Capitolo 36

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The Truth About Azkaban.

Camminò lungo il grande giardino del Manor respirando profondamente l'aria pulita e la pace che regnava in quella casa, con un ampio sorriso rientrò e osservò sua moglie che ordinava a un giovane elfo di portare al piano di sopra i suoi bauli.
«Vuole che li metta nella stanza degli ospiti Signora?» chiese il piccolo Lophi cominciando a trasportare il baule mentre la donna annuiva.
«Nella stanza degli ospiti Cissy!? Pensavo che dopo tutto quello che abbiamo passato tu mi amassi!» Urlò adirato osservandola.
«Io ti ho amato, ti ho difeso, ti ho pregato, ma tu ti sei sempre comportato da enorme egoista e non hai mai pensato a nessun altro a parte te stesso. Vivi di nuovo qui solo perché mio figlio ha avuto pietà di te.» disse incrociando le braccia al petto e alzando lo sguardo fiera più che mai.
Lucius sorrise e si avvicinò a lei afferrandole rudemente i fianchi e tirandola a se', inspirò forte il suo profumo baciandole avidamente il collo mentre lei provava ad allontanarsi senza riuscirci.
«Avanti Cissy, vuoi dirmi che non ti sono mancato neanche un po'!?» chiese ghignando prima di bloccarla contro la parete e sollevarla quanto bastasse per poterla vedere bene in viso, infilò una mano sotto la sua gonna e la liberò del suo intimo.
«Allontanati da me Lucius!» esclamò orripilata  da quanto stesse facendo in quel momento quell'uomo che per legge era ancora suo marito e lo sarebbe stato per sempre.
«Sta zitta Cissy!» esclamò prima di entrare violento in lei facendole reprimere un gridò di dolore.
Consumarono un rapporto violento e doloroso, quando l'uomo venne si staccò da lei e la fece scivolare lungo il muro fino al pavimento. Stava seduta lì con le gambe al petto e le lacrime che premevano per poter uscire.
«Patetica esattamente come tuo figlio.» disse prima di voltarle le spalle e andarsene via.
Quando fu sola pianse lacrime amare, l'incubo era appena ricominciato.

Erano sul campo di Quidditch ad allenarsi da quasi venti minuti, la prossima partita sarebbe stata contro i Corvonero e avrebbero dovuto vincere a tutti i costi, ne valeva del titolo di migliore squadra di Hogwarts.
Ron stava parando tutte le pluffe in modo perfetto, Ginny aveva già segnato sei volte e Harry in meno di quindici minuti aveva già preso il boccino per tre volte.
Demelza aveva appena segnato riuscendo ad illudere Ron con una magnifica finta, se l'avesse fatta in campo avrebbe di sicuro fatto vincere la squadra.
A fine allenamento guardò soddisfatto la squadra.
«Se sabato giocheremo in questo modo di sicuro i Corvi non avranno speranza. Andate a riposare ora!» esclamò Harry contento mandando via la sua squadra per poi baciare dolcemente la sua ragazza.
«Vado a farmi una doccia.» disse la rossa guardando il ragazzo per poi sparire dietro la porta dello spogliatoio femminile.
«Harry...tu credi che Hermione esca con qualcuno?» la voce di Ron lo fece tornare al presente, aveva promesso ad Hermione che non avrebbe detto niente ma vedere Ronald in quello stato così malinconico lo metteva a disagio.
«Sinceramente si.» rispose dandogli una pacca sulla spalla.
«Io l'amo davvero Harry.» continuò il rosso abbassando lo sguardo triste.
«Lo so Ron. Ma non sempre le persone che amiamo ricambiano, è la vita. Troverai qualcuno che ti ama esattamente come tu ami lei. Quella persona però non è Hermione.» disse sincero il Bambino che è sopravvissuto sedendosi accanto a lui e guardandolo apprensivo.
«Lo spero davvero Harry.» rispose lui ricambiando amaramente lo sguardo del ragazzo.

Erano rintanati Nella Stanza Delle Necessità da tutto il pomeriggio, l'indomani sarebbero ricominciate le lezioni ed Hermione era super preoccupata per l'arrivo imminente dei M.A.G.O.
Draco dal canto suo osservava la ragazza  accanto a se' nel grande letto che coperta solo dal piumone bianco gli spiegava gli effetti della Fattura Orcovolante.
«Sei tremendamente sexy mentre parli di fatture e maledizioni sai...» disse ironico mentre la ragazza gli riservava un'occhiataccia.
«Non sei simpatico. Tu più di tutti dovresti essere preoccupato per i M.A.G.O. ma sembra non importartene niente.» disse stizzita incrociando le braccia la petto mettendo il broncio.
«Ti preoccupi per me Granger?» chiese divertito mentre la stingeva a se' e affondava il viso nei suoi capelli inspirando il suo profumo.
«Certo che mi preoccupo per te. Draco non voglio vederti ad Azkaban.» rispose con una nota di tristezza nella voce, il biondo sorrise leggermente e la fece voltare completamente verso di se' accarezzandole cautamente una gota.
«Non finirò ad Azkaban. L'importante è che Weasley non inventi idiozie come il vostro primo intervento al processo.»
«Quanti processi hai dovuto fare?»
«Vuoi saperlo davvero? - lei annuì guardandolo intensamente. - quattordici.»
«Quattordici!? Ma...i-io non sapevo che avessi affrontato quattordici processi.»
«Non ne hanno parlato molto in realtà» rispose sentendo un groppo formarsi in gola.
«Perché no?»
«Hermione non...è meglio non dirtelo.» rispose sincero distogliendo lo sguardo da lei e allontanandosi tornando a sdraiarsi supino.
La ragazza si voltò a guardare il soffitto stringendosi al petto il piumone, parve pensare qualche secondo alla sua reazione, non capiva perché il ragazzo non volesse parlarne con lei, si erano praticamente detti tutto, a meno che...
«Che ti hanno fatto?» chiese di getto restando in mobile in quella posizione. Non ottenne nessuna risposta.
«Draco.» si girò verso di lui sollevandosi sui gomiti per guardarlo meglio, posò una mano sulla cicatrice bianca che risaltava sul suo petto e l'accarezzò.
«Che ti hanno fatto?» sussurrò ancora mentre il ragazzo portava lo sguardo verso di lei e poggiava la mano sulla sua accarezzandole il dorso.
«Granger non...non posso dirtelo. Non voglio che sapendo la verità tu ti allontani da me perché...non lo sopporterei.» disse abbassando lo sguardo visibilmente segnato da quanto successo.
«Draco, ti prego, cosa ti hanno fatto?» aveva gli occhi pieni di lacrime e la voce spezzata, non riusciva a vedere quell'espressione sul viso di Draco senza esserne addolorata.

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora