15 - Resort

409 23 6
                                    

Sebastian

Dopo aver chiarito con Helen sulla questione "resort", ha deciso di lasciarmi andare. La mattina stessa, ci vediamo tutti in un posto comune. Vi starete chiedendo: dove?
In un posto "isolato", dove nessuno può vederci, così da evitare autografi, foto e domande da chiunque. O almeno... così aveva detto Daniel. Dov'è questo luogo comune?
All'aeroporto di Parigi.

"Daniel, non farmi bestemmiare." Si lamenta Max.
"Non osare." Lo avverte. "Dobbiamo essere discreti."
"Certo, chi non si accorgerebbe di Daniel Ricciardo con un cappello a dir poco ridicolo." Indico il cappello di Daniel con le ananas disegnate sopra. "Max Verstappen con la maglietta RedBull, perché un'altra non gli andava a genio." Indico Max. "E Sebastian Vettel con il suo cappellino con su scritto Vettel 5 a caratteri cubitali." Alzo un sopracciglio.
"Eh, vabbè, se poi tu lo dici ad alta voce, grazie al cazzo che si girano tutti." Allarga le braccia il moro.
"Oh ecco, Charles!" Esclama Max, indicando una direzione.
"Avevi detto discrezione, vero?" Guardo Daniel con ironia.

Tutti, all'interno dell'aeroporto, si sono accorti della presenza di Charles. Beh, diciamo che di discreto, questo ragazzo, ha ben poco. Sbuffo, guardando l'orologio sul polso, notando il lieve ritardo di Valtteri. Strano che arrivi per ultimo, normalmente è lui il primo ad arrivare.
Ma, parlando del diavolo spuntano le corna; e infatti subito dopo, dietro le spalle di Charles appare Valtteri, con il cappellino della Mercedes e gli occhiali da sole.

"Evvai, ragazzi siete proprio il top della mimetizzazione." Alzo il pollice ridendo.
"Non che tu sia meglio, con sto cappello." Scherza Val, abbassandomi la visiera.
"Finalmente, ci siamo tutti. Adesso sedetevi che tra poco richiamano il nostro volo."
"Un aereo privato no, vero?"
"Umiltà gente, umiltà. Ricordatevi sempre da dove venite." Daniel rimprovera Charles.
"Vorrei tanto darti ragione, ma capisci bene che la gente sta iniziando ad accerchiare il nostro gruppo. Diciamo che mi sento osservato e a disagio." Abbasso la voce, dicendo l'ultima frase.
"Daniel, dobbiamo per forza prendere l'aereo pubblico?" Chiede Valtteri.
"No." Inizia a ridere.

Ci guardiamo tutti un po' straniti dalla sua reazione. Non appena il suo cellulare inizia a squillare, scrolla le spalle e risponde. Gli è bastato un "va bene" per chiudere la chiamata. Si alza e ci fa segno di seguirlo. Incrocio lo sguardo di Max, alquanto sorpreso dalla situazione. 
Afferro il bagaglio e tutti seguiamo Daniel. Saluto con un cenno le persone che mi riconoscono, evitando di dare troppo nell'occhio. Dopo una decina di minuti, arriviamo in una pista d'atterraggio vuota... no, non è vero c'è un aereo.

"Amen! Guardate che bello!" Esulta Max.
"Non vi emozionate e, soprattutto, non sporcate i sedili. L'ho acquistato da poco."

Salutiamo i due piloti e saliamo sull'aereo, con tanto di bagaglio. Mi siedo al primo posto libero che vedo accanto al finestrino, spingendo Valtteri per sedermi prima di lui. Non appena mi siedo, mi segue subito dopo, sedendosi accanto a me. Mi tolgo il berretto e mi passo una mano tra i capelli.

"Al ritorno sto io accanto al finestrino." Mi avverte, togliendosi il berretto.
"Questo è da vedere." Ghigno.
"Ehi Dan! Quanto ci vorrà?" Chiede Max.
"Poco, un'ora al massimo."
"Svegliatemi quando arriviamo." Si stiracchia Charles per poi mettersi comodo. 

In poco tempo, stanno tutti dormendo. Sull'aereo regna il silenzio più assoluto. Mi sento togliere un'auricolare e, sapendo per certo che è Valtteri, mi giro a guardarlo. Lo vedo avvicinare la cuffietta al suo orecchio per poi guardarmi con un mezzo ghigno.

"Ti piace Michael Jackson?" Mi guarda.
"Sì, perché?" Lo guardo strano.
"Anche a me." Sorride, guardando la testiera del sedile davanti a lui.
"A chi non piace Michael Jackson?" Rido.
"Onesto." Si fa sfuggire una risata.
"Tutto ok con Emily?" Chiedo.
"Sì, certo. Con Helen?" Mi guarda.
"Va bene, per ora." Faccio spallucce.
"Che vuoi dire?" Corruga la fronte.
"Non lo so... se voglio continuare con lei." Non lo guardo.
"E sai il motivo?" Alza un sopracciglio.
"No. Sarà lo stress del momento che devo ancora smaltire. Magari con questa vacanza mi passa dalla testa e continuerò a stare con lei." 
"A proposito di Helen... Seb-"

PLAY /SebastianxValtteri\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora