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26 - Spa

Valtteri

Here we go again.
Ho quasi perso la cognizione del tempo, infatti siamo già alla seconda parte della stagione. Non sono psicologicamente pronto, dopo quello che è successo fino a qualche settimana fa. 
Vi spiego: Emily mi ha mollato, dopo aver scoperto che la tradivo con... con Sebastian, Charles ha riportato il naso rotto, dopo i pugni che ha ricevuto, ma tranquilli adesso sta bene, Sebastian è stato mollato dalla sua ragazza dopo aver realizzato di aver condiviso il letto con un uomo gay e si è chiarito con Charles per il fatto della "diffamazione" da parte del tedesco nei confronti del monegasco.

Mentre bevo il mio caffè, sento Lewis venire verso di me, con le braccia aperte. 
No, ti prego...
Cerco di non far cadere il contenuto del bicchiere, mentre Lewis mi abbraccia, dandomi il bentornato.

"Certo che potevi farti sentire ogni tanto." Mi rimprovera, staccandosi dall'abbraccio.
"Tu invece ti sei fatto sentire fino allo strazio." Alzo un sopracciglio.
"Ok, ognuno ha avuto i suoi impegni." Alza le mani in segno di resa.

Mentre mi parla delle sue vacanza, pregando che eviti di chiedermi qualcosa riguardo le mie, finisco il mio caffè. D'un tratto sento una voce fin troppo conoscente per i miei gusti.
Mi avete rotto le palle.

"Ciao bellezze!"
"Seb! Amico, quanto tempo!" Già, e vedi te che gioia.
"Avevo quasi dimenticato la tua faccia di merda." Lo prende in giro Seb, abbracciandolo in maniera sportiva.
"La cosa è reciproca." Ride Lewis, dandogli delle pacche sulla schiena.
"Ehi, Val!" Mi saluta, staccandosi da Lewis.
"Ho già ricevuto affetto dal tizio accanto a te, non ti avvicinare o potrei farti male." Lo minaccio.
"Ciao checche!" Sento urlare Daniel.

Spunta dietro le spalle di Sebastian, saltando sopra quest'ultimo, ridendo, abbassando la visiera del berretto del tedesco. Batte il cinque a Lewis, mentre Sebastian è occupato a sorreggere il peso di Daniel sulla schiena.

"Amico, tutto ok?" Gli chiede Daniel, ridendo.
"Se mi alzi la visiera, sì." 
"Meglio se non guardi." Ride Lewis.
"Dai!" Ride il biondo.
"Vi si sente fin dai box della Red Bull ragazzi, datevi una calmata." Sbuca Max dal nulla.
"Max! Alzami la visiera prima che do una testata a qualcuno."
"No, Max! Non farlo." Dice Daniel.
"Max, fallo! Ti pago la colazione!"
"Affare fatto." Ride e alza la visiera a Sebastian.

Sentendo un colpo di tosse abbastanza minaccioso, nei box cade il silenzio, lasciando spazio alla figura di Toto Wolff. Sebastian si fa scappare una risata, seguito da Daniel - ancora sopra le sue spalle. Mi metto una mano sulla fronte, evitando di ridere anche io.

"Tutta questa confusione qui, perché?" Ci squadra.
"Non ci vediamo da tre mesi e dovremmo stare zitti?" Azzarda Daniel.
"Ma ci mancherebbe." Ironizza il team principal della Mercedes.
"Ok, forse è meglio andare." Dice Sebastian.
"Forza, mio prode destriero, avanza verso l'uscita di questo luogo ostile." Ride Daniel.
"Portate via il culo da qui, forza." Li manda via Lewis.
"Non c'è bisogno di usare la violenza." Scherza Max.

[...]

A fine gara, dopo la premiazione e tutto il resto, mi ritrovo a ridere con Sebastian riguardo alla pronuncia del nome di Charles.

"Non ho mai capito come si pronuncia!" Dice tra le risate.
"Penso sia tipo... con un suono a "sha" invece di "cia"." Cerco di spiegare.
"Shaaaaarls!" Scoppia a ridere il tedesco.
"Sì, esatto!" Rido.
"Shaaaarls! Oh Dio, non ce la posso fare- Shaaaaarls!" Si mette una mano sulla pancia continuando a ridere.
"Ssh! Ti sente tutto il Paddok."
"Chi se ne frega." Smette di ridere. "Ti invito a pranzo, non accetto un no. Andiamo che muoio di fame." Mi indica.

Non mi lascia il tempo di rispondere che si avvia verso l'uscita. Si ferma d'un tratto, guardando il terreno sottostante.

"E io volevo andare a mangiare così." Ride, indicando la sua tuta rossa. "Aspetta qui."

Ritorna sui passi, sparendo dietro le mura del Paddok rosso. Scuoto la testa e mi passo una mano sul viso.
È imbranato da morire.
D'un tratto sento una voce familiare, che mi porta a girarmi nella sua direzione.
Non troppo lontano da me, vedo Emily e Charles ridere.
Vedo lui iniziare a farle il solletico, facendola ridere più forte, per poi prenderla di peso come un sacco di patate, dandole qualche pacca sul culo.

"Charles, mettimi giù!" Le sento dire.

Fa come dice, tenendola stretta a sé. Emily prende il berretto di Charles, tenendolo in mano, mentre avvolge un braccio sulle sue spalle baciandolo. Emily si stacca velocemente, rimettendo il berretto sulla testa di Charles, ridendo.

"Je te ferai rire après." Lo vedo ghignare.
"Non sai quanto mi piace sentirti parlare francese."
"Magari lo preferisci in altre... circostanze."

Gesù Cristo, lo so che lo stanno facendo di prop-

"Ehi! A chi guardi?"

Sussulto sentendo la voce squillante di Sebastian. Mi mette un braccio sulle spalle, ridacchiando, cercando di capire cosa stessi guardando.

"Oh, capisco." Ghigna.
"Non capire che è meglio." Dico scocciato.
"Amico, è acqua passata." Mi costringe a voltarmi, andando verso l'uscita del circuito. "Vivi e lascia vivere." Mi sorride.

Mi stringe il braccio sulle spalle, ridendo, portandomi verso la sua auto.

"Paghi tu, vero?" Ghigno.
"Col cazzo." Ride e apre l'auto.
"Gentleman." Scherzo.
"Con te? Mai." Ghigna perverso.

Wait- what?

"Pensa a guidare, coglione."

Lo sento ridere, per poi entrare in auto. Non appena chiudo lo sportello, sento Sebastian dire qualcosa in tedesco, molto simile ad una bestemmia.

"Porco Giuda." Si massaggia la mano.
"Cos-"
"Zitto che sto soffrendo." Dice, con voce tirata.
"Ti sei chiuso la mano-" vengo interrotto dalle mie stesse risate.
"Mi sono fatto malissimo, che cazzo ridi?!"

Mi tira un leggero pugno sulla spalla, per poi ridere anche lui. Fa partire l'auto, iniziando a percorrere la strada verso non so dove.
Non riesco a non pensare a quella scesa tra Emily e Charles... eppure è così felice con lui...

"Val." Cantilena.
"Cosa vuoi?" Sbuffo.
"Pensala così." Si schiarisce la voce. "Ti ha lasciato un paio di corna bellissime. Sei un cervo a primavera." Mi prende in giro.
"Sei un cretino, Sebastian." Non riesco a non ridere.
"Intanto era così tanto impegnata a sbattere il culo sul pilastro di Charles da non vederti." Ghigna sarcastico.
"Oh sì, era molto concentrata!" Rido.
"Dopo la minaccia del ti taglio il cazzo Sebastian, possiamo dire di averla persa."

Dice quelle esatte parole mentre io stavo bevendo un sorso d'acqua. Sputo un po', non riuscendo a trattenere le risate. Gli schizzi d'acqua vanno a finire sul vetro dell'auto, un po' sopra di me e su tutto il davanzale.
Sebastian ride come un pazzo, mentre accosta.

"Tu vuoi uccidermi." Gli dico ridendo, asciugandomi con la manica i lati della bocca.
"Tu-" non riesce a parlare, è troppo impegnato a ridere.

Mi diverto sempre un mondo con lui... devo ammettere che avere un amico come Sebastian non è facile.

"Imbranato." Lo prendo in giro.