Capitolo 32

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LIAM'S POV
L'indomani mattina mi svegliai con Alessia fra le braccia, la stringevo forte a me facendo attenzione a non svegliarla. Sentivo il profumo dei suoi capelli inondarmi le narici ed era una sensazione fantastica.
Rimasi a guardarla per un bel po', le spostai i capelli che le coprivano il viso e le accarezzai una delle guance fino a quando la sentì inarcare leggermente le labbra, stava sorridendo.
"buongiorno principessa" le sussurrai appena
Lei aprì un occhio e mi guardò, poi sorrise nuovamente.
"dormito bene?" le chiesi
"tra le tue braccia, sempre e comunque"
Le sorrisi.
"programmi di oggi?" chiesi
"lezione di surf con Luke e basta" disse
"nooo" dissi distendendomi sopra di lei
"che ne dici se restiamo a letto, ed io ti coccolo e tu mi coccoli ed io ti bacio e tu mi abbracci ed io ti stringo forte?" aggiunsi lasciando dei baci lungo il suo collo
"dico che sarebbe bellissimo, ma non posso spostare anche oggi la lezione..." disse
"mmh" mi lamentai inserendo il mio viso nell'incavo del suo collo
Rimasi in quel modo per un po', lei iniziò a toccare i miei capelli morbidi
"sai amore, ieri un'intervistatrice mi ha chiesto se eravamo disponibili per un'intervista sulla nostra storia..." disse poi continuando ad accarezzarmi i capelli
"e tu cosa le hai detto?"
"che ne avrei dovuto parlare prima con te e poi le avrei fatto sapere..." disse "...ma ieri sera in un momento di rabbia le ho mandato un messaggio dove le dicevo che non ci sarebbe stata nessuna intervista..." aggiunse
"se non te la senti di fare questa intervista non ci andiamo" dissi
"non ti crea problemi?"
"forse un po', ma non fa niente" dissi uscendo la testa dall'incavo del suo collo e sorridendole
Certo che mi avrebbe causato dei problemi, sarei passato per quello che rifiuta le interviste deludendo i fan
"no allora chiamale subito e digli che ci siamo!" disse
"ma sei sicura?"
"sì, sì tranquillo"
Mi alzai dal letto e presi il mio cellulare componendo il numero scritto sul pezzo di cartoncino colorato che l'intervistatrice aveva dato ad Alessia. Cominciai a camminare avanti e indietro per la stanza fino a quando vidi Alessia arrossire e ridere. Mi resi conto di essere completamente nudo. Risi anche io, poi lasciai un attimo il cellulare sul letto ed indossai i boxer che erano stesi sul pavimento. Ripresi il cellulare e notai che una voce dall'altro lato del telefono continuava a dire 'pronto?'
"pronto?" ripeté
"si buongiorno, sono Liam Payne degli One Direction, vorrei parlare con Dorothy"
"ci stai già parlando" disse lei
"oh bene, so che hai parlato con Alessia" dissi
"sì, ieri mattina l'ho incontrata nella sala ristorante dell'albergo e le avevo proposto di fare un'intervista"
La interruppi.
"si me lo aveva già detto"
"ma lei ieri sera mi ha detto che non sareste venuti, avete litigato?"
"è stato solo un momento di rabbia che le ha fatto mandare quel messaggio impulsivamente... C'è ancora uno spazio per fare questa intervista?" chiesi
"sì, c'è. Ma non più per oggi, ormai ho trovato degli altri ospiti, ma se volete vi aspetto dopodomani"
"venerdì 27 giugno?"
"esattamente"
"perfetto, allora ci vediamo venerdì!"
"ok, a venerdì"
Posai il cellulare sul comodino e mi distesi di nuovo sul letto accanto ad Alessia
"tutto sistemato" dissi dandole un bacio sulla punta del naso
Mi rimisi nuovamente su di lei, l'unica cosa che ci separava era il lenzuolo.
Le sorrisi e continuai a guardarla, amavo fissarla per osservare ogni suo piccolo particolare, lo facevo molto spesso, rimanevo a fissarla in silenzio per un po' fino a quando non diventava rossa per l'imbarazzo creato da quel silenzio ed io scoppiavo a ridere per la sua dolcezza e lei rideva insieme a me, così finivamo per baciarci e lei mi faceva sempre la stessa domanda.
"perché mi guardi per così tanto senza parlare?"
E riceveva da me sempre la stessa risposta
"perché ho imparato che le opere d'arte vanno osservate con attenzione per capirle ed apprezzarle al meglio"
A lei non piaceva quella risposta, sperava che riformulandomi la domanda tante volte le avrei dato una risposta differente ma non era così.
Si alzò dal letto ed andò in bagno di corsa portando con sé il lenzuolo per coprirsi.
Mi venne da ridere nel vederla così impacciata, mi ricordò il primo giorno che la incontrai...
Uscì dal bagno già vestita, era stupenda, indossava dei pinocchietti di jeans ed un top senza maniche bianco che lasciava intravedere il costume che indossava di sotto. I capelli, sciolti sulle spalle, erano coperti da un cappellino.
"amore io vado" disse sorridendomi ed afferrando gli occhiali da sole
"poi ti passo a prendere perché ho una sorpresa per te!"
"ok" rispose sorridendomi
Sapevo che era una gran curiosona e che si stava chiedendo di cosa si trattasse.
Si avvicinò alla porta ed aprì.
Mi schiarii la voce.
"non dimentichi niente?" chiesi increspando le labbra in attesa di un bacio
Scoppiò a ridere, probabilmente per la mia faccia alquanto buffa, poi mi si avvicinò e mi stampò un bacio sulle labbra
"ciao Payne" mi disse salutandomi con la mano ed uscendo dalla stanza.
Aspettai qualche minuto prima di alzarmi anche io dal letto, mi feci una bella doccia e mi vestii velocemente. Uscii dalla camera di albergo ed andai nella sala ristorante a fare colazione.
Avevo intenzione di portare Alessia in giro con una barca a vela, potevamo stare da soli e tranquilli, senza interviste o fotografi, solo noi due.
La sera prima avevo fatto così tardi perché il proprietario della barca non voleva affittarmela e non voleva portarmi in mare aperto, si spaventava e non voleva questa grossa responsabilità, così dovetti insistere per un bel po' fino a quando non lo convinsi in cambio di una somma molto consistente di denaro.
Stamattina devo andare da lui e preparare tutto, poi vado a prendere Alessia e siamo pronti ad andare.
Uscii dall'hotel ed andai direttamente dall'anziano proprietario della barca.
"buongiorno" dissi vedendolo indaffarato a prendersi cura della sua barca
"io e Elena ti stavamo aspettando" disse in modo burbero
"oh ha portato anche sua moglie?" chiesi cercando di essere gentile nonostante i suoi modi barbari
Si mise a ridere portandosi una mano nella folta barba bianca che gli ricopriva gran parte del viso.
"è lei Elena" disse indicando la barca.
Spostò un telo che copriva una zona della barca e intravidi il nome Elena scritto con il colore blu sulla vernice bianca un po' consumata dall'acqua, era scritto in bella grafia.
Salii sulla barca e mi guardai un po' giro, per curiosare.... Era così imponente ed allo stesso tempo semplice, così bella nella sua semplicità... Mi ricordava in qualche modo Alessia.
Pensai a sistemare tutto, sotto l'occhio vigile del proprietario.

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