23.

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Andrey's pov

Era fra le mie braccia finalmente.
Era bella. La sua carnagione chiara, presa di sicuro da sua madre. I suoi capelli scuri quasi neri.
La sua pelle liscia e morbida.
E il suo cuore, il suo battito regolare.

La stavo portando da me. Nel mio territorio, nel mio regno.
Mossa azzardata dovrei dire. Non mi hanno scoperto, e per fortuna che quel lupo spelacchiato di Elijah non era lì fra i piedi.

Eravamo nel mio castello. La portai nella mia stanza.
La adagiai piano sul mio grande letto, e continuai ad ammirarla.
Era ora che si svegliasse quindi con i miei poteri schioccai le dita. Svegliati.

Le tremarono le palpebre, segno che si stava svegliando.
Io <Hope mi senti..> le toccai la fronte, era molto calda. Essermi teletrasportato qui con lei può aver messo a dura prova il suo corpo.
Sentii dei versi strani uscirle dalla bocca..
Hope <mmmhh> si stava svegliando e mi allontanai leggermente.
Presi una poltrona e la misi affianco al letto, sedendomi.
Io <Finalmente sveglia..> che bella. I suoi occhi.
Vederla dal vivo era diverso.
Hope <D-Dove sono.. dove mi hai portata?> balbettò.
Provai ad avvicinarmi e la vidi allontanarsi da me. E questo mi fece male e arrabbiare. Molto.
Io <Se io mi avvicino a te. Tu non devi allontanarti mi hai sentito?> il mio tono era tagliente. Sento la sua paura. Trema
Hope <V-v-va ben-e> balbettò ed iniziai ad innervosirmi.
Io <È non balbettare.> dissi fermo, più cattivo di prima.
Decisi di uscire da quella stanza per evitare di scannarmi su di lei. La sua pelle calda e il suo cuore, e il suo profumo. Stavo impazzendo.
Sbattei la porta alle mie spalle chiudendola a chiave.
<Così non scappi.> dissi tra me e me.

Hope's pov
Dove cavolo sono.
Provai a guardarmi attorno. Annusai l'aria stessa.
Non eravamo in Canada questo era certo.
La stanza era particolare. Le mura erano in pietra, e le travi a vista.
La stanza non era molto grande, ma abbastanza accogliente a primo impatto. Se non fosse per il fatto che sia stata rapita.
Scesi dal letto e vidi una grande finestra, era buio qui ma decisi uscire sul piccolo terrazzino.
La luna era semplicemente stupenda.
Mi sentii protetta anche se in casa del nemico, da come mi ha spiegato mia madre.
Strinsi nel palmo della mia mano la collana che mi diede Sara. E la chiamai.

Selene, ti sto chiamando.
Ti prego vieni.

La chiamai, continuai a pensar a lei, e ad un certo punto la collana iniziò ad illuminarsi.
Chiusi gli occhi e quando li riaprii mi ritrovai in quella stessa stanza buia.

Selene <Mi hai chiamato cara..?> parlò dolcemente la donna difronte a me
Io <oddio.. Sisi si. Non sono in Canada Selene> la mia voce era spezzata, stavo per avere un crollo o un attacco di ansia forte.
Selene <Shh, tesoro tranquilla, Elijah verrà a prenderti. Siete destinati. Non ti preoccupare dirò tutto a Sara. Resta sempre attenta e forte. > parlò convinta
Io <Selene.. io non sono niente in confronto a loro.> ed era vero. Se avessero scelto di uccidermi avrebbero potuto farlo seduta stante.
Selene <Non osare dirlo figlia mia. Tu sei forte. La prescelta. Quella collana serve proprio per questo. Lei tiene sotto controllo il tuo flusso, la tua forza la tua energia. Prendi possesso di essa, delle tue emozioni. E sarai indistruttibile> la sua voce mi diede coraggio ed alzai il viso.
Io <Cosa devo fare.. come? > ero agitata. Avevo delle capacità ma come potevo usarle??
Selene <Come hai fatto a chiamarmi? Perché lo volevi Hope, ad ogni costo tu volevi che io fossi qui ora. > disse
Io <Quindi devo esser convinta..?> chiesi titubante
Selene <Credi in te stessa Hope> e pian pianino la vidi scomparire.

Era notte fonda e cercai un orologio per capire che ora potesse essere.
3.37 perfetto non ho per niente sonno. Mi misi sull'attenti quando sentii la serratura scattare.

Non volevo vedere chi fosse, quindi mi misi di nuovo fuori in terrazza.

Faceva abbastanza freschino ed io indossavo soltanto il mio maglione bianco e avevo dei jeans strappati che non aiutavano.
Sentii una mano fredda toccarmi, e sentii dei brividi lungo la schiena.
Andrey <Fa freddo qui fuori Hope> mi disse il freddo
Io <Lo so ma è stupenda. > alzai lo sguardo in alto e fece lo stesso.
Andrey <Se vivessi con me la vedresti sempre.> mi disse nell'orecchio
Io <non sono come te..> dissi piano, non volevo che reagisse come poco fa
Andrey <Per metà.> sputò
Io <Mia madre è una mezzosangue, e non ho mai avuto necessità delle abitudini  da Freddo.> risposi a tono
Andrey <Beh ma se io ti...> parlava piano e sentii il suo fiato sul mio collo.
Capii immediatamente ciò che stata tentando di fare e lo scansai subito lontano da me.
Non so come feci, forse per la paura e l'ansia lo spinsi lontano fino a sbatterlo contro il muro.
D'istinto andai verso di lui per vedere se gli avessi fatto male.
Io <T-ti ho fatto male?> dissi
Andrey <Ti stai preoccupando per me cara?> mi sorrise malizioso e subito risposi.
Io <Ti ho spinto, anche un po' troppo forte tutto qui> e rientrai in camera sotto il suo sguardo.
Andrey <Che altri doni hai piccolina..?> domandò il freddo sedendosi sulla poltrona di prima
Io <Non ne ho la minima idea. Sai per me tutto questo è nuovo> indicai le mie stesse mani e anche lui.
Andrey <Non eri a conoscenza di niente?>  chiese alzando le sopracciglia
Io <di niente.> risposi
Andrey < Tua madre non ti ha raccontato di me?> mi domandò il pallido.
Nel frattempo che gli risposi, rientrai in camera, faceva decisamente freddo.
Io <Una parte. > risposi fredda e distaccata
Andrey <È che cosa.. ti ha detto> mi domandò nuovamente
Io <Che la volevi come sposa.> dissi
Andrey <Mh si giusto.> mi guardava dritto negli occhi con quel suo sguardo profondo come se volesse leggermi dentro.  Creai una corazza non volevo mostrarmi debole.
Io <Solo che lei non ti ha riconosciuto come compagno. Ma questo non ti ha fermato.> ripresi fiato e ricominciai a parlare <Tu hai fatto un giuramento, hai messo paura alla mia famiglia. Di prendere in sposa la prima femmina, me. Una minaccia ai miei genitori. Soltanto per un Tuo capriccio. > dissi ferma, la mia voce era diversa più rauca quasi da non riconoscermi.
Andrey <Non ho minacciato nessuno, tu sei mia di diritto punto.  C'era un giuramento nel mio regno e lei firmò col suo stesso sangue. Eravamo una coppia prima che arrivasse quel BASTARDO.Ma a lei non bastava, si è fatta marchiare, così che il nostro matrimonio venne annullato e con esso anche il patto>. urlò le ultime parole.
Io <BADA A COME PARLI MORTO CHE CAMMINA.> mi stavo arrabbiando. Non doveva toccare la mia famiglia.
Ripresi piano il fiato, lo avrei massacrato con le mie stesse mani.

Andrey <Bel carattere... sei abbastanza degna per diventare la mia compagna, la mia futura sposa. E saremo re e regina di questo fantastico regno mia cara.>  la sua voce era tagliente.
Io <Mai.> risposi fredda guardandolo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo.
Andrey <Riposa, ti serve una bella dormita a domani Tesoro> e si dileguò nel nulla chiudendomi di nuovo in questa stanza.

Elijah dove sei...

Capitolo n* 23. Come andrà secondo voi??
Spero continui a piacervi, chiedo scusa per eventuali errori

~Saluti 🖤

☾  𝐋𝐚 𝐋𝐮𝐩𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 || 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐦𝐨𝐨𝐧 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora