Capitolo 35.

1K 38 7
                                    

Antoine.

"E' davvero assurdo che non ci sia un cazzo di taxi a quest'ora."
Esclama Chloè rientrando in casa , la guardo , ho in braccio Mia che sta dormendo , è tardi per lei.

"Dove alloggi?"

"Al solito hotel che uso quando vengo a Madrid."
Risponde senza prestarmi troppa attenzione , cercando qualcosa sul suo telefono.
"Non trovo nemmeno un Uber , è davvero assurda questa cosa."
Aggiunge melodrammatica , facendomi ridere leggermente .

"Ti posso accompagnare io."
Le dico senza pensarci quando la vedo andare un po' in panico perchè non ha il controllo che vorrebbe.
Non lo faccio con un secondo fine , o almeno consapevolmente no , magari il mio subconscio si.

"Non voglio disturbare , c'è anche Mia che sta dormendo."

"Non è un problema , è a pochi chilometri da casa mia , non è un problema accompagnarti, dico davvero."
Sono sincero , saranno dieci , massimo quindici minuti in più di strada e poi Mia dorme senza problemi in auto.

"Mi salveresti la vita."
Risponde sincera , la vedo rasserenarsi perchè può tornare ad avere di nuovo il controllo.

Sorrido , mi alzo per primo , salutiamo Lucas e Amelia , Chloè promette di farsi vedere presto e si danno appuntamento per vedersi allo stadio fra qualche giorno , Amelia porterà Martin per la prima volta.

"Vuoi darmi Mia?"
Mi chiede quando usciamo da casa Hernandez.
"Così puoi cercare le chiavi senza problemi e posso sistemarla io sul seggiolino."
Si sbriga ad aggiungere e mi fa sorridere , sorridere come solo lei può fare, come solo la mia Chloè riesce a fare.

"Mi aiuteresti , grazie."
Le rispondo avvicinandomi per lasciarle in braccio mia figlia , alza il viso che senza farlo apposta finisce a pochi centimetri dal mio e devo davvvero appellarmi a tutta la mia forza di volontà per non baciare quelle labbra che mi mancano come l'ossigeno, che mi manca come non mi è mai mancato nulla in vita mia.

Chloè mi manca come non mi è mai mancato nessun altro nella mia vita ma credo di doverci fare l'abitudine.

"Puoi lasciarmi a casa tua , così puoi portare su Mia senza tenerla troppo in giro , non è distante l'hotel da casa tua."
Mi dice quando siamo ormai in strada da un po'.

"Non ti lascerò in giro per Madrid da sola , a mezzanotte."

"Sono grande Antoine , non mi succederà niente."

"Forse è solo una scusa Chloè ."
Le dico , senza sapere bene il perchè.

"Una scusa Antoine?"
Si gira verso di me , mi guarda  , lo vedo con la coda dell'occhio.

"Per passare più tempo con te e non lasciarti andare."

"Antoine."

"Lo so, lo so Chloè , siamo adulti , siamo grandi , siamo..."

"Stavo per dirti che è un'ottima scusa che aspettavo che usassi."
Mi risponde ed io non capisco davvero cosa significhi.
"Però Mia ha bisogno di andare a dormire , in un letto , non nel seggiolino di una macchina."

"Puoi salire a bere un tè no?"
Le dico perché non voglio davvero farla andare via.

"E tua moglie?"
Sospiro , non lo sa ancora praticamente nessuno quello che è successo fra me ed Erika.

"Mi ha lasciato."

"Cosa?"
Chiede con il tono di voce un po' troppo alto , si porta una mano a coprirsi la bocca ma Mia dev'essere davvero stanca perché non accenna minimamente a svegliarsi .

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora