31 - Sochi #2

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Sebastian

Seguo Charles nella stanza, controllando il fervido desiderio di prenderlo alle spalle e strozzarlo fino all'ultimo respiro. Non ha fatto altro che ignorarmi tutto il giorno, il che per me è una benedizione divina, se non fosse che poi i giornalisti lo notano e ce lo fanno pesare ogni santo secondo. Charles non sembra dare importanza al fatto, io invece vorrei che lo facesse. Binotto ha spesso specificato che la Ferrari deve dare l'immagine di una famiglia, e una di quelle della serie Roma Bene.
Charles, a quanto pare, pensa solo a sé stesso.

Stringo la mano alla giornalista di fronte a me con un sorriso, imitando quello che ha appena fatto Charles. Noto che è vestita particolarmente bene per l'occasione e penso sia davvero un peccato, considerando che né io né Charles siamo.... interessati.

Mi siedo affianco a lui e gli lancio un sorriso di convenienza, a cui lui risponde semplicemente stirando le labbra, in imbarazzo, per poi tornare a volgere l'attenzione alla giornalista. Ci vengono puntati dei fari addosso, praticamente, che penso abbiano l'intento di farci sembrare più belli, anche se in realtà penso che così si veda anche l'ultimo dei brufoli che Charles tenta di nascondere ogni mattina, facendo arrivare l'intero team in ritardo al Paddock.

"Allora, ragazzi. Intanto buongiorno." Fa la reporter, sorridendo fin troppo. "Io mi chiamo Claire. Vi farò qualche domanda per il programma "Drive to Survive", voi dovrete solo rispondere il più naturalmente possibile." Dice, facendo spallucce e stringendo il suo tablet tra le mani.
"Nessun problema!" Risponde subito Charles, con quel tono da ragazzino educato che usa sempre quando deve fare bella figura.
Non lo sopporto, sii naturale per una buona volta.
"Seh." mi lascio sfuggire, alla sua affermazione, per poi realizzare che ora sono io quello che non aiuta l'immagine della scuderia e quindi schiarire la voce, per correggermi.
"Tutto ok!" Faccio, beccandomi un'occhiata di traverso di un Charles visibilmente imbarazzato.

Lui si sistema il berrettino della Ferrari e io lo imito, mettendomi a sedere meglio sulla sedia.

"Bene!" Esclama la giornalista, che questa mattina deve aver comprato una dose extra di entusiasmo al bar del Paddock.
Dovrei farlo anche con quello zuccone di Valtteri.
"Sappiate che siete la coppia più interessante del Paddock." Si complimenta lei, annuendo fra sé.
Io faccio una risatina di convenienza e la ringrazio, per poi aggiungere:"Sì, ci sono davvero tante persone interessate a Charles." E lo guardo, con uno sguardo che vale più di mille parole... o di mille nomi.
"Beh, Charles è una stella nascente." Commenta la giornalista, rivolgendogli un altro di quegli strani sorrisi quasi cannibaleschi. "Normale che attiri attenzioni!"
"Soprattutto delle ragazze, dico bene?" Scherzo io, dandogli una leggera gomitata sul braccio. 

La giornalista scoppia a ridere e lui mi fulmina con lo sguardo, approfittando della distrazione della signorina Claire per rivolgermi un "taci, stronzo" tutto labiale. Io gli faccio un sorriso teso e scuoto la testa, rispondendo con un silenzioso "che c'è?"

"Beh, Sebastian è molto meglio." Sento dire a Charles, e immediatamente mi si gela il sangue nelle vene, e non perché l'inglese (lingua che stiamo utilizzando per il programma Netflix) non è decisamente il suo forte.
Credo proprio di aver appena involontariamente cominciato una guerra di frecciatine. "Lui attira anche i ragazzi!" Dice Charles, con il perfetto bilanciamento tra tono scherzoso e serio, indicandomi con il pollice. "Io quello non lo so fare!"

Vedo la giornalista rimanere un secondo interdetta, per poi spostare lo sguardo a me, incuriosita.

"Ho tanti amici tra i piloti." Dico, cercando di modulare la voce.
Se suono nervoso, è finita.
"Non preoccuparti, Charles, te ne farai tanti anche tu con il tempo." Aggiungo, facendo ridacchiare la giornalista.
"Oh, sto bene con le ragazze, grazie." Risponde lui, che evidentemente sta parlando un'altra lingua rispetto a quella di Claire.
"Perché? Ne hai tante?" Sbotto io, incrociando le braccia al petto.
Se vuole la guerra, la guerra avrà.
"Nessuna, a dire il vero." Risponde lui, con fin troppa naturalezza.

PLAY /SebastianxValtteri\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora