Capitolo 30.

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Chloè.

"Okay amore , ci vediamo domani mattina."
Esclamo alzandomi in piedi dopo che l'infermiera è passata ad avvisare la fine dell'orario di visita.  

"Non devi arrivare per forza all'inizio dell'orario ed andare via alla fine."
Risponde tendendo una mano verso di me.

"Non ho niente da fare Ney , dovevamo essere a Sirmione in questo periodo , quindi non ho organizzato assolutamente niente da fare."

"Lo so , mi dispiace davvero da morire."

"Non dirlo nemmeno per scherzo , appena starai meglio ci sposeremo , senza se e senza ma."
Rispondo accarezzandogli il viso.
"Devi solo rimetterti in fretta perchè quella casa è davvero troppo grande per rimanerci da sola."
Aggiungo sincera , non riesco quasi a dormire in quella casa , così nuova , così grossa , col silenzio che urla ed i miei pensieri che mi soffocano.

"Vedrò di tornare il primo possibile."
Mi abbasso, lo bacio dolcemente .

"Buonanotte amore mio."
Sussurro contro le sue labbra .

"Fammi uno squillo quando arrivi , così sono tranquillo e te la darò li la buonanotte."

"Va bene."
Rispondo rubandogli un altro bacio , gli accarezzo di nuovo il viso e poi mi stacco da lui , prendo la mia borsa dal tavolino e mi giro solo quando sono sulla soglia della porta , gli mando un bacio che ricambia , sorrido sincera e dopo averlo salutato un'altra volta chiudo la porta ed esco dall'ospedale ,il posto in cui ultimamente sto passando più tempo in assoluto.

Sono passati nove giorni dall'incidente ed i primi giorni non sono per niente stati facili , Ney stava malissimo per il dolore ed io vedendolo così stavo malissimo , senza sapere bene il perchè , aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a mangiare , a lavarsi e vestirsi perchè con un braccio ed una gamba fuori uso non è per niente facile.

La cosa buona è che dopo domani potranno valutare la situazione e magari cominciare a muovere leggermente almeno il braccio.

Se poi tutto andrà bene fra un'altra settimana potranno dimetterlo, anche se dovremo venire tutti i giorni qui per la riabilitazione , concordata anche con il PSG , insomma una cosa un po' lunga ma per metà settembre , fra due mesi esatti , dovrebbe tornare come nuovo.

Ed io lo spero con tutto il cuore.

Esco ringraziando il tardo orario in cui fortunatamente non ci sono i giornalisti che ultimamente mi stanno rendendo le cose davvero pesanti , una volta sono scesa a fumare per distrarmi qualche minuto e mi sono ritrovata una decina di microfoni puntati adosso.

Dicono che sia normale quando hai questa notorietà , io di normale non ci vedo praticamente nulla , non credo che la mia vita abbia mai avuto nulla di normale , nel bene o nel male.

Mi accendo una sigaretta nel tragitto verso la mia auto , cercando di non pensare troppo , di non far andare mente e cuore in luoghi troppo lontani , a trovare rifiugio in un paio di occhi azzurri ed in quei riccioli che amo tanto coccolare .

Scuoto il capo , non posso pensarci , non ora , o rischierei di crollare , di lasciarmi andare.

Entro in macchina dopo aver pestato il mozzicone di sigaretta , metto qualche stazione a caso della radio giusto per non rimanere sola con il silenzio che mi farebbe pensare troppo .

Guido piano verso casa , quella casa che devo ancora abituarmi al fatto che sia mia , che sia la nostra nuova casa.

La sento mia così poco , la sento così grande ed io mi sento così piccola.

E' bellissima , la gente si straccerebbe le vesti per stare in una casa del genere probabilmente ma io no , io no perchè la sento così vuota , così triste.

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora