Yeah, I'm his brother.

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Giorgio's pov.

Da quella volta in infermieria erano passate settimane; ce la scampammo con la scusa che io non mi sentivo bene e che Alex mi avesse accompagnato in infermieria. Ma al momento, la cosa che più mi spaventava, era un sola. Mi guardai allo specchio titubante, in camera con me c'era Cico. Lo guardai preoccupato, mentre fissavo il maglione che avevo addosso.

«C-Cico, non me la sento...»
Mormorai solamente. In quelle settimane erano successe così tante cose; Lorenzo non si sa da dove, riuscí a trovare e prendere il mio numero. Mi scrisse così tanto e iniziammo a parlare; ero davvero felice di essermi fatto un nuovo amico. Con Mario il rapporto si limitava ai corridoi o a quando ci beccavamo, ma quando succedeva morivamo dalle risate insieme. E ormai a settimane di conversazioni solamente a scuola, Lorenzo mi aveva invitato ad uscire insieme a loro. Avevo chiesto a Cico di portarmi qualcosa di bello da indossare; lui vestiva ovviamente più grande di me, ma la cosa non mi dava nessun fastidio. In questo periodo mi ero accorto... che forse la mia cotta per il mio migliore amico, stava diminuendo. Non sapevo perché e nemmeno la causa, ma il cuore non mi batteva più come prima. Ma tralasciando questo, ora mi ritrovavo in uno stato di completo imbarazzo; avevo paura. Paurissima. Di che cosa? Beh, di fare una brutta figura. Io non conoscevo gli amici di Lorenzo, se non Mario e forse Alex. E forse proprio la voglia di iniziare ad uscire con quest'ultimo, mi spinse ad accettare l'invito. In quel momento indossavo un maglione abbastanza largo a collo alto rosso; era semplice ma era davvero carino. Sotto dei semplici jeans.
Cico mi arrivò da dietro, fissandomi. «Andiamo! Sei uno schianto, se non fossi il mio migliore amico un pensierino su di te ce lo farei.»

«Cico!»
Lo rimproverai, guardandomi allo specchio. «La questione é più seria di quanto credi... Uffa... No!» Iniziai ad urlare a caso. «Dammi il telefono che avverto che non devono venirmi a prendere.»

«Cooosa, ma sei fuori?»
Cico si alzò dal letto e sospirò, guardandomi. «Giorgio, andiamo, é solo un'uscita. Perché ti comporti così? Quello che conoscevo io era sempre entusiasta di conoscere nuove persone...» E chiusi gli occhi, sentendo tutta la sua delusione sulla mia pelle. Purtroppo lui non sapeva, di quanto avessi iniziato ad avere un vero e proprio terrore del giudizio delle persone. «Forse... sei così in ansia...» Sussurrò. «Perchè c'é la tua crush! É ovvio!» Urlò ridendo e battendo le mani. «Aaah, sono convinto che sia quell'Alex, vero?»

«Parlando di Alex... Smettila di dire queste scemenze e dammi il suo cappellino...»

«Coosa?! Senti, amico, so che a te piace Alex e ti piace far vedere a tutti il regalo che ha fatto per te, ma così rovini l'outfit!»

«Ma che me ne importa dell'outfi-»
Stavo per parlare, ma venni interrotto dal suono del campanello. Con il cuore a mille gli dissi di aspettare in camera e scesi al piano di sotto correndo. Eravamo solo io e Cico in casa. Aprii la porta e mi ritrovai davanti Lorenzo sorridente. «Ehi, Lore!»

«Ehi, Gio', tutto bene?»

«Ah-Ah... Devo solamente infilarmi le scarpe, tu accomodati pure se vuoi.»

«No, no, aspetto in macchina...»
Mi sorrise. Intanto Cico scese, ovviamente, non si fese gli affari suoi. Entrò nel raggio visivo di Lokki e gli sorrise. «Ciao! Sei suo fratello?» Domandò.

E non so cosa diavolo passò per la testa di quel cretino; ma fissò Lokki con fare malizioso dalla testa ai piedi, per poi annuire.
«Giá, sono il suo fratellone! Immagino non ci siano problemi se esca anche io con voi.»

Sgranai gli occhi e mi girai verso Cico, per domandargli quanti neuroni gli mancassero.
«Ma certo, non c'é problema.»
E di nuovo, ad interrompere la mia prossima scenata, ci fu la voce rassicurante di Lokki. Sospirai. Aveva una pazienza quel ragazzo.

I Just Love. [Thebadnauts/WGF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora