Capitolo 34.

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Chloè.

A parte il momento dell'abbraccio sono riuscita a mantenere un perfetto comportamento professionale con tutti i ragazzi e soprattutto , credo per la prima volta dopo mesi , sono riuscita a rimanere completamente distaccata da Antoine , non l'ho guardato , non l'ho cercato , non ho cercato pretesti o scuse per restare con lui.

E sembra che lui non ci abbia provato con me.

Sembriamo adulti , sembriamo due persone grandi che hanno chiuso completamente una stupida fuga da ragazzini , anche se , tutto è stato tranne che una stupida fuga da ragazzini.

E' stato amore ,è stata passione , è stato tutto.

Non so se è stato o è ancora ma sicuramente ora non è più cosa che possiamo permetterci di vivere.

Anche se penso che questa sera dovremo vederci, Lucas ha organizzato una cena per non ho capito bene che cosa ed ha insistito affinchè ci sia pure io perchè sia lui che Amelia ci tengono particolarmente a farmi conoscere Martin , aggiungendo poi che non posso vivere da eremita chiusa nella mia stanza d'hotel per una settimana e venire solo agli allenamenti o per parlare con loro.

Ed infondo , dato che anche io muoio dalla voglia di conoscere Martin ho accettato di andare , non devo per forza parlare con Antoine , non devo per forza averci a che fare , non devo sedermi vicino a lui o parlare con lui.

E soprattutto posso parlargli da persona normale , civile , da persona adulta.

"Pronto?"
Esclamo rispondendo alla chiamata senza guardare davvero il mittente.

"Oh wow la mia fidanzata è viva."
Sospiro , dovevo aspettarmelo.

"Scusa amore , sono stata davvero impegnata."

"Oh certo il tuo lavoro."

"Si esatto , il mio lavoro."
Rispondo stizzita.

"Quando saremo sposati non potrai comportarti così ."

"Così come scusa?"

"Andare in giro , stare senza chiamare , stare fuori giorni, come faremo quando saremo genitori?"

"Mi stai facendo una scenata sul mio lavoro perché non ti ho chiamato due giorni?"

"Sto guardando al futuro Chloè."

"Io non lascerò il mio lavoro Neymar."

"Non ti sto dicendo di farlo , sto dicendo che non potremo fare così per sempre "

"Ero impenata Neymar , stavo lavorando e tu stai facendo una tragedia con motivazioni assurde perché io stavo lavorando cazzo!"

"Così impegnata da non aver tempo di chiamarmi in due giorni?"

Mi chiede ancora ed io alzo gli occhi al cielo.

"Ho lavorato Neymar , non sono andata a darmi alla pazza vita ad Ibiza."
Rispondo abbastanza scocciata perchè stanca di essere sotto accusa per ogni mia santissima mossa.
"E ti ho scritto , mi sono assicurata che stessi bene ma sto lavorando anche recuperando ciò che non ho fatto nei mesi precedenti quindi oltre a seguire i ragazzi ho anche altro da fare, inoltre mio padre vuole fare delle call lunghissime per ogni minima cosa quindi non ho davvero tempo e se non mi credi puoi chiedere a lui."

"Mi stai rinfacciando che non hai lavorato per aiutare me?"

"Quando mai ho detto così ?"

"Sembrava dai modi e dai toni usati."

"Certo , ovviamente , io accuso sempre tutti."

"Sto solo dicendo che potevi chiamarmi."

"Sono passati due giorni Ney , non due anni e come non ti ho chiamato io , nemmeno tu l'hai fatto."

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora