40 - Night

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Sebastian
(Sì, di nuovo, problemi?)

La sera stessa della pallonata beccata in faccia da Charles, decido di dovergli almeno delle scuse. Helen mi fa compagnia mentre vado verso la camera di Emily e il monegasco, che è proprio accanto alla mia - che fortuna. Prima di entrare, busso un paio di volte.
Viene ad aprire Emily con dischetto di disinfettante in mano.
Mi gratto la nuca, imbarazzato da morire, e mi avvicino al mio compagno di scuderia.

"Ehi, come stai?" Gli chiedo, mettendomi davanti a lui.
"Secondo te?" Dice ironico.
Eh ma stai calmo.
"Beh, dai... almeno non è rotto." Sorrido in maniera forzata.
"Almeno, certo." Mi guarda male.
"Senti, scusami, non volevo prenderti, dico sul serio. Non ho una mira così eccellente." Allargo le braccia.
"Ormai è fatta, tranquillo." Fa spallucce.

Un po' costretto al mio obbligo morale e un po' dalla presenza di Helen, rimango lì a parlare con lui, cercando per lo meno di farlo distrarre da quanto è appena successo.

"Seb, sta tranquillo che si riprende." Mi prende in giro Helen.
"In caso non ti riprendi tu." Minaccia Emily.
"Non hai il permesso di uccidermi." Scherzo.
"Dopo quello che hai fatto a Charles? Ho eccome il permesso di farlo."
"Ok, Helen, io scappo."
"Io la tengo ferma."

Sbuffo una risata, ed esco dalla stanza, dopo aver salutato Charles ed Emily.
Guardo l'orologio, vedendo che si è fatto tardi.

"Io penso che Max ci stia provando con te." Esco fuori questo argomento.
"Maxi boy? Ma quando mai!" Ride.
"Maxi boy?" Faccio una smorfia confusa.
"Sì, lo chiamo così." Sorride.
"Io continuo ad esserne convinto." Faccio spallucce.
"Sei geloso?" Cantilena.
"Io? Ma quando mai!" Dico, forse troppo velocemente.

Ride e, mentre continua a convincermi di non stare al gioco di Max, ci sediamo in salone.

"Non penso riuscirò a dormire." Mi passo una mano sul viso.
"Perché?" Si siede accanto a me.
"Non lo so... non ho nemmeno sonno." Sorrido.
"Bene, allora ne approfitto per dirti una cosa." Mi guarda.
"Sentiamo... vuoi sposarmi." Dico ironico.
"Cosa?" Sbotta.
"Lo so, tranquilla, lo vogliono tutti, semplicemente non lo dicono." Ghigno sarcastico.
"Ma tu sei sempre così?" Mi spinge ridendo.
"Dai dimmi." Torno serio.
"Beh ecco... ho conosciuto una ragazza e..." esita."Diciamo che ho provato una specie di attrazione fisica per lei."
"Sei lesbica?" La sparo lì.
"No!... non lo so... forse." Dice vaga.
"E me lo dici solo ora?! Mi sento offeso!"
"Invece penso mi piacciano... entrambi."
"Sei bisex?" Azzardo di nuovo.
"La smetti di essere così diretto?" Arrossisce di colpo.
"Cioè tu non ti accontenti di una cosa sola e io dovrei-"
"Ma che c'entra?!"

Rimaniamo in attimo in silenzio, per poi scoppiare a ridere.
Veniamo ripresi da un forte "Sh!" da parte di Daniel, che ci guarda male per poi rientrare nella sua camera.

"Comunque sia... non te ne basta uno, vero?" Ghigno divertito.
"A quanto pare no." Sorride.

Rimaniamo un altro po' a prenderci in giro a vicenda, per poi andare ognuno nelle proprie stanze. Mi rode un po' sapere che Lewis sta in camera con lei, ma non posso farci tanto... e poi lei non è quel tipo di persona.
Mi butto a peso morto sul letto, con l'intenzione di svegliare Valtteri.

"Ma che sei scemo?" Dice con la voce impastata dal sonno.
"Allora dormivi." Rido.
"No, tu che dici. Ma che ore sono?" Tasta il comodino fino a trovare il suo cellulare.
"È tardi. Saran-"
"Le due e mezza." Mi interrompe.
"Ups." Faccio spalluce, avvicinandomi a Valtteri.
"Sei un cretino." Si lamenta.
"Sh! Senti."

Iniziano a farsi sentire una serie di gemiti nella stanza accanto, e la cosa - non chiedetemi perché - mi fa ridere.

"Ma non aveva il naso rotto?" Rido.
"Lasciali stare." Sbadiglia.
"Plus fort." Sento dire dall'altra parte.
"Plus fort." Gli faccio il verso.
"Sebastian, vai a dormire." Sbuffa una risata.
"Ti va di fare una cosa?" Mi metto sopra di lui.
"No." Mi guarda divertito. "Il mio culo non te lo do." Ride.
"Ma chi ti vuole!"

PLAY /SebastianxValtteri\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora