Twentysixth_26

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Ci sedemmo entrambi sul letto, uno affianco all'altro.
-Non è stato solo per l'obbligo, vero?- domandò, io rimasi in silenzio, sapendo di non poter mentire essendo un angelo.
Lui si avvicinò al mio volto, io rimasi fermo, non sapendo se fosse meglio andarsene o dargliela vinta.
-Dimmelo, Hongjoong, o non mi fermerò- disse portando una mano al mio volto.
Sentii le lacrime iniziare a rigarmi il volto, ma il corvino le tolse subito dai miei occhi.
-M-mi piaci! Non p-posso farci n-niente!- urlai ormai fuori controllo.
Lui sorrise gentilmente, poi posò le sue labbra sulle mie gentilmente.
-Dillo di nuovo- disse, così io lo ripeteii ricevendo un altro bacio sulle labbra.
Continuai a ripeterlo per qualche minuto, così ricevendo decine di baci da parte del maggiore.
Durante gran parte dei baci non potei fare a meno di sorridere mentre ormai il mio volto era ricoperto di piccole lacrime.
-È tutto ok, ci sono io con te- disse portandomi sulle sue gambe, stringendo le mie cosce.
-Mi piaci Kim Hongjoong, mi piaci dal primo momento in cui ti ho visto dentro la classe, quando mi hai parlato mi sono innamorato ancora di più di te, del tuo balbettare, del tuo essere così innocente, mi piaci, non puoi neanche immaginare quanto- finì per poi baciarmi il collo con dolcezza e gentilezza.
Mi tolsi la maglietta senza che fosse lui a dirmi di farlo, così lasciando il maggiore via libera su tutto il mio petto.
Le posizioni cambiarono sotto decisione del corvino, io non avevo alcuna intenzione di andargli contro, tutto quello che stava facendo mi stava dando alla testa per il piacere.
Iniziò a baciarmi il petto, poi lentamente scese, lasciando una delicata e piccola scia di succhiotto tra il mio ombelico ed il limite dei miei pantaloni.
Gemei di piacere ad ogni suo bacio sul mio corpo, ogni volta che le sue labbra toccavano la mia pelle dentro di me si scatenavano mille emozioni contemporaneamente.
-Ti amo, ti amo Seonghwa, ti amo con tutto me stesso- dissi gemendo poco dopo quando lui posò una mano sul cavallo dei miei pantaloni.
-Stai buono, lascia fare a me- disse quando cercai di togliere la sua mano dai miei pantaloni per l'imbarazzo.
Lui slacciò i miei pantaloni, poi me li tolse del tutto.
Giocò con l'elastico del mio intimo, provocandomi e facendomi gemere.
Posò nuovamente una mano sulla mia intimità, ma questa volta massaggiandola fino a quando il mio membro non divenne retto.
Si abbassò con il volto fino a baciare la mia intimità attraverso il tessuto dei miei boxer, poi fece per togliere anche quest'ultimi, ma lo fermai prontamente.
Lo guardai negli occhi, lui fece lo stesso, ma confuso.
-Non voglio essere l'unico senza vestiti- dissi piano e senza guardare il viso del maggiore, vergognandomi.
In un attimo Seonghwa si tolse di dosso la camicia, rimanendo a petto nudo, poi si slacciò i jeans stretti per liberare il suo membro ormai duro.
Lo guardai stupito, pensavo volesse lamentarsi di me e delle mie richieste, invece mi aveva completamente assecondato.
Gli lasciai via libera infine per togliermi i boxer.
Si sfilò anche lui gli ultimi vestiti, poi iniziò a provocarmi giocando con la sensibilità dei miei fianchi, facendomi gemere più volte per il piacere.
Mi aprì lentamente le gambe guardandomi negli occhi, come per avere il permesso di fare ciò che aveva in mente, di mio canto gli feci capire che non l'avrei mai fermato, qualsiasi cosa avesse in mente di fare con il mio corpo.
Dopo avermi preparato, Seonghwa parlò con voce seria, sensuale ed autoritaria.
-Sei sicuro?- domandò, io allora presi il suo volto tra le mani e lo avvicinai per baciarlo.
Lui capì subito la mia risposta, infatti senza aspettare che le nostre labbra si separassero lui sollevò il mio bacino posizionandosi davanti alla mia apertura per poi iniziare a penetrarmi piano, evitando di fare movimenti bruschi che avrebbero amplificato il mio soffrire.
Urlai dal dolore, Seonghwa era dannatamente grosso.
Lo guardai disperato e stanco una volta che le nostre labbra furono distanti abbastanza dallo sfiorarsi appena.
Il corvino una volta completamente dentro di me si fermò per farmi calmare e per abituarmi alla sua grandezza.
Le sue mani erano sui miei fianchi, le mie invece sulla sua schiena, con le unghie conficcate nella sua pelle.
Lui ringhiò un po' e sbuffò a causa dei profondi graffi che gli stavo facendo, ma non disse niente a riguardo, sapeva che non lo stessi facendo di proposito.
Il mio respiro era spezzato, respiravo irregolarmente, ma Seonghwa fece di tutto per aiutarmi, fu molto gentile, non pensò prima al fatto di voler venire il prima possibile, pensò prima a me, al non farmi male più del dovuto, all'essere gentile.
Mi chiese il permesso di muoversi quando vide che il mio respiro si stava regolarizzando.
-S-seonghwa... se siamo a-arrivati a questo p-punto, hai i-il permesso-o di farmi-i male. Muoviti e n-non preoccuparti, ok?- dissi cercando le sue labbra, lui subito si avvicinò al mio volto baciandomi dolcemente, poi iniziò a muoversi con delicatezza dentro di me, facendomi gemere come non mai.
-Dimmi se ti faccio male- concluse per poi darmi un altro bacio a stampo.
I suoi movimenti pian piano che passava il tempo si facevano sempre più decisi, le sue spinte sempre più forti e veloci.
Urlavo come non mai a causa del piacere, il dolore ormai era quasi del tutto svanito.
-S-SEONGHW-WA!- urlai tra una spinta e l'altra.
Lui, come se penetrarmi non fosse abbastanza, iniziò ad uscire del tutto dal mio corpo per poi rientrare in me con forza, raggiungendo il mio punto debole, la parte più sensibile del mio corpo, il piacere fu così tanto che dovetti inarcare la schiena e tenere strette tra le dita delle mani le lenzuola del letto a due piazze.
Non avevo idea di dove fossimo, di chi fosse la casa e tanto meno la stanza, l'unica cosa che in quel contava era Seonghwa per me, tutto il resto avrebbe benissimo potuto andare a farsi fottere.
Arrivai velocemente al mio apice, infatti venni su entrambi i nostri addomi con un forte urlo del nome del maggiore.
-Ho-ongjoong! CAZZO! Aah~!-
Lui raggiunse il suo climax dopo poche altre spinte, riversando il suo seme dentro di me, poi cadde di lato vicino a me.
Eravamo stanchi entrambi, nessuno si sarebbe aspettato che la serata sarebbe finita in quel modo, ma sorrisi sulle labbra del maggiore, il quale fece lo stesso.
-Era la tua prima volta?- domandò, io risposi subito con una risposta affermativa.
-Per te?- chiesi curioso.
-È lo stesso per me- rise lui, stupendomi, come poteva essere la sua prima volta? Ogni suo movimento era stato così sicuro da farmi immaginare che non fosse la sua prima volta.
-Seriamente?- domandai ad occhi spalancati.
-Perché dovrei mentirti?- disse per poi avvicinarsi a me.
Si sollevò sui gomiti, poi mi baciò gentilmente le labbra.

-Ti amo Hongjoong-

Spalancai gli occhi a ciò che disse il corvino davanti a me, subito forti crampi invasero la mia schiena facendomi allontanare dal maggiore, spuntarono in un attimo le mie ali bianche, le quali lentamente iniziarono a macchiarsi di grigio e nero.
Seonghwa mi guardò sorridendo, come se non fosse sorpreso, poi mi baciò nuovamente per evitare che urlassi a causa del dolore.
Non vi fu dolore, l'unica cosa che sentii furono le mie ali sparire per l'eternità durante il bacio più bello e dolce che Seonghwa mi avesse mai dato.
Quando ci separammo lo guardai scioccato, lui si limitò a sorridermi.
-Cosa sei?- domandai, lui subito rispose lasciandomi sorpreso.
-Un ibrido, un mezzo angelo, non ho le ali e non sono un custode, ma il mio sangue è simile al tuo più di chiunque altro, infatti avevo subito capito che fossi il mio angelo custode, ero anche capace di vederti, ma ho fatto sempre finta di non poterlo fare, avevo intenzione di dirti cosa fossi solo se fosse arrivato questo momento- disse portandosi seduto sul letto.
Lo guardai negli occhi sorpreso, ma felice.
-Ti amo da prima ancora di parlarti, ti amo da quando sei venuto per la prima volta a casa mia, da quando io sono caduto per le scale e tu mi hai fatto sparire il dolore prima del dovuto; da quando mi hai dormito vicino per la prima volta. Ti ho amato ogni istante, ogni singolo attimo e lo farò per sempre- disse baciandomi un'ultima volta, poi andammo a farci la doccia insieme dentro al bagno personale della stanza.

ᴅᴜꜱᴋ ᴛɪʟʟ ᴅᴀᴡɴ | ᴡᴏᴏꜱᴀɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora