Capitolo 17.

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Chloè

Neymar è venuto in hotel con noi , ha chiesto un permesso che gli è stato concesso , andrà via dopo cena .

Mi sto sforzando di essere la migliore delle fidanzate mentre risulto la più pessima delle amanti.

Però ,infondo , c'è forse un'amante non pessima?

Essere un'amante è già di per se uno schifo no?

Scaccio questo pensiero , seduta in braccio al mio fidanzato su un divanetto nella hall dell'hotel , a bere qualcosa con qualcuno dei ragazzi , ovviamente non c'è Antoine che si è chiuso nella sua camera e chissà quando ritornerà a parlarmi.

Ultimamente  ,qualsiasi cosa faccia o qualsiasi movimento compia, ferisco qualcuno , qualcuno a cui voglio bene , qualcuno che amo.

Non so come muovermi senza fare del male a chi mi circonda.

Non so più quale sia la cosa giusta e quella sbagliata.

Chiudo gli occhi , scaccio anche questo pensiero , sorseggio un po' della mia Coca Cola zero.

"Allora amore hai pensato di venire all'esordio?"
Mi sussurra Neymar.

"Non posso venire , giochi lo stesso giorno della Francia Ney , già lo sapevi."
Rispondo mortificata guardandolo.

"Ma è il mondiale."
Replica , sospiro.

"Lo so e lo sai che mi dispiace da morire , verrò nella partita con la Costa Rica e mi fermo qualche giorno , te lo prometto."

"Non è come l'esordio."

"Ney  io sono qua per lavoro non per piacere , sto lavorando."

"Mi stai dicendo fra le righe che sono un peso per il tuo lavoro?"

"Oddio no amore no."
Rispondo sincera , nonostante tutto , per me lui non sarà mai un peso.

"Così pare."

"Non è vero , come al solito capisci quello che vuoi e mi fai passare per stronza."
Il mio tono è cattivo ma mi sta proprio esasperando , non riesce minimamente a capire che io con la nazionale francese ci lavori e non ci viaggi per piacere.

Non risponde , resta in silenzio qualche istante .

"Devo andare."
Esclama poi facendomi alzare dalle sue gambe.

"Non abbiamo ancora cenato."
Ribatto , non voglio che se ne vada così , arrabbiato.

"Mi è passata la voglia di mangiare."
Mi ruba un bacio veloce.

Un saluto generale , poi mi da le spalle e se ne va.

Lo guardo uscire dall'hotel e mi sto davvero aggrappando al mio buonsenso per non mettermi a gridare di frustrazione in mezzo a tutti.

Non guardo nessuno , prendo semplicemente le mie sigarette ed esco sul retro.

Non lo seguo , non sono mai stata abituata a trattenere chi non vuole restare qua e poi sarebbe inutile , ormai ha la sua idea e non sarà facile togliergliela dalla testa.

Sospiro.

Mi accendo una sigaretta , mi siedo su un tavolino , fisso un punto indefinito di questo nuovo scenario che mi trovo davanti.

Non resto molto tempo da sola , Lucas si siede accanto a me , mi faccio più in la.

"Lo vedi? Come mi muovo ferisco qualcuno , non faccio mai la scelta giusta."
Dico senza guardarlo.

"Sei tu che ti convinci di ferire gli altri o sono gli altri a ferire te?"

Mi pone la questione da un altro punto di vista.

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora