Fifth_5

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-Ma il tuo pranzo?- chiese curioso dopo qualche momento di silenzio, non vedendo la mia scatolina di cibo.
-Ho dimenticato di prepararlo e non ho i soldi per comprarlo, quindi starò a digiuno- risi tristemente.
Lui fece per tirarmi su dal terreno offrendomi le sue mani come appoggio, subito accettai.
-Andiamo a mensa- disse sorridendo.
Io lo guardai male non capendo le sue intenzioni, poi lui tirò fuori da una delle tasche dei suoi pantaloni un portafoglio nero della Burberry.
-Oh no no, non te lo permetterò- dissi rifiutando il fatto di farmi offrire il pranzo.
-Oh invece sì, e tu sai perché? Perché sennò non andiamo al bar dopo scuola- disse sfidandomi a testa alta.
-Va bene, va bene, ma solo perché voglio uscire dopo scuola visto che non lo faccio da secoli!- risposi facendolo sorridere vittorioso, così ci avviammo verso la mensa.
Tutto il tragitto fino alla mensa fu silenzioso, ma fu un silenzio piacevole, non uno di quelli imbarazzanti, mi sentivo a mio agio vicino a San, non sapevo nemmeno io perché gli dessi così tanta confidenza, ma lui non sembrava essere da meno.
Prendemmo due vassoi, i quali poi riempimmo con diversi piatti, San prese così tanto cibo che arrivai a pensare che avesse lo stomaco di Obelix.
Andammo a sederci ad un tavolo vuoto, non volevamo troppa gente intorno, anche perché ci eravamo accorti delle tante occhiate che la gente ci tirava, probabilmente perché si era sparsa ormai la voce di ciò che era successo il giorno prima nella mia classe.
San era stato incredibile nel rispondere a tono a Junyong, unico, nessuno mi aveva mai difeso in quel modo, nemmeno i miei amici, che ultimamente avevo preferito evitare per non creare loro problemi a scuola, volevo bene a tutti loro, ma non vorlgo metterli nei guai, così feci semplicemente finta di non incontrarli.
Sentii uno sguardo pesante su di me, così mi girai subito per cercare la persona che non riusciva a farsi gli affari suoi.
Junyong ed i suoi amici ci stavano guardando con occhi assassini, era ovvio che volessero vendicarsi per cosa era successo il giorno prima.
Appena vidi Junyong spostare lo sguardo da me a San mi mossi per coprire la visuale al castano, infatti il corvino mi guardò senza capire, ma poco dopo si rese conto di Junyong e rise abbassando lo sguardo.
-Vogliono la rivincita?- domandò ironicamente il corvino guardando il suo vassoio, per poi continuare a mangiare.
-S-san ti prego... evitali il più possibile, non voglio che ti facciano del male- pronunciai sentendo un peso sul cuore.
-Ti assicuro che non mi faranno niente di grave- rise riempiendosi nuovamente la bocca di cibo.
-Parlo sul serio! L'ultima volta che ho provato a rispondere contro di loro mi hanno puntato contro un...- mi bloccai subito al ricordo di quanto mi avessero picchiato quella volta, strinsi i denti.
-Cosa?- rispose più serio dopo aver inghiottito.
-Un c-coltello. San ti prego...- non mi fece finire di parlare.
-Stammi sempre vicino a scuola, niente storie, chiaro?- disse puntando i suoi occhi su di me, così subito annuii sentendo il peso del suo sguardo.
Finimmo di mangiare in silenzio, poi non appena Junyong si alzò insieme al suo gruppo per venire nella nostra direzione San si alzò andando dritto verso di loro a testa alta.
Scattai come un lampo affiancando il corvino, ero terrorizzato.
-Choi San, sai bene che quello che è successo ieri non sarà lasciato impunito, vero?- rise Junyong guardandomi subito dopo.
-Vi ho già avvertito riguardo al toccare Wooyoung. Se avete qualcosa di cui lamentarvi venite da me, bambinoni- disse avvicinando il volto a quello di Junyong con un sorriso beffardo stampato su di esso.
Mi congelai sul posto.
Junyong afferrò il collo di San con forza, facendo ridere il corvino.
Guardai la scena scioccato, ma San prese il braccio di Junyong e lo staccò subito da sé.
-Ridicolo- disse San per poi prendermi il braccio trascinandomi al tavolo nuovamente, così andammo a buttare il cibo restante e a mettere in ordine i vassoi.
Quando uscimmo dalla mensa scacciai la mano di San, stupendolo.
-Sei impazzito?! Adesso saranno ancora più arrabbiati! Come ti è venuto in mente di rispondergli in quel modo! Ti p-picchieranno!- dissi sentendo una lacrima rigarmi il volto.
San si avvicinò a me e mi prese il viso tra le mani scacciando via la lacrima.
-Ti fidi di me?- chiese serio, io subito dissi di sì.
-Allora lasciami gestire la situazione a modo mio- rispose solamente.
-Ma... v-va bene- dissi dopo un occhiata storta di San a quel mio "ma".
Avevo molti dubbi, ma mi sarei fidato di lui, speravo veramente che non gli succedesse niente, in caso contrario non me lo sarei mai perdonato.

ᴅᴜꜱᴋ ᴛɪʟʟ ᴅᴀᴡɴ | ᴡᴏᴏꜱᴀɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora