Dovettero attendere che il sole si alzasse prima che li facessero uscire dalle prigioni. Gli uomini del re sembravano aver aspettato volontariamente che la città si animasse, costringendoli ad attraversare la via principale in mezzo alla gente, ammanettati, sotto gli sguardi di tutti per raggiungere le mura.
«Avreste potuto evitare di attirare l'attenzione in questo modo»
Preceduti da Rachtur e scortati da cinque guardie avanzavano lentamente. Gabriel era l'unico a manifestare apertamente il disdegno per il trattamento che stavano loro riservando.
«La gente crederà che io sia uguale a questi ...maniaci»
«Non è un problema mio» concluse il nano, bloccando sul nascere ogni altro tentativo di lamentela.
Gabriel trattenne a stento qualche insulto rimanendo al suo posto. Alcune persone avevano interrotto la loro attività, incuriositi dall'insolito movimento sulle porte. Madri tenevano per mano i bambini che puntavano loro addosso il dito domandando la ragione per cui li stavano portando fuori dalle carceri o cosa avessero fatto per avere addosso ai polsi le manette.
«Li portate alla piazza?» un coraggioso diede voce al silenzio, ottenendo un'occhiataccia del nano.
«Fuori città»
Un corvo nero si sollevò nell'aria, sbattendo pesantemente le ali.
Aaron.
L'assassina chiuse il morso abbassando la testa. Non le importava niente dell'umiliazione pubblica, ma se Aaron l'aveva vista, la teatrale manifestazione non sarebbe passata inosservata nemmeno agli membri della Gilda.
Ebbe paura e scosse il capo, in modo che i capelli le coprissero il volto.
Inutile: se la stavano seguendo non avrebbe avuto scampo.
Raggiunsero la porta Ovest troppo lentamente, circondati da un insistente chiacchiericcio che si spense non appena furono usciti dalla cinta di mura. Greshu li aspettava insieme ad altri due uomini: un biondino nobile dalla corporatura scarna ed un moro molto simile al capitano.
Dietro di loro sostavano un paio di carri ed altri soldati impegnati a tenere bloccato un gorilla dal mantello candido come la neve. Elettra non aveva mai visto un essere del genere. Si guardò attorno, cercando di comprendere la ragione della presenza dell'animale. Si soffermò sul ragazzino: il sorriso sulla bocca di Blanc e l'insistenza che avevano i suoi occhi nel fermarsi in quella direzione erano un chiaro suggerimento. Pelliccia e capelli erano dello stesso colore... che fosse segno di un legame simile a quello che Aaron aveva con Nero?
«Prima di procedere vi presento la squadra con cui collaborerete nei prossimi giorni», Rachtur si separò da loro, avvicinandosi al trio, «Il capitano Greshu Deiner, con cui avete fatto conoscenza ieri, e i suoi fratelli Brinef e Isaiah responsabili dei rapporti diplomatici e delle relazioni con il clero»
Greshu rimase impassibile mentre il biondino li fissava dall'alto in basso con aria schifata ed il moro alzava una mano in cenno di saluto.
«Atham, Gylan, Inna» alcune delle guardie che li avevano scortati fecero un passo in avanti, separandosi dal gruppo.
Il nano sfilò tra di loro, fermandosi davanti a Gabriel ed affiancandosi agli altri componenti della squadra. La determinazione riusciva a compensare i centimetri che gli mancavano in altezza.
«Odio le perdite di tempo. Odio gli assassini e detesto avere tra i piedi marmocchi come voi. Greshu, vuoi aggiungere altro?»
Il capitano prese la parola, fissandoli uno ad uno: «So chi siete e cosa siete capaci di fare. Questi uomini sono stati scelti perché perfettamente in grado di far fronte a qualsiasi diavoleria proverete a tirare fuori dal cappello»
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Ombre di Ambra
AdventureElettra ha vent'anni ed è una ladra. Le sue sorelle d'acciaio e il profondo desiderio di libertà sono le uniche certezze nella sua vita, ma le Cappe Nere, gilda di ladri ed assassini per cui lavora, non sono intenzionate a lasciarla andare. Personag...