❝ 𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟐 ❞

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E penso spesso a come sarebbe
la terra senza l'amore e
tutti i colpi bassi che sferra.
Senza l'amore non c'è odio,
senza odio non c'è guerra,
pensa a quanto l'amore è merda.
È meglio non credere a
una parola e trasportare verità
e non pepite in quella carriola.
A noi non è rimasta una
libertà sola e intanto il cielo
sopra sta diventando viola,
quindi butto fuori quello
che c'ho e quello che dico,
ne giro un'altra e tiro fuori
la vodka dal frigo.

( Come me,
Gemitaiz)

LORENZO'S POV

Seguo con lo sguardo la cascata perlacea che scompare al di là della porta. Mille pensieri iniziano a turbinare confusi nella mia mente.

Di cosa sta parlando? Quale video? Perché è così agitata?

Non l'avevo mai vista così fuori di sè. È sempre stata l'incarnazione stessa dell'autocontrollo, della dissimulazione, del calibrare ogni parola, ogni frase, ogni gesto.
Ma stavolta, nonostante i suoi tentativi di mantenere la calma, ho notato dei segnali di cedimento preoccupanti.

Non riusciva quasi a parlare, tremava.

Freno l'impulso di seguirla, devo aspettare finché la mia strada non si dividerà da quella dei miei amici, allora potrò raggiungerla e parlarle. Mi metto lo zaino in spalla ancora sovrapensiero e seguo la treccia di Sofia dondolante davanti a me, ridendo di tanto in tanto alle loro battute nonostante in realtà io abbia la testa da tutt'altra parte. A un certo punto, però, Sara lancia un'esclamazione così forte che persino io mi riscuoto.

"Pensavo fosse una cazzata!" sta gesticolando indicando lo schermo di Salvatore.

Allungo il collo curioso. C'è una chat aperta con un suo amico che gli ha mandato un link.

"Forse la è" scrolla le spalle Stefano.

"Beh, scopriamolo" annuncia Salvatore cliccandolo.

"Scusate, cosa dovrebbe essere?" mi intrometto, osservando il filmato di quello che almeno per ora è un letto vuoto.

"Pare che stia girando un video di Chiara" mi spiega Sabrina con aria leggermente schifata.

Sbarro gli occhi risentendomi la sua voce nelle orecchie che mi supplica di non guardarlo.

"Quindi?" aggrotto le sopracciglia infastidito dal suo tono.

"Dicono tutti che sia un porno" annuncia Sascha divertito e stupito allo stesso tempo.

La mia mente diventa improvvisamente un buco nero. Ogni particella di materia grigia viene rimossa, sostituita da un unico monosillabo che rimane lì a lampeggiare nel vuoto.

...eh?

"Che stronzata" riesco a replicare dopo qualche secondo tentando di apparire disinteressato.

I miei occhi non riescono però a scollarsi dallo schermo.

"Se ti vogliono far vedere un video tu non guardarlo"

Due figure avvinghiate cadono sul materasso in un affollamento di pixel. Il filmato ha una qualità molto bassa, e né la luce né l'inquadratura sono delle migliori, ma riesco comunque a riconoscerla. Chiara. Chiara dall'inconfondibile pelle bianca che quasi si fonde con il bianco del copriletto. Chiara che guarda il ragazzo moro sopra di lei togliersi la maglietta e toglierla a lei.

"Sta girando un video, se te lo mandano o vogliono fartelo guardare..."

Chiara che si lascia spogliare da lui, il quale la copre giusto dal seno in giù lasciando alla telecamera la vista della sua schiena olivastra, con un tatuaggio sulla scapola destra. Chiara che strizza gli occhi emettendo versetti di dolore misto a piacere mentre le sue dita si aggrappano alle sue spalle larghe, le gambe diafane strette attorno ai suoi fianchi.

𝐃𝐞𝐯𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐲 𝐜𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora