Capitolo 37.

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Antoine.

"Questo è l'ultimo?"
Chiedo a Chloè portando in salotto il suo ultimo scatolone.

"Si , è l'ultimo , o almeno credo."
Risponde aprendo uno scatolone con dentro altre cose da sistemare.

Siamo nel suo appartamento , non molto grande ma carino e soprattutto poco distante da me .

Avrei voluto portarla a vivere da me , cominciare da subito la nostra vita insieme ma Chloè ha detto che sarebbe stato troppo presto , che non vuole che Mia la veda come l'altra donna nella vita di suo padre e che , soprattutto, le serve tempo per metabolizzare la situazione di mamma e papà senza che lei si metta in mezzo.

Chloè è davvero un essere umano meraviglioso , che si merita tanto dalla vita.

Ha inoltre detto che non ha mai vissuto da sola , che non si è mai sentita completamente indipendente , che non ha mai avuto una casa tutta sua ed io non sono nessuno per non permetterle di vivere questa esperienza , non mi perdonerei mai se non facesse tutto ciò che si senta da fare.

E poi ci vedremo spesso , lavoriamo nello stesso posto , ha appena iniziato ma Diego ne è già completamente entusiasta.

E così eccoci qua , alla fine di settembre , a sistemare la sua nuova casa a Madrid e cominciare la nostra nuova vita insieme.

Ovviamente ci sono stati svariati ostacoli , primo fra tutti suo padre che non ha ovviamente accettato la cosa , almeno per ora.
Chloè era preoccupata per me ,per il mio ruolo in  nazionale ma ha capito che suo padre non può tagliarmi le gambe senza che intervengano i piani alti , non sarà il ct della nazionale per sempre ed un po' di odio nei miei confronti posso sopportarlo se il prezzo è poter amare Chloè e stare con lei il resto della mia vita , alla luce del sole.

Sono stato io a chiedere di non essere convocato questa volta , un po' perchè devo davvero concentrarmi sull'Atletico ed un po' perchè non avrei lasciato subito Chloè da sola .

Mia è al nido , devo andare a prenderla più tardi.
Poi settimana prossima capirò bene le intenzioni di Erika e sarà tutto più facile.

"Quanti libri hai amore?"
Chiedo passandole l'ennesimo scatolone stracolmo di libri.

"E non sono nemmeno tutti , alcuni li ho lasciati a David , quando verrà a trovarmi me li porterà."
Risponde sistemando un libro nella libreria enorme nel suo nuovo salotto.

"Che ha detto lui?"

"E' felice , felice che abbia preso il coraggio di essere libera ."
Le nasce un sorriso spontaneo sul viso , un sorriso che fa sorridere anche me.

E' serena , è felice , non l'ho mai vista così , con questa luce che emana ovunque , con questa voglia di vivere , ora apre gli occhi al mattino e non desidera più di scomparire .

E per me questa è la vittoria più importante , questa per me è la cosa fondamentale.

"Dovremmo inventarci qualcosa per pranzo lo sai?"
Le dico poi perchè ormai abbiamo ultimato le cosa da sistemare , dopo quasi cinque giorni di full immersion sul suo trasloco.

"Possiamo ordinare qualcosa."
Mi dice senza prestarmi troppa attenzione , concentrata sulla sua libreria.

"Oppure posso cucinare qualcosa io."
Le dico .
Chloè si gira , sorridendo di nuovo , appoggia il libro e si avvicina a me , incrocia le braccia dietro il mio collo.

"Me lo sono scelta bene l'uomo della mia vita."
Mi dice .

E mai cosa più bella mi è stata detta.

L'uomo della sua vita.

Ora e per sempre.

-

"Prendimi i cereali , quelli sul secondo scaffale."
Mi dice Chloè ,sono qualche metro più avanti di lei che spinge il carrello con dentro Mia , la mia piccolina è appena tornata dopo qualche giorno con Erika.

E' passata qualche altra settimana dal suo arrivo a Madrid , stiamo piano piano costruendo la nostra quotidianità e la nostra normalità.

Normalità come quella di ora , dove siamo a fare la spesa , al supermercato infondo alla via .

"Lo sai che sono i cereali che mangia Mia vero?"

"E che ci posso fare se sono buonissimi scusa?"
Mi dice col suo fare un po' da bambina che mi fa impazzire.

"Buoni papà!"
Esclama Mia cercando di imitarla , mi fa ridere .

"Tu e mia figlia coalizzate credo che siate la cosa peggiore che potesse capitarmi ."
Dico melodrammatico.

"Non è vero , siamo la cosa più bella che ti sia mai capitata."

"Mi stai rubando l'ego Chloè?"
Le dico avvicinandomi , lascio un bacio fra i capelli della mia piccola , poi un bacio sulla guancia della mia ragazza che ride felice.

"E non è l'unica cosa che mi rubi vedo."
Esclamo guardando la felpa che indossa , alza le spalle.

"I tuoi vestiti sono più comodi dei miei per fare la spesa."
Risponde ed io non potrei essere più felice di così , la mia vita e quella di Chloè si sono incastrate in modo perfetto , come se fossero destinate ad incontrarsi ed intrecciarsi così ed a me ancora non sembra vero , a volte ho ancora paura di aprire gli occhi e scoprire che sia un sogno ma poi , mi rendo conto che sia la mia nuova realtà , la mia meravigliosa nuova realtà.

E dato che è il giorno dopo la partita , come stiamo facendo da qualche settimana a questa parte cercando di crearci nuove tradizioni ,stiamo tutto il giorno insieme e poi andiamo da Chloè a preparare la pizza ed una torta , anche se io devo giustamente limitare la quantità di cibo che assumerò per non alterare troppo la mia dieta.

"Brava Mia , continua così."
Dice Chloè alla mia bambina che ha un po' di pasta di pane da modellare , dove creerà la sua mini pizza , anche se ovviamente solo per giocare ,  abbiamo un po' di musica sottofondo , come sempre , perchè a Chloè piace destreggiarsi in cucina a suon di musica.

"Ma che fai !"
Le dico poi quando si avvicina a me col dito sporco di pomodoro tracciandomi una linea sul naso.

Chloè scoppia a ridere , insieme a mia figlia .

"Ah la mettete così signorine è."
Prendo della farina in una mano , Chloè si spaventa appena la vede.

"Antoine , amore , no , sporcherai tutto."

"Che problema c'è? Puliremo."
Le dico avvicinandomi menre lei cerca di scappare anche se non può spostarsi di molto.

"Amore amore n...!
Caccia un urlo quando le tiro addoso la farina.

"Io ti o..."

"Amo ."
La precedo.
"Stavi per dire amo vero?"
Alza il dito medio , approfittando del fatto che Mia sia girata verso di me.

Scoppio a ridere per la sua reazione e rimango un po' scioccato quando vedo Mia che prende un po' di farina e me la lancia addosso.

"Cos'hai fatto a papà?"
Dico cercando di rimanere serio.

Mia ride , insieme a Chloè, mi avvicino a mia figlia che fa un leggero urlo e allunga le mani verso la mia ragazza che la prende in braccio , mi lanciano ancora un po' di farina , ridono come matte , ridono felici anche quando prendo Chloè in braccio e la faccio girare , ha sempre Mia in braccio , ridono , urlano , mi chiedono di smetterla e poi di rifarlo.

Ed io faccio tutto quello che vogliono.

E le stringo forte , stringo forte tra le mie braccia le donne della mia vita.

Le donne della mia vita ora.

Le donne della mia vita per sempre.

Acuérdate De Mí - Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora