☾ 𝐋𝐚 𝐋𝐮𝐩𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 || 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐦𝐨𝐨𝐧

56.

Hope's pov

È passata una settimana dal mio compleanno.
I miei attesissimi 21 anni.
Come li ho festeggiati?
Con la mia famiglia.
Elijah era dolce e molto protettivo, più del solito.
Ho avuto paura che potesse accadere qualcosa di brutto, di nuovo, invece niente per fortuna.

Mi trovo nella sala comune con Sara, mi ha proposto una colazione assieme e giustamente non la rifiuto anzi!
Sara <Com'è stata la cerimonia secondo te?> domandò di punto in bianco
Giusto! Elijah mi ha mostrato al branco, e sanno chi sono veramente.
Qualche anziano non mi guardò bene, ma Elijah ha espressamente detto che non c'era nessun pericolo.
Sara<Ei, terra chiama Hope> mi richiamò la mia amica
Io <Si scusami, stavo ripensando alla cerimonia..> dissi
Sara <E come ti è sembrata? Non siamo più riuscite a parlare di quello che era.. successo> disse
Io <Beh, la cerimonia è stata difficile per me, ho paura che qualcuno.. sotto sotto non sia d'accordo che io debba far parte del branco> risposi
Sara <Non dire questo, sei la compagna dell'alpha, e sei la Prescelta..> cercò di convincermi
Io <Ricordati che sono anche un Ibrido.> dissi distorcendo un po' la voce
Sara <E con ciò? Sei sempre tu Hope! Sei una bravissima ragazza, buona> mi accarezzò dolcemente il braccio.
Io<Che facciamo, scegliamo noi dal buffet che dici?> cercai di cambiare argomento
Sara <Si ho una gran fame> disse alzandosi dal tavolo e la seguii a ruota
Io <Non dirlo a me. Mangerei tutto> risi e lei con me.

Stavamo prendendo qualcosa di sfizioso da poter mangiare per colazione, quando vidi un ragazzo, sicuramente più piccolo di me affiancarmi.
Mi sorrise dolcemente e molto timidamente e ricambiai per non metterlo a disagio.
Ma mi sentii osservata.
Poco dopo vidi Elijah piantarsi difronte a me e ringhiare al ragazzo.
Lui chinò la testa verso il basso e scappò.
Letteralmente.
Io<Elijah perché gli hai ringhiato contro!? Non stava facendo niente di male.> lo ripresi sotto voce
Elijah <Perché era troppo vicino.> disse serrando la mascella.
Io< Sei parecchio strano in questa settimana> dissi prendendo dei pancake e delle uova strapazzate.
Stava per rispondere ma presi la mia amica sottobraccio e ci dirigemmo nel bancone delle salse e bevande.

Ultimamente avrei mangiato di tutto ma mi limitai con la crema al cioccolato e quella al caramello.
Ed un bicchiere di succo alla frutta.
Sara <Wow.. quanta roba...> disse riferendosi a me
Io<E pensa che forse farò anche un secondo giro..> ridemmo insieme.

Nel frattempo quando raggiungemmo il tavolo vidi due sedie in più e quattro tazze di caffè.
Sara <Ah.. uomini> sbuffò
Io <Già..> risposi
Sara <Robert ultimamente è molto appiccicoso, in senso buono. Adoro questa cosa sincera..> disse arrossendosi
Io< Elijah invece è strano, non mi si può avvicinare nessuno se non te e Robert oppure i miei genitori.> dissi nervosa
Sara <Parli del diavolo..> iniziò

Robert <Buongiorno Signore> disse sorridente il moro dando un bacio alla sua compagna
Io<Signore..?> domandai
Sara <Signorine, grazie.> disse
Robert <Preziose queste Donne..> disse riferendosi ad Elijah che rispose con una sonora risata e chinando il volto verso il basso.

Si posizionò vicino a me e non smetteva un secondo di fissare attorno la gente ed il primo che puntava, anche per sbaglio, un occhio su di noi o su di me, si alterava.
Io <Elijah puoi calmarti? Sono qui!> dissi
Elijah <Non voglio che ti succeda qualcosa.> disse con tono serio continuando a controllare la sala.
Io <Sono affianco a te cosa vuoi che mi succeda?> dissi con una risatina isterica. Mi stavo innervosendo.

Elijah <Non si sa mai. Con tutto quello che è successo> disse portando lo sguardo su di me per poi portare di nuovo lo sguardo da guardia attorno alla gente.
Eh no bello mio!
Gli presi il volto con le mie mani pretendendo che mi guardasse negli occhi, e così fece.
Io<Quello che è successo ormai è successo, è passato. Sto bene, stiamo bene. E sappiamo come affrontare i problemi in tal caso dovesse succedere di nuovo qualcosa, siamo.. e soprattutto sono pronta.> dissi con un tono serio sperando che mi avesse ascoltato.