Capitolo 32.

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Antoine.

"Andiamo a prendere la mamma?"
Mi chiede Mia quando la prendo in braccio per andare nel box.

"Si tesoro , torna la mamma."
Rispondo lasciandole un bacio fra i capelli ,  è felice di rivedere la madre , è passata qualche settimana  dall'ultima volta che l'ha vista , ed anche se è molto più legata a me rispetto che ad Erika ,è sempre sua madre e si sa , la mamma è sempre la mamma,  e Mia stravede per lei.

La sistemo in auto , nel suo seggiolino e col suo pupazzetto per farla stare tranquilla , non le piace molto stare in macchina , la soffre un pochino , anche se quasi sempre si addormenta durante i viaggi.

Metto la musica a basso volume per non dare fastidio a Mia e mi inoltro nel traffico madrileno di quest'orario , ovviamente Erika ha scelto un pessimo orario in cui tornare , come ovviamente succede sempre quando tocca a lei prendere qualche scelta o pianificare qualcosa.

Forse ultimamente me la prendo anche troppo con mia moglie, con la sua figura , odiando che ci sia lei al posto di Chloè , odiando aver incontrato prima lei.

Anche se è ovvio che lei non centri niente in questa storia , ho incasinato tutto solo e solamente io.

Non che Erika mi abbia mai dato modo di avere occhi solo per lei o di amare questo matrimonio così vuoto.

Non avrei mai pensato di finire così , incastrato in un matrimonio vuoto , che sta in piedi solo per Mia , anche se , probabilmente senza rendercene conto, facciamo soffrire anche lei perchè i bambini si accorgono di tutto , i bambini si accorgono di ogni cosa.

"Papà?"
Mi chiama la mia principessa da dietro.

"Si amore mio?"

"Mare?"

"No , non possiamo andare al mare Mia , papà ha ricominciato a lavorare."
Rispondo un po' triste perchè mi rendo conto di averle donato così poco tempo quest'estate.

Si rattrista anche lei ma non dice più niente , si gira di nuovo verso il finestrino , stringe il suo giochino , si mette il dito in bocca.

Le ho dedicato poco tempo in generale nella sua vita , nonostante lei straveda così tanto per me , però essere un calciatore non permette tante volte di essere un padre presente.

So che è un lavoro privilegiato , che ci permette un determinato tenore di vita ma tutti i soldi del mondo non mi ridaranno ciò che ho perso di mia figlia , i momenti lasciati al vento perchè non c'ero , i momenti che mi perderò , quando vorrà suo padre accanto ed io non ci sarò. 

Quando sarà più grande , se ne renderà conto e si arrabbierà con me , avendone tutto il diritto.

Questo lavoro mi darà tanto , tantissimo ma non mi ridarà mai ciò che ho perso e perderò.

Ma non posso pensarla così , non posso vivere così , scuoto il capo , mi fermo ad un semaforo , alzo lo sguardo e guardo la mia principessa meravigliosa.

E mi godo questi piccoli grandi momenti qua , che un domani le racconterò quando sarà arrabbiata con me e so che  le strapperò un sorriso.

-

Entro in casa , lascio le chiavi sul mobiletto , non so bene che ore siano ma non faccio casino perchè è sicuramente tardi e Mia sta dormendo .

Sono stato a cena col club dopo la partita , era la prima partita al Wanda di questo campionato e dato la bella vittoria abbiamo deciso di festeggiare uscendo a cena. 

Erika credo sia in camera , non  penso stia già dormendo e dato il rumore che viene da camera nostra suppongo di avere ragione .

Vado in bagno ,mi spoglio , mi lavo e mi metto la maglietta che uso come pigiama , poi vado in camera ed alzo un sopracciglio quando la vedo fare una valigia.

"Parti di nuovo?"
Chiedo , non comunichiamo molto ultimamente.

"Si , vado dai miei , per un po'."

"Per un po' quanto? Mia?"
Chiedo perchè a me non cambia il tempo che passa con lei ma a Mia cambia , cambia e come.
"E questa cos'è?"
Aggiungo quando trovo una busta sul mio comodino.

"Carte per il divorzio."
Risponde come se mi avesse detto che domattina a colazione ci sarà una torta.

"Cosa stai dicendo?"

"Sto dicendo che divorziamo Antoine."
Apre il suo armandio , prende i vestiti , li mette in un'altra valigia.

"E me lo dici così?"

"Io e te non parliamo Antoine , non parliamo più , che senso avrebbe avuto parlartene prima ?  Facendo così ci evitiamo stronzate ed andiamo direttamente al sodo."

Finalmente mi guarda , si degna di guardarmi.

Ed ha uno sguardo così spento , così esausto.

Così rassegnato.

Rassegnato , ecco , è questa la parola più adatta allo sguardo che mi ha dato.

"E' anni che non parliamo , che non ci guardiamo davvero .
E' anni che appariamo perfetti agli occhi di tutti quanti , Erika che bel matrimonio , Erika sogno la tua vita , Erika siete così belli.
Mi riempiono di queste frasi Antoine ed io fingo , fingo magnificamente.
Ma è tutta apparenza , non c'è nulla di bello in questo matrimonio , non c'è nulla che funzioni.
A malapena ci diciamo buongiorno quando ci incontriamo in cucina e sinceramente non ce la faccio più Antoine."
Mi guarda fisso negli occhi e mi dispiace così tanto di averla fatta soffrire perchè se le cose non hanno funzionato è perchè soprattutto io non mi ci sono mai davvero messo d'impegno.

E' stata una brava moglie.
E' una brava madre.

"Voglio la possibilià di essere felice anche io Antoine , chiedo troppo ?"
Le trema un po' la voce.

"No , chiedi ciò che vorrebbero tutti."
Le rispondo.

"L'abbiamo rimandato per anni , ora basta."
Sussurra ancora.

Annuisco , cerco una penna,  ha ragione.

Ed ha molto più coraggio di me .

Non sono nessuno per continuare  a renderla infelice , è giusto che cerchi e trovi la sua felicità.

Quella che ho provato pure io, anche se in modo più subdolo dato che, nonostante tutto ,il mio è stato un tradimento.

"Mia?"
Chiedo perchè è questa la cosa fondamentale.

"Mia ama Madrid , ama questa casa , a breve andrà al nido , detesto starle lontano , mi fa male al cuore avere mia figlia lontano ma finchè non capirò io cosa fare non posso scombussolare anche la sua vita Antoine , è un nostro casino , non di nostra figlia , non è giusto paghi anche lei anche se so che soffre ad avermi lontana.
Ma soffrirebbe di più a restare lontano da te."

La guardo , le accarezzo una guancia quando la vedo piangere perchè nonostante tutto , nonostante il nostro rapporto sia andato ad annullarsi , non mi piace vederla così e le voglio bene.

"Sei una brava mamma Erika , stai agendo da brava mamma , non dimenticarlo mai."

Annuisce.

E non ho più niente.

Non ho più Chloè.

Non ho più un matrimonio.

Non ho più una moglie.

E' questione di un attimo.

E' tutta questione di un attimo.

L'attimo prima hai tutto .

Quello dopo non hai più niente.

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora