ᴅᴜꜱᴋ ᴛɪʟʟ ᴅᴀᴡɴ | ᴡᴏᴏꜱᴀɴ

Tenth_10

Io e San alla fine ci addormentammo sul mio divano a causa di un film più che noioso, infatti quando mi svegliai mi ritrovai mia madre a meno di un palmo di distanza dal mio volto e con un sorriso stampato in faccia.
Avevo un buon rapporto con lei, le parlavo di quasi tutto quello che mi succedeva, era anche a conoscenza del fatto che fossi gay.
-Buongiorno- rise non appena saltai giù dal divano, nel panico.
Mi girai di scatto verso San, il quale continuava a dormire tranquillamente, senza muoversi.
-Aah! Mi hai spaventato!- dissi piano evitando di svegliare San.
-Chi è lui?- chiese mia madre con fare sospetto e compiaciuto.
-È nuovo a scuola, abbiamo fatto amicizia- risposi e mia madre sembrò molto felice di questo, era raro che portassi qualcuno a casa e quando succedeva mia madre ne era molto felice, così che potesse conoscere i miei amici.
-È molto bello, però è evidente, almeno ai miei occhi, che avete nascosto un livido tra collo e mandibola con il mio fondotinta- rise, però comunque era più seria rispetto a prima.
-Che gli è successo?- fece ormai senza più ridere.
-Ecco... lui e Junyong... oggi-o c'è stata una rissa- dissi evitando lo sguardo della donna davanti a me.
Guardai San per qualche secondo, poi vidi la mano di mia madre avvicinarsi al volto del corvino.
Le dita ancora giovani della donna percorsero delicatamente il viso di San, il quale, però, improvvisamente gemé e degrignò i denti, facendo ritirare subito la mano di mia madre, poi di scatto San alzò la testa e ci guardò dritto negli occhi.
Il suo volto era leggermente sudato ed i suoi capelli corvini, un po' scompigliati, contornavano il suo viso senza coprire i suoi occhi.
Le sue labbra erano socchiuse, stava guardando mia madre, poi guardò me e subito si alzò facendo un piccolo inchino davanti a mia madre.
-Choi San, è un piacere conoscerla- fece con un leggero sorriso, per poi rimettersi in posizione eretta.
-Piacere mio, fa come se fossi a casa tua, vuoi rimanere a cena?- domandò improvvisamente mia madre, così portai lo sguardo su San, sperando in una risposta affermativa.
-Non vorrei essere di disturbo- rispose, ma mia madre subito tornò a parlare prima che potessi farlo io.
-Oh per me sarebbe solo che un piacere, Wooyoung non porta quasi mai degli amici a casa, quindi perché non rimanere a cena?- sorrise gentilmente mia madre, facendomi sentire fiero di lei.
-Allora rimarrò volentieri, grazie, anche perché sennò avrei dovuto prepararmi qualcosa da solo- disse ridacchiando.
-Però se vuole posso aiutarla, non me la cavo male, il problema di tornare a casa è che non c'è quasi nulla in frigo da poter preparare- continuò il corvino, gentilmente.
-Non ti preoccupare! Andate in camera e divertitevi, è questo quello che fanno gli amici, o sbaglio? Ci penso io alla cena- disse facendomi scappare un sorriso, prima di andare al piano di sopra diedi un bacio sulla guancia a mia madre, sussurrando anche un grazie.
Io e San andammo in camera mia senza aspettare troppo.
Appena entrati in stanza io mi buttai sul mio letto, San invece andò a sedersi sulla sedia accanto alla scrivania.
-Camera mia in confronto sembra un campo di battaglia- disse facendomi ridere il corvino.
-Il resto della casa?- domandai.
-È in ordine, è camera mia il problema- ridacchiò grattandosi la nuca, forse un po' imbarazzato.
-Come mai ti sei trasferito in questa scuola?- domandai curioso, era da un po' che questa domanda mi passava per la testa.
-Semplicemente il preside mi trovò in una rissa e cacciò me ed altri tre ragazzi dalla scuola- disse guardando le foto appese al muro sopra al mio letto.
-Ah, bene- risposi ridendo.
-Vediamo di coprirli meglio allora quei lividi- continuai cercando il suo sguardo.
Seguì un piccolo silenzio tra di noi, non troppo imbarazzante però.
-Grazie per questo...- sussurrò il corvino, stupendomi.