Ottenuto con mezzi non del tutto leciti l'incarico di guardia scelta presso la famiglia del Lord della città, Elettra si era garantita un facile lasciapassare per molti degli ambienti che aveva bisogno di conoscere. L'accademia di Esghildar metteva a disposizione degli allievi e di alcuni soldati un dormitorio ed una parca mensa oltre ad arene e stanze per l'addestramento: la ladra poteva passeggiare nei corridoi sotto il sole nascondendo la sua vera identità grazie all'uniforme ufficiale. La decorazione appuntata sulla parte superiore dell'armatura, un marchio composto di due triangoli sovrapposti rovesciati l'uno rispetto all'altro, la metteva in una posizione di vantaggio rispetto ai guerrieri semplici, mostrando un grado elevato che le conferiva rispetto.
Fino a quel momento la parte più difficile del piano era stata il coinvolgimento di Morgana Archer, rivelatasi particolarmente tenace nella fedeltà al Lord e alla città. Ah, le magie delle pozioni e della manipolazione... Gabriel sarebbe stato fiero di lei.
Rassicurata dal familiare peso del proprio zaino sulle spalle, sorrise tra sé camminando lentamente lungo il corridoio che separava il centro dell'edificio dall'ala Orientale e si fermò vicino ad una finestra, fingendo di ammirare la vista sul cortile interno per scrutare invece il cambio della guardia che si stava svolgendo in quel momento. Dei sei uomini che era riuscita a contare appostati in quella zona della caserma, tre cedettero il testimone ad altrettanti soldati e si allontanarono stanchi passando esattamente dietro di lei. La sostituzione avveniva ogni tre ore, definendo turni precisi per ciascuno dei piccoli gruppi in cui erano stati divisi. Questo per assicurare una sorveglianza continua al luogo in cui Bowen Dunsmith, l'uomo incaricato dal popolo per portare la propria voce all'interno del consiglio della città, era ospitato.
Erano stati il denaro e la manifesta differenza tra caste la principale causa della tensione nata ad Esghildar. La famiglia Thormin, già accusata di sperperare il tesoro pubblico, aveva dovuto rincarare le tasse dei cittadini per contribuire alle richieste della capitale in espansione e questi, increduli davanti all'immutato benestare della casa nobiliare, avevano iniziato a sollevarsi. La scelta di dare a Bowen Dunsmith l'incarico di ambasciatore era stata immediata: essendo nella caserma secondo solo a Rolan Thormin per ruolo ed importanza, era pratico dell'ambiente burocratico dell'accademia; era sempre stato a contatto con la gente, disponibile fin dai suoi primi giorni di allievo a prestare una mano ai più bisognosi; si era fatto da solo ed ingiustamente il posto di Capitano gli era stato rubato dal privilegiato e ricco figlio del Lord.
Elettra voltò il capo ascoltando distrattamente la voce delle guardie che prendevano posto. I cittadini vedevano solo la splendente facciata che Dunsmith aveva loro presentato. Non erano molti a conoscere i lati più oscuri del suo carattere carismatico. Nonostante il suo agire con il preciso obbiettivo di ostacolare il capitano Rolan e prendere il suo posto, anche in quell'occasione le sue azioni sarebbero apparse illuminate a tutte la città.
Ripresa la compostezza dei guerrieri di quella terra, Elettra iniziò a vagare nell'edificio. Era la sera del terzo giorno, e poteva ritenersi di gran lunga soddisfatta. Nel giro di quarantott'ore, grazie alla recita che aveva messo in piedi e nonostante i suoi modi di rivolgersi a lei rimanessero intrisi da un'aura di perplessità e sospetto, il capitano Rolan si era assuefatto alla sua presenza. Il guerriero aveva iniziato a mostrare interesse e sorpresa per i brevi interventi in cui lei gli aveva dato la sua coincisa e severa opinione riguardo a provvedimenti attuati nella città o fatti di cronaca noti solo ai membri del consiglio cittadino, tanto da risponderle civilmente mettendo da parte l'astio nei suoi confronti.
Aveva dovuto tartassare un paio di colleghi della Gilda e spendere qualche moneta di troppo per riuscire ad ottenerle, ma le informazioni in possesso della ladra avrebbero davvero potuto essere le stesse conosciute da una spia della capitale. Un briciolo di fiducia in più ed il suo piano avrebbe preso il via.
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Ombre di Ambra
AdventureElettra ha vent'anni ed è una ladra. Le sue sorelle d'acciaio e il profondo desiderio di libertà sono le uniche certezze nella sua vita, ma le Cappe Nere, gilda di ladri ed assassini per cui lavora, non sono intenzionate a lasciarla andare. Personag...