Scatti rubati

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Jungkook non aveva per niente voglia di prepararsi per quel pomeriggio.
Aveva passato gli ultimi giorni a ignorare Taehyung e stare più tempo possibile con Angelica; i suoi genitori furono molto contenti di ospitarla più volte a cena e tornare alla "normalità" sembrò aiutare il moro a scordarsi del ragazzo che per poco era riuscito a rubargli la ragione.
Dopo la litigata i due non si erano più rivolti la parola, cercando in ogni modo di evitare di incontrarsi. I loro amici però, notando il loro comportamento, avevano iniziato a tartassarli di domande sulla motivazione di quella "rottura" e cercare un modo per farli riconciliare.

Jungkook pensò che quel photoshoot dell'ultimo minuto fosse l'ennesimo tentativo dei suoi amici di farli parlare, ma quando Hoseok lo pregò di aiutarlo per il suo famoso progetto super importante, acconsentì a scattare quelle foto.
Indossata una leggera camicia gialla con i suoi adorati Jeans strappati, preparò velocemente lo zaino, prendo anche i vestiti che Taehyung gli aveva prestato.
Corse giù dalle scale con lo skateboard sotto braccio e uscì di casa, quella di Hoseok non era molto distante quindi prendere la macchina sarebbe stato inutile.

Neanche il tempo di appoggiare le ruote sull'asfalto che il suo telefono iniziò a squillare nella tasca.
-Kooookieeee, che stai facendo?- gli chiese la sua ragazza dall'altro capo e lui spiegò velocemente
-devo andare da Hoseok per aiutare lui e Taehyung con delle foto- sbuffò e lei subito colse l'irritazione nel suo tono della voce.
-sembri infastidito... è successo qualcosa con Taehyung? volevo chiedertelo già da qualche giorno- Angelica sembrava preoccupata, ma Jungkook negò subito.
-tranquilla, non è nulla di grave- disse frettolosamente, passandosi una mano tra i capelli.
-fate pace in fretta, non mi piace vederti così giù, ci sentiamo più tardi!- aveva esclamato lei prima di chiudere la chiamata e Jungkook si sentì per l'ennesima volta in quel periodo uno schifo, per le continue bugie che rifilava alla sua povera ragazza.

Sfrecciò verso l'indirizzo datogli dal rosso, prendendo qualche scorciatoia perché era già in ritardo. Appena arrivato rimase a bocca aperta nel trovarsi davanti una villetta di media grandezza. Con esitazione suonò il campanello e ad accoglierlo si presentò una graziosa signora anziana, che dall'abbigliamento, Jungkook capì stesse sistemando l'orto.
Era magrolina, con un grembiule sporco di terra e un sorriso dolcissimo, aperto il cancello gli porse la mano invitandolo ad entrare.
-tu dei essere il nuovo amico del mio piccolo raggio di sole, vieni entra pure caro- gli disse e il moro si presentò facendo un piccolo inchino, seguendola fino all'ingresso.

-ecco Kookie! grazie di averlo accompagnato nonna- Hoseok corse ad aprire la porta e poi lasciò un bacio veloce alla donna -puoi dire a papà che mamma ha fatto la spremuta- disse poi guardando verso l'uomo che stava vangando la terra. Da lontano era identico al figlio, la sua copia spiccicata, salutò da lontano e tutti gli sorrisero.
-Hobi ma tutti i tuoi amici sono affascinanti, già TaeTae e il piccolo Jimin sono bellissimi, li trovi tutti tu?!- la madre di Hoseok era uscita con una brocca e dei bicchieri in mano sorprendendo Jungkook, che si strinse nella spalle e si presentò impacciatamente, ringraziandola per il complimento
-sai bene che ho sempre avuto occhio per queste cose- ridacchiò Hoseok, invitandolo poi ad entrare.
-oh certo che lo so!- rise anche lei, scompigliandoli i capelli per poi uscire e richiamare il marito.

Draw Me // TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora