbiata sentendoti parlare in questo modo!»
«Beh ma la mamma non è qui ora! E tu farai meglio a ragionare un po'» senza aspettare risposta si alzò e uscì da quella camera a passo di marcia.
Astoria rimasta da sola in camera pensò a quanto sua sorella meritasse una lezione così senza indugiare scrisse a sua madre.La Sala Comune di Grifondoro era divisa in sezioni. C'era la parte scacchi, la parte erbologia, la parte dei gemelli Weasley (dove le persone provavano gli oggetti comprati nel loro negozio) e l'angolo camino, solitamente occupato dal Trio Dei Miracoli.
In quel momento Harry e Ginny stavano seduti insieme sulla poltrona, lui si era appisolato mentre lei fissava intensamente l'amica.
Ronald invece non era con loro, era con Joanne a fare una passeggiata vicino al lago.
Hermione Granger invece tentava di leggere il libro di Pozioni ignorando lo sguardo dell'amica.
«Cosa c'è Gin!» esclamò sbuffando e chiudendo il libro.
«Vorrei solo sapere come vanno le cose tra te e il Re delle Serpi.»
«Cosa? Come dovrebbero andare Gin? Come al solito»
«Hai scoperto qualche suo lato nascosto nell'ultimo periodo?»
«No, assolutamente no.»
«Bhe avevi detto di voler capire chi fosse Malfoy, ma scommetto che hai compreso che non c'è nulla da sapere su di lui.»
Hermione guardò l'amica senza dire una parola, si sbagliava Ginny, su di lui c'era molto da scoprire, solo che aveva bisogno di tenerlo per se'.
«Si forse hai ragione tu Gin...» sospirò sconfitta la ragazza.Quello stesso pomeriggio toccava a Hermione e Draco scontare per l'ultima volta la punizione della McGrannit, così si ritrovarono al campo di quidditch per pulire gli spogliatoi. Come la prima volta, passarono i primi trenta minuti senza proferir parola. Nello spogliatoio Grifondoro, Hermione cercò di parlargli.
«Malfoy» iniziò lei senza ottenere risposta.
«Malfoy» riprovò lei sperando in un cenno di vita.
«Draco!» esclamò infine facendolo voltare di colpo.
«Cosa vuoi Mezzosangue?»
«Mi annoio»
«E a me interessa perché!?»
«Sei l'unico essere vivente presente qui oltre me, con qualcuno vorrei parlare!»
Il biondo sbuffò e senza degnarla di parola ricominciò a lucidare la scopa che aveva di fronte.
«Ti piace volare vero?» chiese Hermione guardando i muscoli della sua schiena irrigidirsi.
«Io ho paura...di volare intendo. Soffro tremendamente di vertigini...non so davvero come fare a volare su una scopa»
«Non te l'ho chiesto.» rispose lui continuando il suo lavoro.
«Lo so che non me lo hai chiesto ma mi andava di dirtelo.»
«E di grazia perché?»
«Mi annoio e voglio conoscerti.»
«Vuoi conoscermi?»
La riccia si avvicinò a lui e gli si parò di fronte.
«Si...»
«Granger io non sono Potter e Weasley, non correrò con te a buttarmi in mezzo ai pericoli perché cerchi qualcosa di eccitante da fare. Non ho voglia di farti scavare in me per provare a te stessa che sono un'anima in pena, buona e gentile.»
«So che non sei buono e gentile Malfoy!» rispose lei stizzita.
«No Granger tu credi di saperlo!»
«Lo so per certo! Se fossi stato buono non saresti mai stato un Mangiamorte!» esclamò lei con rabbia pentendosi subito dopo aver pronunciato quelle parole.
«Sono un Mangiamorte hai ragione, allora perché stai qui a parlare con me!?» rispose contrariato uscendo velocemente dallo spogliatoio lasciandola da sola.
Senza attendere molto lo seguì e provò a fermarlo senza molto successo.
«Mi dispiace, non volevo dire quelle cose. Lo so che non sei un Mangiamorte...» disse con il fiatone per via della rincorsa.
«È facile lanciare l'incantesimo e nascondere la bacchetta Granger...» rispose stizzito allontanandosi definitivamente da lì.
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Dramione||la leggenda di Icaro
FanfictionSettimo anno a Hogwarts. Voldemort è morto e la guerra finalmente si è conclusa. Tutti i ragazzi sono pronti a tornare a Hogwarts dove non tutto è come prima. Hogwarts è pronta ad aprire le porte ad un nuovo amore? Ai litigi? Alle rotture? * * * Dr...