❝ 𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟏 ❞

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Siamo stati investiti,
dove mi hanno portato,
ora che tutti mi indicano
dimmi dove vado.
Che pensieri hai?
Io le ho viste tutte
quindi dimmi dai,
ti vidi tra la gente
ma non ti indicai,
che fai, ti fidi se dico
di non mentirti mai?
Il mondo vuole allontanarmi
sempre più da te,
io gli vado contro ma
se torno non lo so.
Basta ringhiare, basta ridire no,
lasciami, non mi passerà, morirò,
cascherà la mia maschera,
chi vedrà chi sono lascerà
il posto e mi lascerà, dove siamo?.

(Lulu,
Nayt)

LORENZO'S POV

"Stavo pensando..." esordisco senza alzare lo sguardo dalla ciocca perlacea che sto arricciolando da dieci minuti.

"Oddio, e com'è stato per te?" si finge emozionata scrollando Instangram.

Alzo gli occhi al cielo e le mollo un pizzicotto sul fianco ricevendo in cambio una gomitata nello stomaco.

"Dicevo" ricomincio con uno sbuffo "Stavo pensando che forse... Dovremmo uscire fuori"

Chiara mette da parte il cellulare, alzando la testa per guardarmi negli occhi con uno sguardo di placida rassegnazione, come se non potesse più fare niente per me.

"Ostuni, adorabile complessato, ascoltami. Fuori piove, e tira un vento che tu verresti sollevato per aria e ti ritroveresti in cima a un tetto senza nemmeno accorgertene. Non credi convenga di più stare in casa?" alza un sopracciglio sarcastica rivolgendo un pigro gesto alla finestra.

"Non in quel senso!" sbotto esasperato, sorvolando sul fatto che anche lei non sia poi tanto meno esile di me.

"Spiegati allora" ribatte seria.

"Intendevo..." sospiro rumorosamente puntando a mia volta lo sguardo oltre al vetro.

Ha ragione, c'è un tempo orrendo, peggiore di quello che c'era qualche giorno fa quando sono andato a casa sua e siamo riusciti finalmente ad aggiustarci. Non saprei dire se stiamo insieme o meno, non ne abbiamo mai parlato, so solo che passiamo tempo insieme e che posso baciarla quando mi pare, quindi la definizione passa in secondo piano.

"Che... Non ha senso stare nascosti" mormoro sperando che capisca al volo.

Ovviamente è così. Stringe le labbra, concentrata, rigirandosi tra le dita uno dei lacci del mio cappuccio.

"I tuoi amici?" domanda dopo un po'.

Il mio cuore fa una specie di capriola. So quanto le costerebbe uscire allo scoperto, far scoprire a tutti che la ragazza di pietra ha dei sentimenti come chiunque altro. Eppure si è preoccupata prima per me, per il mio rapporto con ragazzi che a lei nemmeno piacciono.

E io che un tempo la reputavo egoista.

"Loro... Uhm..." esito, perché mi sono posto la stessa domanda "Capiranno credo, voglio dire, sono miei amici"

"Non sembri molto convinto però" afferma.

Eccola, va dritta al punto senza pietà, come trafiggere una mosca in volo contro a una parete con uno spillo.
Apro la bocca, esitante, ma se da una parte voglio rassicurarla, dall'altra non ne sono convinto nemmeno io.

"Ascoltami" esordisce notando che stavo per parlare "Credo che dovresti essere certo al 100% di quello che fai prima di fare mosse rischiose. Non voglio far litigare nessuno"

𝐃𝐞𝐯𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐲 𝐜𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora