Divino e lucente apollo pt.2

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Jungkook esitò nella risposta e sperò vivamente che Taehyung non se ne fosse accorto - va tutto bene perché?- trattenne per un attimo il respiro riponendo l'album e mettendosi lo zaino in spalla.
-sensazione mia, lascia perdere- rispose il biondo e per un millisecondo al moro parve di vedere della delusione nei suoi occhi color mare, per poi tornare inespressivi. - andiamo?- lo esortò e il moro annuì fecondo strada verso la porta e poi fuori.

Camminarono per un po' in silenzio, il parco prescelto da Jungkook distava circa venti minuti a piedi da casa sua, ma quella camminata sembrò durare un'eternità. Sentiva la tensione pervadergli il corpo e la sua ansia gli impediva di trovare un modo per rompere il ghiaccio. Erano ormai a metà strada, quando sparò la prima cosa che gli venne in mente, pure di interrompere quel silenzio asfissiante.

-come mai recitazione??-  chiese, voltandosi verso il biondo. Taehyung lo guardo sorpreso e ci pensò un'attimo prima di rispondere.

-quando ero piccolo ho vissuto una brutta esperienza, quando è finita l'unica cosa che riusciva a non farmi pensare all'accaduto era il corso di teatro- confessò a sguardo basso -potevo essere chi volevo, avere i ricordi di chi volevo- Jeongguk giurò di averlo visto sorridere, ma non poté appurarlo perché subito Taehyung gli pose la stessa domanda - tu perché hai scelto fotografia?- alzò lo sguardo, misterioso come sempre. Avrebbe tanto voluto comprenderlo meglio, ma sapeva di conoscerlo troppo poco per farlo.

-so che non sembra, ma da piccolo ero molto timido e non riuscivo a rapportarmi con le persone- gli disse con un piccolo sorriso -poi mia nonna mi ha regalato la mia prima fotocamera, una di quelle piccolissime e di colori sgargianti, e attraverso l'obbiettivo riuscii finalmente ad esprimere me stesso. Così ho conosciuto Yoongi- rise al ricordo e subito Taehyung, incuriosito il chiese se lo avesse fotografato di nascosto.

-non proprio- si passò una mano sul collo imbarazzato -ero in prima Superiore ed era il concerto di fine anno, Yoongi è sempre stato un pianista fantastico. Dopo averlo sentito suonare sono rimasto così colpito da volerlo conoscere a tutti i costi e ho usato la scusa di fare delle foto per il club di giornalismo pur di parlargli- spiegò ricordandosi il giovane Yoongi vestito in stile punk che suonava il pianoforte come se fosse all'opéra di Parigi -e niente da li siamo diventati amici- chiacchierarono ancora un po e Jungkook fu davvero contento di essere riuscito a scoprire qualcosa in più sul suo biondino.

Pochi minuti dopo arrivarono in cima ad una collinetta, li sopra c'era un piccolo parco e il moro amava rubare scatti al paesaggio della città -ho sempre voluto fare un photoshoot qui- sospirò Jeongguk respirando l'aria fresca, il solo allontanarsi dal centro lasciava che il leggero vento danzasse libero dagli alti palazzi.  Si voltò verso Taehyung, che si era perso a guardare la location prescelta con occhi spalancati. Esclamò un - cominciamo- con entusiasmo, aveva studiato la mitologia di Apollo per tutti i giorni precedenti e aveva in mente così tante cose che pensava di esplodere.

Draw Me // TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora