Capitolo 20.

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Chloè

"Ci pensi mai a quando saremo sposati?"
Mi chiede Neymar mentre passeggiamo , oggi ha la giornata libera ed abbiamo deciso di passarla completamente soli , noi due insieme , ed io mi sono ripromessa di pensare solo a lui , solo ed esclusivamente al mio futuro marito.

"In realtà non penso cambierà molto."
Rispondo fermandomi davanti ad una vetrina che ha in esposizione un abito piuttosto carino.
"Insomma conviviamo da quando ci siamo messi insieme praticamente."
Aggiungo girandomi verso di lui.

"Questo perchè racchiusa in te c'è una piccola Chloè cinica e poco romantica."
Mi fa ridere mentre ricominciamo a camminare , anche se in realtà non è così facile muoverci senza essere notati , insomma sto pur sempre con uno dei calciatori più famosi al mondo , ci fermano spesso , per una foto , una parola , un autografo.

"O forse sono molto più razionale di voi e nel matrimonio ci vedo semplicemente tanta burocrazia e molto meno il lato romantico ."
Alzo le spalle , Neymar si ferma , mi giro a guardarlo con un sopracciglio alzato.

"Mi vuoi sposare vero?"
Mi chiede spaventato.
Ed io odio vederlo così , vederlo così terribilmente fragile e troppo , troppo dipendente dalla mia figura.

Quando l'ho incontrato era in uno dei periodi più bui della sua vita , mi dice sempre che l'ho salvato , che sono stata la sua luce infono al tunnel , che sono stata la sua boccata di aria fresca.

"Ma certo!"
Rispondo convinta avvicinandomi a lui e prendendogli il viso fra le mani.
"Certo che ti voglio sposare Ney , solo che non ho bisogno che un pezzo di carta testimoni l'amore che provo per te , non ho bisogno di una fede al dito per sentirmi legata a te.
Tu vedi il matrimonio come una cosa fondamentale , io molto meno , però  sono pronta a fare questo passo."
Mi cinge la vita.

Mi sento un verme ma è la cosa giusta da fare.

Appoggia la sua testa alla mia , chiudo gli occhi.

"Ti amo così tanto Chloè."
Mi dice e senza darmi tempo di ribattere , probabilmente consapevole che non gli darò una risposta troppo espansiva , mi bacia.

Ricambio il bacio come se fosse un gesto automatico , come se mi sentissi in dovere di farlo.

Non sento le farfalle che provo con Antoine , non sento i brividi che mi causa lui.

Sento solo lo stomaco contorcermi , sento solo la nausea salire.
Non per colpa sua.
Non per copa di Antoine.

L'unica persona che ha colpa in questa storia è la sottoscritta.

Sono solo ed esclusivamente io.

Io che ho cercato l'imperfezione in una vita perfetta.
Ho cercato la trasgressione in una vita lineare.
Ho cercato l'evasione nell'oppressione.

E nel cercare queste cose non avrei mai,  e dico mai, immaginato di trovare l'amore.

Quello vero.

L'amore di una vita.

L'amore eterno , trovato troppo tardi .

Un destino beffardo , un destino infame, un destino ingiusto.

Ho un uomo meraviglioso al mio fianco , un futuro marito impeccabile eppure sono andata a cercarmi tutt'altro.

E mi odio.
Cazzo se mi odio.

"Andiamo a pranzo?"
Mi chiede Ney quando si stacca dal bacio e distraendomi da tutti i miei pensieri.

"Sto decisamente morendo di fame ed oggi ho deciso di poter sgarrare la dieta ferrea di papà."
Lo faccio ridere , mi mette un braccio intorno alle spalle , torno con la mente solo a lui , lo abbraccio e prima di andare sono io che cerco un altro bacio.

E torno ad essere perfetta in questa vita che non sono sicura di volere più.

Che non sono sicura di aver mai voluto.

-

"Puoi sistemare un tavolino con tutti i tipi di confetti e le persone oltre alla bomboniera possono creare il loro sacchettino personale."
Rispondo a Stella dall'altra parte del telefono,  mentre con un cenno del capo saluto il portinaio dell'hotel che mi apre la porta.

Sono appena tornata dai ragazzi dopo i giorni trascorsi con Neymar ed è praticamente ora di cena.

"Quali confetti avete deciso alla fine?"
Mi chiede ancora la mia wedding planner.

"Quelli al cocco , al cioccolato e mandorla , poi un mix a tua scelta dei gusti più strani."
Rispondo arrivando in sala da pranzo dove come immaginavo c'è tutta la squadra.

"E i fiori ?"

"I fiori vanno benissimo quelli che hai scelto."

"Sei sicura? Non li hai nemmeno guardati."
Mi rispondo.

"Stella sei la migliore wedding planner in circolazione , mi fido assolutamente di te, quindi qualsiasi cosa tu abbia scelto sono sicura sia impeccabile."

Posso immaginare il suo sorriso a queste mie parole mentre io sono esausta , mi ha chiamato quasi un'ora fa per decidere i particolari del matrimonio , matrimonio in cui non mi sono praticamente mai occupata e mi è andata benissimo così.

"In caso puoi chiedere alla mamma di Ney dato che si sta facendo in quattro per questo matrimonio."
Aggiungo.

Un altro paio di cose e poi finalmente posso attaccare la telefonata.

"Mio Dio , sto morendo di fame , cosa prevede il menu sta sera ?"
Esclamo avvicinandomi ai ragazzi , mi avvicino a Lucas , prendo una foglia di insalata dal suo piatto.

"No prego , fai pure."
Mi dice mettendo un finto broncio , gli do un bacio e so che mi ha già perdonata.

"Ciao Chloè."

"Ciao papà."

"Sei riuscita a parlare con la tua wedding planner? Tua madre mi ha detto che non riusciva a contattarti."

"Ero in aereo , appena sono atterrata l'ho richiamata."
Credo che a questo matrimonio ci tenga più mio padre di me.

"Ed è tutto apposto?"

"Tutto perfetto , proprio come volete voi."
Mi lascio sfuggire mentre vado a sedermi al mio posto che senza farlo apposta è fra Benjamin e Antoine.

"Se fosse per te ti sposeresti in dieci minuti , in comune ."
Mi riprende papà.

"E che c'è di male in tutto questo ? Meno rotture per tutti ."
Alzo le spalle , odio quando mi parli come se non fossimo in mezzo ad altre trenta persone.

"Il matrimonio non è una rottura Chloè."
Mi riprende di nuovo.

"Questo perché tu non sei la sposa e non sei mai stato la sposa."
Rispondo causando le risate di più di un componente della squadra , anche quella di Antoine.

La sua risata , la sua bellissima risata che mi fa sentire che finalmente , qua con lui , andrà tutto apposto.

Papà non mi risponde più , probabilmente un po' stizzito per le mie risposte ma oggi non ne posso proprio più di sentire la parola matrimonio .

"Sei tornata per farci sgobbare?"
Chiede Paul allungandosi a prendere l'acqua.

"Mi sembra assolutamente ovvio Pogba , da domani si torna a sudare ."

Finge un colpo al cuore , Antoine sorride , lo vedo con la coda dell'occhio , si avvicina al mio orecchio.

"Se vuoi io e te possiamo cominciare a sudare già da stanotte ."

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora